Scacco Matto - Udinese-Roma 0-1, continua il nuovo corso giallorosso

16.01.2017 10:13 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Scacco Matto - Udinese-Roma 0-1, continua il nuovo corso giallorosso
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Ancora un 1-0, stavolta alla Dacia Arena: decide Radja Nainggolan e i giallorossi ottengono il secondo successo esterno sconsecutivo.

LE SCELTE - Tra squalifiche, infortuni e l’assenza di Mohamed Salah per la Coppa d’Africa, la formazione di Spalletti è praticamente obbligata. Difesa a tre davanti a Wojciech Szczęsny, con Konstantinos Manōlas, Federico Fazio e Antonio Rüdiger; Bruno Peres ed Emerson Palmieri sono gli esterni con Leandro Paredes e Kevin Strootman al centro; Edin Džeko davanti è supportato da Radja Nainggolan e Stephan El Shaarawy. Delneri sceglie invece il tridente con Rodrigo de Paul e Cyril Théréau ai lati di Duván Zapata.

AVANTI, STOP - La Roma inizia forte la partita e lo fa cercando quello che probabilmente più le può mancare per caratteristiche: la profondità. Comandando il gioco col palleggio spinge l’Udinese ad abbassarsi per poi tentare l’imbucata: le prime due che vanno a segno sono sprecate da Džeko ed El Shaarawy, sull’appoggio di Nainggolan; la terza viene sfruttata proprio dal belga, che gira in rete il pallone dell’1-0 servitogli da Strootman (autore anche del passaggio chiave per Džeko in precedenza). Il copione è lo stesso anche nei minuti successivi alla gara e in transizione i giallorossi si guadagnano il rigore del possibile 2-0, che però Džeko spara in curva fermando l’abbrivio positivo dei suoi.

SALVATI DAL FISCHIO - Da quel momento in poi, Džeko - unico centravanti disponibile, fatta eccezione per il 1998 Tumminello - si avvicina pericolosamente alla porta d’uscita della partita (che chiuderà con 6 occasioni non sfruttate, e altrettante palle perse, il peggiore dei suoi), i suoi compagni di squadra aumentano il numero degli errori e l’Udinese riprende fiducia e fa più possesso palla, cercando Zapata come riferimento e puntando negli spazi di mezzo tra esterni e centrali giallorossi con Thereau e de Paul, che ampliano il loro raggio d’azione alternandosi anche nel ruolo di trequartista e mantenendo la minaccia sugli esterni, componendo le catene con Davide Faraoni e Seko Fofana a destra e Samir e Jakub Jankto a sinistra. La climax bianconera è però interrotta dal fischio di chiusura del primo tempo.

DELNERI PUNTA, SPALLETTI RILANCIA - Nella ripresa Delneri si ripresenta con un 4-4-2 con Théréau vicino a Zapata, che diventa presto 4-2-4 con l’uscita di Jankto e l’ingresso di Stipe Perica, che alza i centimetri e suggerirebbe un atteggiamento più propositivo dei padroni di casa, che però agiscono prevalentemente in contropiede. Dall’altra parte, Spalletti sceglie di cambiare e lo fa rilanciando: El Shaarawy si siede e lascia il suo posto a Francesco Totti. Il Capitano non può assicurare un grosso contributo nella fase di non possesso (e di conseguenza viene aumentato quello di Nainggolan), ma è la solita fonte di giocate utili per Edin Džeko, che nel frattempo è un po’ uscito dal torpore sfornando un paio di giocate utili ma non ha sbocchi offensivi.

IN BASSO NON SI PASSA - L’Udinese fisica disegnata da Delneri non trova sbocchi: il tecnico bianconero prima torna al 4-3-3 con Emil Hallfreðssonper Zapata, poi si rimette con i quattro attaccanti inserendo Ewandro per Sven Kums in una versione più brillante, ma il risultato è lo stesso: il 5-3-2 con cui i giallorossi chiudono la gara (con Nainggolan mezzala destra) è un bunker, nei cui ultimi metri difensivi non c’è spazio per fare nulla e non a caso Théréau, Zapata e de Paul chiuderanno il match con 13, 8 e 7 palle perse, i peggiori della partita. Con facilità i difensori costringono i loro avversari a dover forzare la giocata e sono bravi a fare la scelta giusta anche nelle transizioni negative non facendo pesare i 3 minuti di differenza di possesso palla nella metà campo avversaria a favore dell'Udinese. Il resto lo fa la tecnica a disposizione della Roma, che permette di far scorrere il cronometro fino alla fine.