Bufera sull'Hellas, Giannini a rischio
Una miscela di delusione e collera, calcistica s'intende, si definisce il presidente dell'Hellas Verona Giovanni Martinelli nel pieno di un momento infelice per la gloriosa società scaligera. I gialloblu guidati da Giuseppe Giannini sono attualmente al decimo posto del girone A di Prima Divisione, a cinque lunghezze dalla zona playoff e a -9 dalla capolista Sorrento. Le aspettative ad inizio stagione erano ovviamente ben diverse.
Il massimo dirigente gialloblu rivela, in un'intervista rilasciata a Leggo, le proprie sensazioni: "Certamente mi aspettavo qualcosa di meglio, da parte di tutti. Così non possiamo andare avanti - prosegue Martinelli: una partita bene, un'altra così e così, poi male. Dobbiamo trovare un senso al nostro campionato". Il confronto con la passata stagione, recita un eloquente -10: "Ma il campionato dura 34 giornate. L'anno scorso siamo arrivati al dunque in tilt. Stavolta - assicura il presidente del Verona - dobbiamo invertire la rotta". Il tecnico Giuseppe Giannini, complice l'avvio non entusiasmante, è da settimane che sente la panchina traballante, il presidente però rassicura: "Pensiamo positivo. A Salerno bisogna fare tre punti, voglio vincere. Non ha senso mettere sulla graticola l'allenatore. Concentriamoci sulla partita, che sarà dura. Dobbiamo ritrovare la nostra vera identità, quella, per esempio, che avevo visto contro l'Alessandria. Poi, purtroppo sparita a La Spezia e con il Bassano. Ci sono ancora due terzi di stagione da disputare e 69 punti a disposizione. E' assolutamente vietato dire che il campionato del Verona è già finito ai primi di novembre. Casomai dobbiamo arrivare al top psicofisicamente al momento decisivo, tra sei mesi".