TRIGORIA - Garcia: "Pjanic e Maicon stanno bene". FOTO! AUDIO!

Dall'inviato Alessandro Carducci
29.03.2014 13:10 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
TRIGORIA - Garcia: "Pjanic e Maicon stanno bene". FOTO! AUDIO!
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Il tecnico della Roma Rudi Garcia ha parlato in conferenza stampa.

CONFERENZA STAMPA GARCIA PRE SASSUOLO-ROMA, CANALE SOUNDCLOUD VOCEGIALLOROSSA.IT

Quali sono le condizioni di Maicon e Pjanic?
"Il ginocchio di Maicon va bene, oggi aveva una piccola influenza ed era preferibile non farlo allenare. Viene con noi oggi pomeriggio, non c'è nessun problema. Per Pjanic nessun problema".

Hanno ripreso a segnare tutti gli attaccanti. È arrivato il momento di rilanciare Ljajic?
"Tutti sono importanti, dopo c'è un attacco che ho deciso di far giocare da tre gare che funziona bene. Dobbiamo, dovete vedere le cose in modo positivo. Il lato positivo è che c'è un tridente che funziona e che quando entrano gli altri devono aiutare la squadra ed essere efficaci, come è successo a Florenzi. Da inizio stagione siamo tutti uno dietro l'altro, questo atteggiamento collettivo lo dobbiamo seguire fino a fine stagione. Non conta chi inizia la partita, non giochiamo mai in 11, abbiamo bisogno di tutti. È la terza partita e ce ne saranno altre due subito dopo, tutti pronti".

Sta programmando il futuro della Roma?
"Non è il giorno per parlare di questo, domani c'è una gara importante ma dobbiamo essere concentrati su questa stagione, perché non abbiamo raggiunto nulla per il momento, siamo in corsa per andare in Champions, faremo di tutto per andare direttamente in Champions, poi avremo tutto il tempo di parlare con il presidente e con Walter per vedere le possibilità che abbiamo per fare in modo di tenere tutti i giocatori e di migliorare la rosa. Per il momento è presto".

Vede Pjanic distratto dal mancato prolungamento?
"No, è concentrato sulla prossima gara e sulla fine della stagione. Non ci saranno problemi. È il ruolo del suo procuratore parlare con la società, da tempo si parla di questo rinnovo ma non sono preoccupato, deve essere concentrato sul campo e lo fa. Già l'ho detto, è importante rimanere concentrati sul gioco e sulla stagione, che non è finita. Dei singoli parleremo più tardi, soprattutto perché non c'è quasi nessuno in scadenza, vuol dire che c'è un contratto per quasi tutti, non abbiamo fretta".

Perché ha rifiutato il rinnovo?
"È la vostra interpretazione. Non è d'attualità, io sono sotto contratto, anche il mio caso individuale non abbiamo fretta di risolverlo. Sto benissimo qui, mi sembra che stia dicendo le stesse cose 5-6 volte. Vedremo a fine stagione, ciò che conta è qualificarsi per la Champions League e lavorare sulla prossima stagione. Delle altre cose non c'è niente da dire. Ho un presidente, parlo sempre con lui e farò così fino a fine stagione, come faccio con gli altri dirigenti, bisogna parlare di tutto, non solo di contratti, ma della società e di tutte le normali questioni".

Di fatto, domani la Roma gioca alle 11.30 a causa dell'ora legale. Le piace? Ci sono giocatori più o meno adatti?
"Penso che dobbiamo adattarci, non c'è nulla da fare. È normale, visti i soldi messi dalle TV. Ci sono partite che si giocano a quest'ora per essere viste in altri paesi. È vero che cambia un po' la preparazione e per questo motivo ci siamo allenati alle 11.30 giovedì e oggi. L'unico problema è che cambia orario e su questa cosa dobbiamo essere attenti, ci sarà un'ora di meno da dormire e la partita arriva subito dopo la sveglia. Abbiamo pensato a queste cose, è tutto previsto per arrivare bene. Sarà la terza volta".

