Trigoria - Garcia: "Vogliamo essere primi dopo il derby. Destro rimane qui". FOTO! VIDEO!

10.01.2015 13:57 di  Claudio Lollobrigida  Twitter:    vedi letture
Fonte: Dall'inviato Marco Valerio Rossomando
Trigoria - Garcia: "Vogliamo essere primi dopo il derby. Destro rimane qui". FOTO! VIDEO!
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A partire dalle 13.15 il tecnico della Roma, Rudi Garcia, incontrerà i giornalisti nella sala stampa di Trigoria per presentare il derby di domani con la Lazio. Come di consueto, Vocegiallorossa.it propone la diretta tstuale delle parole del mister.

Sugli eventi in Francia:
"Sono francese e siamo in lutto, ho voluto fare questa cosa per solidarietà. Dobbiamo essere tutti uniti".

Distrazioni per la squadra?
"Voglio parlare di calcio, gioco e campo. Il resto sono cose puerili".

 

Cos'è il derby?
"Quando due squadre della stessa città - in Francia per esempio non esiste questa cosa - è sempre una gara particolare ma faremo di tutto e di più per vincere. E' normale, questa gara dà tre punti e non di più. Vogliamo essere primi dopo questa partita, non sappiamo se per alcune ore, una settimana o di più. Vogliamo vincere Non siamo concentrati tutta la stagione sul derby, un campionato dura 38 giornate e in 2 di queste affrontiamo l'altra squadra della città".

Differenze tra le squadre?
"Sono due squadre che stanno facendo bene. La partita non vedrà solo la prima contro la terza ma anche la quarta contro la prima. E' una giornata che mi piace, le squadre in alto si affrontano e sono contento. Ogni settimana vorrei vedere gare di questo livello. La Lazio è una buona squadra con ottimi giocatori, fallosa e difficile con cui giocare. Fa gol e ha qualità. Dobbiamo imporre il nostro gioco e vincere".

Come arriva la Roma al derby? Chi vince il Pallone d'Oro?
"Lo vince Neuer. E' il miglior portiere del mondo in questo periodo, mi auguro che sia un giocatore difensivo a vincerlo, cosa che non toglie null a agli altri due fenomeni in gara. Arriviamo bene al derby, seconda a un punto dal primo. Possiamo prendere il primo posto e ci dà grande carica".

Lei si è italianizzato?
"Ho risposto a queste cose. Oggi mi sento molto francese".

Come affronterete la gara?
"Faremo il nostro gioco con qualità. La squadra è carica con voglia di fare bene, l'obiettivo -  a parte far lavorare bene chi ha giocato poco - è di frenare la rosa, che ha tanta voglia, c'è stata intensità in allenamento. E dobbiamo metterla domani alle 15 in campo".

Perché a Udine ha cambiato Maicon? Come stanno Totti, Strootman e Ljajic?
"Un allenatore preferisce nondover fare dei cambi per scelte che non siano tattiche. Per Maicon era la ripresa e ha sofferto un po' ma non è un problema, domani starà bene. Anche il Capitano può fare 90 minuti, ma un giocatore di 38 può giocare meno dei più giovani. Ma ha dimostrato che se abbiamo bisogno di  tutta la gara non c'è roblema. Ljajic sta bene e spero sia così anche domattina, nella notte può succedere di tutto. Se i giocatori domani staranno così li avrò tutti a disposizione".

Perché la Roma fa fatica nelle partite emotivamente importanti?
"La squadra è seconda a un punto dalla prima e non abbiamo gioocato solo con squadre nella seconda parte della classifica. Vuol dire che abbiamo fatto tanti punti, soprattutto in casa e l squadra è forte anche in trasferta. Per domani ho totale fiducia nei miei quasiasi squadra avremo davanti. Ho giocatori esperti, l'unico parametro psicologico è la carica di dare tutto per vincere".

E' cresciuta più la Roma o la Lazio?
"Io posso parlare della mia squadra, delle altre non so come vanno le stagioni. La Lazio sta facendo più punti e anche noi, che l'anno scorso non avevamo la Champions. Queste partite in più non hanno abbassato la nostra efficacia, domani dobbiamo sfruttare l'opportunità di essere primi dopo la gara".

Destro rimane?
"Confermo".

Come si arginano Candreva e Anderson? Può essere Florenzi la soluzione?
"Ci sono due modi di vedere la partita dalla mia parte, perché possono cambiare il modulo o tenerlo senza Lulic. Posso mettere una squadra più difensiva o più offensiva, e preferisco il secondo modo. Per mettere in difficoltà l'avversario voglio essere in condizione di poter fare un gol in più all'avversario. Mettere tanti giocatori offensivi può dare debolezza a loro in difesa ma non saprò niente della formazione prima della gara".

"Sarà un derby diverso rispetto alla scorsa stagione per quelle che erano le condizioni ambientali, la squadra veniva da condizioni ambientali particolari. La squadra evva peros una finale di Coppa ed era in una condizione psicologica difficile. Io ero contento che il derby arrivare così presto, era il momento migliore per metterci tutto alle spalle. Oggi è tutto diverso, la squadra è seconda e vuol essere prima dopo la gara, afforntiamo un'ottima squadra. La Lazio è terza e guardiamo alla classifica finale".

Come ha preparato il derby?
"Nulla di particolare, i giocatori sono motivati, ci siamo concentrati soprattutto sull'aspetto fisico. Non ci sono parametri diversi".

Il derby è un obiettivo stagionale?
"Dobbiamo sorpassare questa concentrazione che riguarda solo il derby. Il nostro obiettivo è essere il più in alto possibile a mfine campionato. Le due partita danno 6 punti non di più. Ogni settimana proveremo a vincere, dobbiamo essere in alto e per farlo dobbiamo vincere anche questa partita".

Tornando indietro si sarebbe esposto meno sullo scudetto? E' una sua scelta mettere una matita su ogni postazione dei giornalisti per ricordare i fatti di Parigi?
"E' una mia idea, ho messo al corrente la mia società. E' un regalo simbolico. Sull'altra domanda ho risposto".

Di chi può essere la partita?
"Per vincere domani avremo bisogno non solo di un giocatore, ma di tutti subentranti compresi. Anche per essere efficaci in difesa bisogna essere al 100%. Vedo sempre il collettivo".

Quanto è stato difficile preparare la partita visti i fatti di Parigi? Ha parlato con i giocatori?
"E' una attacco non solo alla Francia ma anche alla libertà di espressione. Ho voluto regalare queste matite perché questa libertà deve rimanere inalienabile. Devono cambiare le cose, facciamo come i giornalisti di Charlie Hebdo, facciamo in modo di divertire la gente. E' importante nel calcio offrire uno spettacoloo, mi sento uno di loro. Siamo tutti Charlie da questa tragedia".


 

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© foto di Alessandro Carducci
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