Coppa Italia, De Laurentiis: "Avevo allertato la Questura di far attenzione a romanisti e laziali"
Sull frequenze di Radio Crc è intervenuto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Ecco le sue dichiarazioni:
Sulla sicurezza negli stadi.
“Perché dovremmo investire sugli stadi se poi non c'è la sicurezza, soprattutto nella gestione dell'ordine pubblico, che ha portato a conseguenze dolorosissime? Perché la Federcalcio non ha modificato la legge 91 dell'81? Sono passati 30 anni, e solo oggi il presidente del Coni Malagò sembra essersene accorto. Staremo a vedere. Serviranno misure simili a quelle inglesi nei primi anni, ma ciò servirà a separare i tifosi veri da quelli violenti".
Sui fatti di Roma, della finale della Coppa Italia.
“E' accaduto qualcosa di grave che noi avevamo evitato con il questore Tagliente durante la partita con la Juventus. Io avevo allertato tre volte i vertici della questura a fare attenzione ai romanisti e ai laziali. Bisognava scortare i tifosi napoletani dai caselli allo stadio e non farli arrivare fino a Tor di Quinto".
Sul calcio italiano.
“Si è passati dalla storia del grandi club alle società per azioni che oggi le gestiscono con finalità lucrative. Oggi è necessario svecchiare i rappresentanti dei vertici calcistici e definire al meglio i loro compiti e le loro responsabilità. Io voglio una sere A a 16 squadre, una serie B a 16 squadre e una serie C a due turni ognuno con 16 squadre. Una sola squadrà deve retrocedere che dovrà scontrarsi con partite andata e Ritorno con la neopromossa. Il campionato a 18 e 20 squadre riporta il calcio al 1800”.