TRIGORIA - Di Francesco: "Maria Sensi era una seconda mamma. Col Chievo la partita più importante del ciclo, Florenzi quasi certamente titolare. Devo ridare certezze alla squadra". VIDEO!

15.09.2018 17:30 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
TRIGORIA - Di Francesco: "Maria Sensi era una seconda mamma. Col Chievo la partita più importante del ciclo, Florenzi quasi certamente titolare. Devo ridare certezze alla squadra". VIDEO!
© foto di Vocegiallorossa.it

Ecco le dichiarazioni rilasciate ieri in conferenza stampa da Eusebio Di Francesco.

"Oggi per me è un giorno triste, è scomparsa una persona a me cara, una seconda mamma. Mi unisco al grande dolore della famiglia Sensi e della sorella Angela, un bellissimo ricordo, ci siamo visti ultimamente a cena. È una giornata triste per me e per tutti i romanisti".

Nella sua prima stagione, dopo la sosta ci furono il pari contro l'Atletico e 5 vittorie consecutive. La squadra ha bisogno di carburare o non ci sono analogie?
"Il mio modo di lavorare non ci ha fatto sempre partire in maniera forte, guadagnando metri col tempo. Ci saremmo augurati di avere qualche punto in più, sono convinto che siamo sempre in tempo, siamo alla terza giornata con tutta la Champions davanti".

Che partita sarà domani?
"Con la Fiorentina il Chievo ha fatto un ottimo primo tempo, il risultato ha detto altro. Avrà desiderio di portare a casa un risultato positivo, ma non possiamo non ragionare per i tre punti. È la partita più delicata del ciclo, potrà darci tante indicazioni".

13 i nazionali in giro per il mondo, cosa ha dato e tolto la sosta?
"Ha tolto la possibilità di poter lavorare e rimediare alle difficoltà soprattutto di pressione e difensive. Abbiamo regalato due tempi. Tanti giocatori hanno avuto possibilità di mettere minuti nelle gambe, è positivo dal punto di vista fisico e da quello mentale per chi ha fatto bene".

Un aggiornamento su De Rossi e Florenzi.
"Entrambi recuperati, Florenzi giocherà quasi certamente dall'inizio, per De Rossi devo decidere se lui o Nzonzi".

Può essere arrivato il momento di un giovane?
"Più che di spensieratezza ho parlato di entusiasmo e desiderio di avvicinarci alle partite in un certo modo, senza guardarci intorno. Questi ragazzi devono avere la possibilità di poter sbagliare per migliorare. Abbiamo tanti giovani che faranno partite di livello e altre meno, è la normalità. Chiedo ai giovani di giocare con maggiore serenità, mettendo in campo le loro qualità".

De Rossi si è mostrato molto fiducioso, parlando di un gruppo forte e sano e che se la Juventus viaggia su binari diversi economicamente non vale lo stesso per il campo. È d'accordo?
"Il campo ha detto che la Juventus è più forte, dobbiamo essere bravi a rimettere le cose nostre a posto. La Juventus vince da diversi anni, dobbiamo recuperare terreno ritrovando determinazione, cattiveria, ciò che ci ha contraddistinto nei momenti difficili lo scorso anno. Dobbiamo anche riprenderci quello che abbiamo lasciato".

Sta pensando di tornare al 4-3-3? La freschezza mentale di qualche giovane come Kluivert, Coric e Zaniolo può essere una risorsa?
"Sui giovani, credo sia un'arma a doppio taglio: se qualcuno gioca male l'abbiamo bruciato. A oggi si giocano il posto Zaniolo, Pellegrini e Cristante, due di loro giocheranno. Credo che abbiano le caratteristiche per giocare in un certo modo, vicino a Nzonzi o De Rossi. Abbiamo parlato troppo di sistemi di gioco, fa parte del giochino e mi ci butto dentro, sono passate tre partite, abbiamo fatto una partita e mezzo abbondante il 4-3-3, con un mezzo tempo quasi disastroso. Devo ridare più certezze alla squadra, la possibilità di tornare all'antico, come qualcuno ha scritto, ma siamo maestri a esasperare le cose. Io le esaspero in campo".

Allegri ha dichiarato che non vuole utilizzare i giocatori che hanno giocato due partite in nazionale. Vale anche per lei?
"È diverso perché hanno giocato prima, l'unico che ha giocato tardi è Dzeko, posso dire che tutti e tre (Dzeko, Manolas e Ünder, ndr) possono essere della partita. È una valutazione che farò dopo Madrid".

Conosce benissimo Lorenzo Pellegrini; vista l'assenza di giocatori di personalità, ci si aspetta da lui qualcosa in più dal punto di vista caratteriale?
"Dico che va aiutato in questo momento, in cui non ha fatto benissimo con noi e in nazionale, è un prospetto importante per la Roma e per il calcio italiano. Sono convinto che il suo valore verrà fuori".

Schick è pronto per domani? Gli chiederebbe qualcosa in particolare?
"Domani giocherà Dzeko, Schick non giocherà dall'inizio. Gli chiedo tante cose in allenamento. È stato fermo un paio di giorni, aveva un problemino alla gamba, per il resto sta crescendo, sta meglio, ed è un altro giovane, devono ritrovare serenità. Quando giochi in certe piazze devi avere una certa forza caratteriale e Patrik sta crescendo".