Di Natale: "Sarebbe stato un sogno giocare con Totti"

24.06.2018 17:52 di Marco Rossi Mercanti Twitter:    vedi letture
Di Natale: "Sarebbe stato un sogno giocare con Totti"
Vocegiallorossa.it
© foto di Lorenzo Marucci

Antonio Di Natale, ex attaccante dell'Udinese, è intervenuto ai microfoni di Tele Radio Stereo:

Sei stato molto spesso vicino alla Roma, purtroppo non sei mai arrivato con sommo dispiacere dei tifosi, come mai?
"Purtroppo c’erano delle cose che non andavano bene, peccato perché la Roma è una grande società e giocare con Totti sarebbe stato un sogno".

Avresti segnato moltissimi gol al fianco di Totti…
"Sarebbe stata una bella lotta per chi segnava di più".

Perché non si è mai concretizzato questo trasferimento?
"Per l’Udinese in quegli anni ero incedibile e poi mi trovavo bene a Udine e con il presidente".

Ti è dispiaciuto smettere, con il tuo fisico avresti potuto continuare per molti anni…
"Sì, ma quando poi non c’è la testa perché vengono a mancare gli stimoli, c’è la voglia di appendere gli scarpini".

C’è qualche giocatore che ti ha colpito particolarmente in questo Mondiale?
"Mi ha colpito molto il Belgio. Credo che è una squadra che arriverà in finale, ha tanti giocatori che stanno dimostrando di fare la differenza".

Ci sono squadre che hanno il dna della vittoria in queste competizioni?
"Si, credo che la Germania anche ieri ha dimostrato di portare il cuore oltre l’ostacolo, alla lunga credo che arriverà in fondo".

Tornando alla Roma, nel periodo in cui giocavi come veniva considerata?
"Quando giocavamo contro la Roma c’era sempre molto rispetto. Una squadra forte con tanti campioni capaci di fare la differenza. Poi quando si giocava all’Olimpico era uno spettacolo solo a vederlo, con il calore e i colori dei tifosi".

Parlando con un tifoso dell’Udinese, una volta mi disse: “Voi avete Totti, noi Zico e Di Natale”…
"Beh Zico è entrato nella storia, era un giocatore formidabile. Io ho dato sempre il massimo nei dodici anni in cui sono stato ad Udine, costruendo anche un bellissimo rapporto con i tifosi".

Quando hai deciso di smettere?
"Quando mi sedevo nello spogliatoio e vedevo intorno a me tutti ragazzi di 18-19 anni".

In un mondo come quello dello calcio tu hai sempre mantenuto un velo di normalità, pur segnando moltissimi gol…
"Credo che alla fine conti quanto si fa in campo. Sono un po’ come Totti, mi è sempre piaciuto stare in famiglia, le altre cose le lasciavo fare agli altri. Il mio sport era il calcio e ho dimostrato quello che sapevo fare".

L’esperienza in Nazionale?
"Un’esperienza bellissima, mi ricordo specialmente quella finale persa agli Europei contro la Spagna. Se non avessimo incontrato loro probabilmente avremmo vinto noi".

Credi che questa nazionale possa tornare al vertice del calcio mondiale?
"Sì, anche la Spagna e la Germania hanno cambiato un po’ tutto. Sono convinto del lavoro di Mancini e spero che in qualche anno potremo tornare ai massimi livelli".