Antonio Rossi: "Non far iscrivere il Lecco in B è un messaggio negativo per i giovani"
Sulla vicenda del Lecco, che rischia di non iscriversi in B dopo la vittoria dei playoff per un cavillo burocratico (la tardiva firma del questore di Padova sul modulo dello stadio, inviato poi 12 ore dopo il termine perentorio per l'iscrizione), è intervenuto anche Antonio Rossi, portabandiera ai Giochi Olimpici di Pechino 2008 dopo i trionfi mondiali e olimpici nel kayak velocità e ora collaboratore della Fondazione Milano Cortina 2026.
Queste le sue parole, rilasciate a La Gazzetta dello Sport: "La mia città durante tutti i playoff era stata travolta dall’entusiasmo e con la promozione in Serie B si era festeggiato ovunque. È chiaro che la notizia della possibile esclusione abbia lasciato tutti increduli, in tanti all’inizio abbiamo pensato fosse uno scherzo... E poi per cosa? Per un cavillo burocratico, che mi sembra non abbia grande attinenza con il merito sportivo. Il Lecco ha conquistato la promozione sul campo, tagliarla fuori così non sarebbe un bel messaggio da mandare ai giovani. La cosa che mi piace dello sport è che chi arriva avanti vince, in questo caso è venuta meno. Il regolamento? Proprio perché ho trascorso tutta la vita nello sport ne riconosco l’importanza. Ma mi sembra chiaro che la dirigenza del Lecco in questo caso non abbia sbagliato niente. Si sono sommate una serie di contingenze che hanno determinato questo ritardo, ma stiamo parlando di pratiche che richiedono particolari tempi tecnici. La Serie C ha fatto slittare i playoff, perché non è slittata anche la scadenza delle domande per la B?".