Totti è stato gestito partendo titolare e cambiandolo. Come sarà gestito?
"Come già ho detto, bisogna valutare ogni volta prima della partita e durante e dopo la partita. Ciò che è certo è che Francesco non ha giocato 90' nelle ultime due partite e può iniziare. Se vogliamo che stia bene mercoledì, non dovrà giocare 90' domani. È semplicissimo".

Avere una partita da recuperare è un vantaggio o uno svantaggio?
"Sarà un vantaggio perché mercoledì, e ne parleremo, giocheremo solo noi e il Parma. Di questo parleremo dopo il Sassuolo. Poi vedremo che il problema può esserci per Cagliari, ma giochiamo mercoledì e ci saranno 4 giorni per recuperare, basterà per stare bene. Meglio giocare domenica a Cagliari che 3 giorni dopo la gara col Parma".

Lei tende a riportare l'attenzione sulla partita che arriva…
"Voi non parlate della partita e del campo, ciò che interessa a me perché sono l'allenatore. Non sono né il presidente, né altro. Il mio ruolo è mantenere alta la tensione. Non ho paura di niente, il mio ruolo è fare in modo che tutti rimangano concentrati e che non c'è nulla che possa fare in modo di far perdere attenzione ai giocatori. È l'unico obiettivo che ho".

Destro è un giocatore da Nazionale?
"In tutti i club dove sono passato, quando ho avuto un giocatore che aveva già giocato in Nazionale ho sempre fatto in modo di dire le cose obiettive. Quando un club come la Roma è secondo, è normale che i giocatori possano essere più in vista rispetto a un club messo peggio in classifica. Penso sia un vantaggio per tutti gli italiani per avere possibilità in più di avere un occhio particolare del CT. Ognuno fa il suo lavoro, quel che è padrone della Nazionale è solo lui a poter decidere. Normale che parli bene dei miei giocatori, quando è meritato".

Napoli-Juventus, che risultato si augura?
"Mi auguro di vincere a Sassuolo. Ricordo che la prima partita che abbiamo fatto un risultato contrario alla nostra speranza e al nostro gioco. Quel che abbiamo fatto col Torino l'abbiamo subìto per l'unica volta col Sassuolo. Prima di questa gara ricordo che dopo 10 vittorie e 1 pareggio dicevano che questa partita era già vinta. Dobbiamo essere più che al 100%, loro hanno giocatori pericolosi, è una squadra che gioca per la salvezza. Vedete che parliamo anche della partita? Non è così poco interessante. Dobbiamo vincere, se vinciamo ogni risultato sarà positivo, perché possiamo prendere punti a una, all'altra o a entrambe".

De Rossi ha giocato un po' più avanti con il Torino, da cosa è dipeso?
"Abbiamo deciso di pressare alto col Torino e l'abbiamo fatto. Quando pressiamo alto è normale che anche lui sia più alto, non può rimanere davanti alla difesa se il regista pressa. All'intervallo abbiamo deciso di aspettare, ma è durato poco perché Immobile ha fatto un gol incredibile, poi c'è stata solo la possibilità di pressare alto, rischiando ma guadagnando palloni nella metà campo avversaria. Così abbiamo fatto il secondo gol. Daniele sa fare bene tutti i ruoli".

In una settimana tre gare, Gervinho resta un giocatore fondamentale che non rientrerà nella turnazione o finirà in panchina?
"Tutto è possibile, bisogna valutare. Per il momento tutto va bene per lui sul piano fisico, si vede quanto sia importante. Il suo profilo è un po' unico, solo per questo resta in campo più degli altri. Quando abbiamo bisogno di trovare lo spazio in una squadra schierata può farlo, quando siamo avanti può aiutare a segnare ancora. Bisogna essere attenti anche con lui".

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