Dino Fava: "Borriello dà l'anima in campo, soffre a stare fuori"

21.12.2011 15:27 di  Massimo Oliviero   vedi letture
Fonte: gazzettagiallorossa.it
Dino Fava: "Borriello dà l'anima in campo, soffre a stare fuori"
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© foto di Anto.Abbate/TuttoLegaPro.com

In vista della sfida tra Bologna e Roma di questa sera, la redazione di gazzettagiallorossa.it ha intervistato l'ex attaccante dei rossoblu Dino Fava Passaro, per avere un giudizio sul momento delle due squadre e sulla vicenda calcio scommesse. Queste le sue parole:

Bologna-Roma?

“Sinceramente ho visto la partita della Roma a Napoli e i giallorossi mi hanno fatto un'ottima impressione. Si stanno riprendendo alla grande. Sono convinto che Luis Enrique è un ottimo allenatore, se gli si concede un altro po' di tempo farà vedere grandi cose. Il Bologna può anche aver perso immeritatamente a Genova, ma in questo momento vedo meglio la Roma. Non c’è uno in particolare che può decidere la partita”.

Borriello?

“Sono un fan sfegatato di Borriello. Viene lasciato fuori troppe volte, un attaccante non vive benissimo queste cose. Io ho giocato con Marco, è un ragazzo eccezionale: in ogni partita dà l’anima in campo, e a stare fuori soffre parecchio. Ci sono periodi durante i quali il tuo antagonista sta facendo bene, quindi alzi le mani, c’è poco da fare. Successe anche a me ad Udine quando esplose Iaquinta. Il problema è che Luis Enrique non lo vede proprio, non lo fa neanche entrare negli ultimi 10 minuti”.

Lamela, Ramirez, Viviani. Giovani italiani o giovani stranieri?

“Purtroppo siamo alle solite. Molti italiani se avevano un cognome diverso sarebbero stati considerati molto di piu rispetto a quello che hanno dimostrato. Ramires e Lamela, però sono molto interessanti e ne stiamo apprezzando le qualità, ma bisogna apprezzare anche quelle dei nostri giovani”.

Caso calcioscommesse?

“Ero meravigliato! Con Carrobbio, abbiamo anche giocato insieme a Varese, ne ho parlato anche con i miei compagni di squadra: sono rimasto allibito. Quando eravamo al Varese, non c’erano sospetti, non vedevo che faceva le scommesse, che allora si potevano ancora fare. Non dava neanche l’idea di essere uno a cui piaceva scommettere. Sono senza parole quando ho visto il suo nome tra gli arrestati”.