Spalletti: "Risposta significativa oggi. Scudetto? Finché c'è la matematica ci credo. Dzeko deve dare di più"

10.04.2017 09:10 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Spalletti: "Risposta significativa oggi. Scudetto? Finché c'è la matematica ci credo. Dzeko deve dare di più"
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© foto di Federico Gaetano

Spalletti a Premium Sport

"Risposta significativa? Esatto ed è per questo che ai nostri professionisti vanno fatti i complimenti, hanno risposto a quello che poteva essere il contraccolpo, erano abituati a giocare sempre di notte, oggi questa temperatura poteva spezzarti, sono stati perfetti. Juventus? Noi dobbiamo fare il meglio possibile, abbiamo un trittico molto difficile, abbiamo delle partite forse più abbordabili e altre più difficili, però dobbiamo mettere sempre la nostra qualità, abituarsi ad avere un rendimento di livello costante. Abbiamo scelto due esterni forti in difesa e non volevamo prendere le ripartenze perché i loro giocatori hanno qualità, tipo Di Francesco, oppure Destro che era stimolato a mille dato il suo passato. Dovevamo gestire bene, avere equilibrio senza farsi mai trovare in difficoltà eccetto un paio di palloni, per il resto siamo stati perfetti, soprattutto Jesus e Rüdiger. Cosa potevamo fare di più? Per ora abbiamo fatto ridere... Mancano sette partite, se riusciamo a farle bene l'annata potrebbe prendere un sapore diverso, in tv hanno un peso, a portarle sulle spalle un altro. È chiaro che se si vuol trovare dei lati positivi ce ne sono moltissimi, ma vanno fatto bene queste 7 partite e poi si vedrà dove siamo arrivati e i numeri. A me interessa vedere quanti punti abbiamo fatto da quando sono arrivato io nei confronti delle altre big, ci sta di perdere la partita e quelle fondamentali, qualcosa si dovrà rivedere e scegliere il momento per dare il massimo e mostrare il carattere, a prescindere dall'avversario. In questo dobbiamo migliorare".

Spalletti a Sky Sport

“Abbiamo fatto due sconfitte brutte, oggi gli vanno fatti i complimenti. Settimana corta, c'era un contraccolpo da ribaltare. Eravamo abituati a giocare di notte, oggi il caldo poteva spezzarci. Abbiamo reagito nella maniera giusta. Ci siamo allenati in questi ultimi allenamenti con il ghigno, lasciandoci la barba, un po' sudicina anche. Il ghigno della Roma, non si deve far turbare da un risultato negativo. Si può sbagliare, oggi però si è messa nel modo giusto per vincere una partita delicata. I numeri ci impongono di arrivare fino in fondo? Se sbagli quelle due partite li ti possono creare difficoltà, diventano importanti queste ultime 7 partite per la classifica. Fazio? Campionato importantissimo, giocatore importantissimo. Ricostruisce bene da dietro, fisicamente ha cattiveria, ti toglie dalle difficoltà. La linea difensiva era stimolata dagli attacchi di Destro, sono stati perfetti. Oggi una grande squadra, mentalmente e tecnicamente. Giocare con più attaccanti in questo finale? I rientri vanno fatti lo stesso, altrimenti non la prendi. Rüdiger e Juan Jesus però possono affrontare anche l'uno contro uno, quindi possiamo essere anche più spalmati sul campo. Più punti nel girone di ritorno con meno giocatori di tutti, cosa ci manca? Ora forse è giusto, ma potevo cambiare anche di più. Non siamo al livello di cambiare come la Juventus, io però ho le mie possibilità di cambiare forti con forti, forse ho sbagliato io a cambiare poco. Non è colpa degli altri, nelle gare ravvicinate dovevo cambiare di più. Poi anche quello che ci è capitato, 4 crociati non li ho mai visti tutti insieme. Adesso avremmo potuto avere anche Florenzi. Credo nello scudetto? Credo a tutto finché non c'è la matematica. Vediamo cosa fanno loro nella prossima partita”.

Spalletti a Radio Rai

"Sono sempre gare delicate che possono creare momenti di difficoltà, oggi i giocatori della Roma hanno fatto il lavoro da professionisti, si sono fatti trovare pronti. Dopo che vinci una gara così non puoi rompere le scatole, i ragazzi hanno lavorato mentalmente nella maniera giusta quindi va bene così. Non mi aspetto niente di quello che è il risultato, nulla è scontato. Futuro? È un discorso che guarderemo in fondo, mancano tante gare e sappiamo quanto pesano i risultati a Roma e in questa classifica, questo pezzetto di campionato può cambiare il futuro, il mio, della squadra, dei giocatori, delle ambizioni della squadra".

