Scacco Matto - Genoa-Roma 0-1

15.12.2014 07:30 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Gabriele Chiocchio
Scacco Matto - Genoa-Roma 0-1
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Con qualche brivido, ma giocando comunque un buon primo tempo, la Roma espugna il Ferraris con il gol di Radja Nainggolan, in una gara caratterizzata da un’importante variante tattica proposta da Garcia.

Il tecnico giallorosso rinuncia infatti sia a Totti che a Destro e sceglie un tridente leggero per tenere alta la velocità del pallone e della manovra contro l’aggressione rossoblu, che si vede dopo appena un minuto con un intervento duro di Bertolacci su Cholevas. Il francese è facilitato nel suo intento dalla presenza di Keita, che rispetto a De Rossi offre meno copertura ai due centrali - ammoniti entrambi dopo meno di mezz’ora e a volte in difficoltà sulle giocate verticali avversarie - ma più supporto al possesso palla e al recupero dello stesso sulle uscite del Genoa. I giallorossi prediligono la catena destra grazie a un ottimo Maicon, non disdegnano qualche lancio per alzare il baricentro e recuperare la seconda palla e in generale sono pratici nelle transizioni palla al piede, con Gervinho lasciato in posizione avanzata per minacciare i difensori avversari e pressare il portiere e Florenzi a tutto campo per dare contributo in entrambe le fasi. Il piano del Genoa viene così disinnescato, e anzi la squadra di Gasperini lascia spazi che la Roma sfrutta conquistando il calcio di rigore poi fallito da Ljajic, dal quale scaturisce anche l’espulsione di Perin. Il tecnico del Genoa risistema i suoi con un 4-4-1 ma lascia definitivamente gioco alla Roma, che avanza Pjanic in un 4-2-3-1 e alla fine trova comunque il gol del vantaggio con Nainggolan, sempre dalla fascia destra.

Nella ripresa la Roma inizia lenta, facendo girare il pallone per ridurre le energie a disposizione del Genoa. La contromossa di Gasperini (allontanato) è quella di tenere avanzato l’uomo più tecnico, vale a dire Diego Perotti, per consolidare a sua volta le proprie fasi di possesso palla. I giallorossi possono giocare il pallone molto vicini all’area di rigore avversaria, ma questo non porta al raddoppio per errori di misura e di conclusione. Col passare dei minuti la squadra, come accaduto diverse volte, arretra, e lascia gioco al Grifone, che comincia a pungere e aumenta il proprio bagaglio offensivo con Pinilla, per sfruttare anche le palle alte. Garcia inserisce Totti per migliorare la qualità del possesso e Iturbe per dare freschezza alle ripartenze, ma nessuna delle due missioni si compie e il Genoa continua a premere, con la mossa della disperazione di Burdisso ulteriore centravanti; fortunatamente per Garcia i rossoblu non passano e la gara si chiude sullo 0-1, nonostante tanta paura nel finale.