TRIGORIA - La conferenza stampa di Bompard, Fichaux e Nanni. FOTO! AUDIO!

17.05.2014 13:04 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
TRIGORIA - La conferenza stampa di Bompard, Fichaux e Nanni. FOTO! AUDIO!
Vocegiallorossa.it
© foto di Marco Valerio Rossomando

Nella sala conferenze del Centro Tecnico Fulvio Bernardini hanno parlato i membri dello staff di Garcia Claude Fichaux e Frederic Bompard e il preparatore dei portieri Guido Nanni

CONFERENZA STAMPA STAFF DI GARCIA PRE GENOA-ROMA, CANALE SOUNDCLOUD VOCEGIALLOROSSA.IT

Introduzione di Garcia: "Buongiorno a tutti, volevo ringraziare la stampa per la buona collaborazione. Ho portato tutto il mio staff perché era importante per me dimostrare il lavoro importante che fanno tutto l'anno e ringraziarli per questo. Vi lascio con le loro risposte, se posso faccio la prima domanda: vorrei sapere se per voi lo spirito di squadra parla anche per lo staff. Grazie".

Fichaux: "Abbiamo avuto un buono spirito, non so se è grazie a noi o ai giocatori. Ma è un'armonia, una sintonia di tutti, staff e giocatori".

Bompard: "Se siamo tutti qui è perché lo abbiamo".

Nanni: "Il mister ci ha dato molto, ha dato un grosso impatto verso tutti, verso voi e verso i giocatori. Ha creato un gruppo splendido e questo si è visto sul campo. Ci ha permesso di lavorare in sintonia e di esprimerci come volevamo".

Cosa deve fare la Roma per non commettere gli errori del Lille?
Bompard: "Non possiamo paragonare il Lille alla Roma. Quando abbiamo vinto il campionato c'era una squadra, per la Champions un'altra. È questo che non dobbiamo fare".

De Sanctis e Skorupski sono sufficienti per campionato e Champions?
Nanni: "Non dimentichiamo Lobont. Faremo valutazioni, ma siamo a posto con questi tre portieri. Ognuno di loro ha qualcosa di eccezionale. Lukasz ha fatto vedere tutto il buono visto in allenamento, con lui bisogna avere il giusto equilibrio, farlo lavorare e crescere. Di Morgan parlano storia e carriera, professionista esemplare. Chi cuce tutto è Lobont, ha un peso importantissimo nello spogliatoio, è una persona positiva ogni giorno. Ha aiutato tantissimo Lukasz, da entrambi ha costruito tanto".

Che cosa ha portato Garcia nel gruppo? Si aspettava che il gruppo potesse essere così unito?
Nanni: "È chiaro che i risultati portano euforia. Il mister ha portato una ventata di entusiasmo, il gruppo che si è creato si è visto il giorno del  rafting a Brunico, c'era un'euforia pazzesca. Ci siamo guardati ed eravamo felici perché forse avevamo trovato il gruppo giusto".

Come avete vissuto la contrapposizione con la Juventus?
Fichaux: "L'abbiamo vissuta come un duello tra due squadre di alto livello. Forse quest'anno la Juventus ha fatto un campionato straordinario, noi abbiamo 85 punti, con 85 punti saremmo stati campioni 10 volte su 15. Però è così, la Juve ha fatto un grande campionato, speriamo tutti di avere questo duello l'anno prossimo, con la Roma davanti".
Bompard: "L'ho vissuto diversamente, sono francese. Ho molto rispetto per la Juventus e per la Roma. Quando si finisce un campionato, i posti sono quelli che si meritano".

C'è stata una volta in cui avete fatto cambiare idea a Garcia su qualcosa?
Bompard: "Lavoriamo insieme per questo, non sono uno yes-man. Quando non sono d'accordo con Rudi lo dico, ma il capo è lui e lui prende le decisioni".
Fichaux: "Niente di più, lavoriamo tutta la settimana insieme, facciamo riunioni prima delle partite e Rudi è il capo".

Vi può creare problemi fare la preparazione in America e in Austria?
Bompard: "In America sarà difficile, abbiamo viaggi da fare e dovremo gestirli, così come la temperatura. C'è una partita a mezzogiorno, dovremo fare attenzione. Siamo qui per gestire questa cosa, tutti".

Come ha cambiato questa gestione Garcia? Ha aperto un grande ciclo a Roma?
Fichaux: "Lo speriamo tutti, soprattutto io mi sento bene a Roma e spero di stare qui a lungo, anche lui vuole rimanere, lo ha detto la settimana scorsa".
Bompard: "No, non ha cambiato nulla, ha fatto come fa sempre. Facciamo molto le cose con il cuore, è molto più facile dopo per fare un gruppo unito".
Fichaux: "Ora parla italiano anche con noi".

La ricetrasmittente continuerà ad essere utilizzata?
Bompard: "Sono desolato per le multe, ma è un modo di lavorare. Io nel primo tempo sto in tribuna, se possiamo migliorare qualcosa lo facciamo. Penso che faremo ancora così, solo che in Champions League non si può fare".

Un aneddoto per descrivere Rudi Garcia?
Bompard: "Il problema è che non so se posso raccontarlo…"
Garcia: "Allora no!"
Bompard: "Il problema è che non so se riesco a dirlo in italiano. Quando è andato ad allenare il Le Mans, io rimasi a Dijon. A metà della stagione c'era un po' di casino nella società, quindi il presidente ha cambiato l'allenatore e ho preso la squadra per una partita. La partita era fuori casa, in seconda divisione. Prendemmo il treno, giocavamo a carte in treno e il treno fermava a Le Mans. Quando il treno si è fermato lì, lui è arrivato. È stato un bel momento, finì 0-0".
Fichaux: "Ho avuto la fortuna di avere Rudi come allenatore a St. Etienne. Rudi era il secondo, io giocavo. Quando viaggiavamo stavamo al telefono, quando Rudi ha avuto la possibilità di prendere un altro secondo e un terzo, mi ha chiamato dopo 10 anni. Rudi è una persona fedelissima e riconoscente".

Nel corso del match contro la Juventus, parte del pubblico è rimasta in silenzio.
Fichaux: "Dopo due o tre minuti mi sembrava di essere in chiesa. Lo stadio era silenzioso, ma dopo mi sembra che tribuna e distinti hanno preso le cose in mano e hanno cantato. Siamo concentrati sulla partita, non possiamo guardare le tribune durante la partita".
Bompard: "Abbiamo avuto questo dodicesimo uomo tutta la stagione, anche fuori casa. Abbiamo giocato in 12. Sono stato molto deluso, i giocatori meritavano di essere festeggiati. Rispetto i tifosi, ma non era il momento giusto per lo sciopero. Abbiamo bisogno di tutti".

Secondo voi Garcia è troppo qualcosa o poco qualcosa?
Bompard: "È l'uomo perfetto!"
Fichaux: "Il capo ha sempre ragione!"
Nanni: "Secondo me sul libro del mister c'è scritto anche molto di come è lui, di come è cresciuto, della sua vita e delle sue esperienze. È un uomo che si è fatto da solo. Il pregio che gli riconosco è che ti guarda negli occhi quando parla, vuol dire che non ti tradisce. Di aspetti negativi speriamo di non trovargliene, così l'anno prossimo vinciamo".

Garcia: "C'è una partita da vincere, andiamo al lavoro!"

© foto di Marco Valerio Rossomando
© foto di Marco Valerio Rossomando