Scacco Matto - Manchester City-Roma 1-1

01.10.2014 07:00 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
Fonte: Gabriele Chiocchio
Scacco Matto - Manchester City-Roma 1-1
© foto di Alessandro Carducci

Aguero e Totti vanno a segno nell’1-1 tra Manchester City e Roma, in una gara molto intensa e interessante dal punto di vista tattico.

Nelle intenzioni, sarebbe dovuto essere il Manchester City a fare la partita, viste caratteristiche delle due squadre, classifica e campo di gara. L’ingenuità di Maicon però cambia subito il copione. Il City va subito a segno, ma non prova e soprattutto non riesce a sfruttare l’abbrivio di un avvio shock e a insistere per ampliare il punteggio. La Roma infatti prende immediatamente in mano il gioco con intensità, qualità e personalità, facendo molto possesso palla e cogliendo subito la traversa con Maicon. Proprio il brasiliano, nonostante il rigore causato, è uno dei più attivi, e in generale i giallorossi sfruttano maggiormente la fascia destra, approfittando dello spazio lasciato da David Silva, restio a ripiegare in difesa, al contrario di Florenzi che, finché è rimasto il campo, ha popolato l'intera fascia di competenza in entrambe le fasi. Pellegrini si preoccupa e fa bene, perché i suoi hanno poi una sbavatura difensiva che permette a Francesco Totti di timbrare. A quel punto i Citizens devono ricominciare a fare gioco ma sono più timidi rispetto ai loro avversari, col pallino che viaggia alternativamente tra i piedi dei due reparti di centrocampo e la Roma che però ha anche la variante-Gervinho da sfruttare ribaltando subito l’azione, sempre sulla destra. Nella parte finale della frazione la squadra di Pellegrini alza un po’ i giri, ma nulla accade.

Il primo tentativo di Pellegrini della ripresa di dare equilibro ai suoi si chiama James Milner, che entra per Jesus Navas. Le intenzioni del tecnico cileno non sono però premiate dal centrocampista, che esegue lo stesso lavoro dello spagnolo non modificando lo spartito tattico dei suoi, che iniziano forti nei primi 2-3 minuti ma poi subiscono, anche mentalmente, ancora una volta il possesso palla della Roma. Nei rari momenti di possesso palla i Citizens sfruttano il campo in ampiezza, ma non vanno al traversone, bensì provano a entrare nell’area avversaria con scambi stretti in entrambe le direzioni. Ecco dunque spiegata la seconda sostituzione di Pellegrini, che rinforza il centrocampo con Frank Lampard levando dal campo Dzeko. Da quel momento in poi è il City a fare la gara guadagnando progressivamente campo e convincendo Garcia che è ora di chiudere il fortino: il tecnico francese butta nella mischia Iturbe e richiama Totti, raddoppiando il numero dei contropiedisti in campo e rinunciando al possesso palla, vista anche la stanchezza della squadra. Florenzi prima e l’argentino poi, dopo l’ingresso di Holebas e Torosidis per il 24 e per Maicon e di Jovetic per Aguero, aiutano molto in difesa, cercando di alleggerire la pressione su un reparto che comincia a commettere qualche errore, anche se non abbastanza gravi da compromettere la partita, giacché il City non riesce a trovare la via della rete.

La Roma ha fatto valere la qualità e la personalità del proprio centrocampo per contrastare l’aura dei giocatori del Manchester City e limitare le loro folate offensive. Esattamente quel che serviva per uscire indenni dall’Etihad Stadium.