Spalletti a Rai Sport

"Faccio i complimenti ai miei ragazzi perché hanno recuperato bene dopo poco tempo, abbiamo fatto bene nonostante il caldo. Oggi calciatori perfetti. Scudetto? È giusto lavorare per vincere le partite, per accorciare dalla Juventus. Dzeko? Quando faceva gol gli dicevo che doveva avere più carattere. Oggi che non segna lo dite tutti. Per me invece ha tirato tanto la carretta ed è normale che in qualche partita sia sottotono. Juventus? Dobbiamo fare benissimo nelle ultime sette partite per riorganizzare un futuro importante per i nostri tifosi e questo ovviamente va a parlare anche della possibilità di accorciare sulla Juventus. Napoli giustamente elogiato dopo le due gare con la Juventus perché è molto forte, così come sono forti anche le altre. Gli errori stagionali? Abbiamo sbagliato quando siamo usciti sconfitti. Nei doppi confronti di Coppa Italia ed Europa League abbiamo sbagliato le prime due partite".

Spalletti a Roma TV

“La reazione era fondamentale, questa partita dalla quale venivamo poteva creare problemi, se non l’avessimo anticipata la difficoltà poteva venire in un momento difficile. Ci siamo preparati bene, dovevamo dare tutto per reagire in questi 2-3 giorni, hanno fatto tutto benissimo. Rüdiger e Jesus benissimo, non hanno mai sofferto l’uno contro uno, i difensori benissimo a parte qualche palla messa dritto per dritto, abbiamo sbagliato qualche imbucata che poteva darci tranquillità anche prima. Oggi gli si fanno i complimenti, grandissima reazione da squadra forte nella testa e nei muscoli. Quattro centrali? Situazione praticabile, non abbiamo mai avuto i difensori a disposizione. Quando li abbiamo avuto dovevamo compensare altre situazioni. Loro hanno questa qualità di accompagnare l’azione e di mantenere equilibrio. L’allenatore della nazionale tedesca mi ha chiesto se Rüdiger fosse più terzino o centrale. Io non ho dubbi, per me è più forte da centrale, ma sa fare benissimo il terzino. Jesus sa fare tutto, ha passato quel momento in cui gli è stata messa l’etichetta di quello avariato ma ha fatto sempre bene, a Milano ha fatto anche il quinto. Questi sono i miei numeri, ognuno ha i suoi. Secondo me tra 1 e 2 c’è 1,1, 1,27, 1,14… io ho l’1,1 e l’1,2. Questa è la differenza, la Roma ha fatto tanti numeri importanti. Ci sono 2-3-4 partite che non doveva sbagliare come personalità e come testa e ha concesso qualcosa, le ha sbagliate per voler fare qualcosa in più. Oggi era una partita da aspettare, da far trascorrere, c’era la temperatura, il fatto di aver giocato sempre di notte, il fatto che loro avevano vinto due partite importanti delle ultime tre, c’era da stare attenti e non farsi prendere dalla voglia di fare qualcosa in più che sarebbe stata pagata a caro prezzo. Giocare solo una volta a settimana? Grandissimo vantaggio, è fondamentale. Il calciatore si dimentica se non lo abitui ad avere quelle attenzioni. Fare tre gol non è mai facile. Abbiamo sbagliato a imbucare qualche palla, con loro che venivano a prendere pressando alto. Lì c’era terreno per giocarci qualcosa di più e meglio”.

Spalletti in conferenza stampa

“Secondo me era un momento particolare, poteva diventare difficile in conseguenza di come ci saremmo atteggiati non solo nella partita ma anche negli allenamenti che abbiamo fatto. Se non si fosse vista quella serietà che ci vuole, di grandi uomini, oggi sarebbe stato più difficile. Oggi linea difensiva perfetta, la squadra ha fatto girare palla in maniera corretta, poi stessa qualità offensiva facendo tre gol, non era facile. Quanti punti servono per vincere il campionato? È un conto difficile, nel senso che se la Juventus in sette partite ne fa 21, a noi in sette partite ce ne vogliono 27. Anche con tre punti non vinciamo. Loro le hanno vinte quasi tutte. È chiaro che dobbiamo cercare di avere degli stimoli importanti, crearsi sfide importanti. Finché si può, la teniamo accesa. Oggi hanno fatto bene, una buona partita. I quattro difensori centrali? Non sono quattro centrali, Jesus ha giocato tantissime volte da esterno di difesa, con noi ha fatto anche il quinto, come a Milano. Rüdiger gioca in nazionale quarto di destra. Addirittura il suo allenatore mi ha chiesto se secondo me fosse più terzino o più centrale. È chiaro che con questa forza diventa più facile lasciare liberi quelli davanti e non c’è bisogno per forza del raddoppio e del triplicare su esterni forti come quelli del Bologna. Di Francesco e Verdi sono forti. Abbiamo puntato al possesso palla e nel non scoprirsi mai, il rischio era prendere ripartenze. Forzare situazioni davanti senza avere pazienza ti fa perdere equilibrio come abbiamo fatto nelle partite determinanti perse. C’è stato un Radja stratosferico. Strootman benissimo, Salah benissimo, De Rossi bene. Džeko deve migliorare. Džeko deve dare di più. I numeri sono importanti ma deve dare di più sotto l’aspetto del stare dentro una squadra, del fare le cose che deve fare l’attaccante. Ha fatto gol ma i numeri dei gol sono fini a se stessi, deve essere più disponibile per la squadra e più cattivo. Il gol l’ha fatto lui ma gli è stato preparato. Almeno ha qualche cosa da caricare, sennò tutto bene…”