D'Agostino: "Contro l'Udinese vinceranno i giallorossi, ma non sarà semplice. Il quarto posto se lo giocano Milan, Roma e Atalanta, la Lazio la vedo un gradino sotto"

13.04.2019 11:16 di  Andrea Cioccio  Twitter:    vedi letture
D'Agostino: "Contro l'Udinese vinceranno i giallorossi, ma non sarà semplice. Il quarto posto se lo giocano Milan, Roma e Atalanta, la Lazio la vedo un gradino sotto"
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© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Gaetano D'Agostino, ex di Roma e Udinese, ha rilasciato un'intervista a Il Romanista, in vista della partita di questa sera tra le sue ex squadre. Ecco uno stralcio delle sue parole:

"Per la Roma non è una gara facile, l'Udinese con l'arrivo di Tudor è cambiata: ha mantenuto il 3-5-2,  ma gioca in modo accorto, riparte bene, sa rendersi pericolosa, con Lasagna e De Paul lì davanti può far male. La metamorfosi della squadra bianconera dimostra quanto sia strano il calcio e come possa incidere l'aspetto mentale in una squadra: la testa fa la differenza in questo sport.

Che gara deve fare la Roma?
"Una gara intelligente. L'Udinese giocando a campo aperto può diventare pericolosa, la Roma non dovrà permetterlo. I giallorossi dovranno fare una partita di attenzione, di calma e pazienza perché sono superiori e il gol lo troveranno. Alla fine penso che vincerà la Roma, ma l'Udinese farà la sua bella figura". 

La cura Ranieri a che punto è?
"Stiamo parlando di un allenatore vecchio stampo per mentalità. Sento sempre le sue conferenze, mi piace perché chiama in causa i tifosi, mette in risalto l'importanza dell'ambiente, cerca di coinvolgere tutti: è un tecnico-manager. Ranieri sa il fatto suo, la società ha scelto bene ma non sarà facile portare la Roma in Champions League perché la concorrenza è molto agguerrita: penso che si deciderà all'ultima giornata".

Come vedi la corsa Champions?
"Il quarto posto se lo giocano Milan e Roma, ma l'Atalanta può fare il colpo grosso. A Bergamo non c'è  pressione: i nerazzurri stanno lottando per un sogno, se non dovessero raggiungere il quarto posto verrebbero comunque applauditi e osannati. A Roma e Milano si vivono realtà diverse: se non si arriva quarti sarà fallimento. La Lazio, poi, la vedo un gradino dietro: con una gara in più da giocare aveva un bel vantaggio, ma gli ultimi risultati hanno dimostrato che non è in un gran in momento".