Spalletti: "Pensavo potessimo fare di più per le nostre qualità. Il ritorno sarà difficile. Dobbiamo parlarci profondamente". VIDEO!

10.03.2017 10:47 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Spalletti: "Pensavo potessimo fare di più per le nostre qualità. Il ritorno sarà difficile. Dobbiamo parlarci profondamente". VIDEO!
© foto di Vocegiallorossa.it

Spalletti a Sky Sport

"Loro più freschi? Sono una squadra che ha qualità, hanno estro e spregiudicatezza per quanto riguarda età e caratteristiche, bisognava togliere loro il possesso palla, perché altrimenti la situazione per segnare la trovano, sono stati bravi a trovare l'imbucata. Poca cattiveria? Quando tutto va bene, ci si esalta, quando non è così non siamo dei caratteriali che si riesce poi a direzionare il tutto... Il ciclo terribile? Ricordo tutto ciò che ho detto, pensavo si potesse fare di più sotto l'aspetto delle nostre qualità, se mettiamo in campo le nostre caratteristiche, si può colmare qualche lacuna che si ha, altrimenti è tutto più difficile. Le occasioni per chiudere la partita ci sono capitate, sono quanto le loro se non di più. Ci siamo persi in niente in quelle situazioni, vedi quella di Emerson nel primo tempo nel finale, abbiamo sfruttato poco alcune chance. Nel ritorno sarà difficile, non abbiamo concesso molto campo, quando si iniziava l'azione bisognava fare densità, loro venivano a prendere palla, si accorciavano e ti giocano sulla linea difensiva e ci hanno creato dei problemi. Speravo, anche dopo le sostituzioni, di alleggerire ma si è preso gol ugualmente. Mi aspettavo nella ripresa di fare come nel primo tempo, abbiamo preso subito gol e noi eravamo due di più in quel settore di campo... Loro hanno pareggiato e poi è stata una partita dove abbiamo anche gestito bene ma non siamo mai stati cattivi in fase di gestione e nel proporre le giocate, abbiamo occupato male la trequarti e non creato situazioni importanti. Tanti palloni son viaggiati nell'area di rigore, potevamo segnare di più ma non siamo riusciti a stare cortissimi con il centrocampo e loro ci hanno ribaltato l'azione. È vero che fa comodo gestire ed essere maturi e saper leggere il momento, ma dentro la partita alcune distanze si perdono. Non abbiamo fatto malissimo, abbiamo perso delle distanze e non siamo riusciti a chiudere delle situazioni che ci eravamo create. È un risultato pesante e difficile da ribaltare, ci abbiamo messo troppo per riversarsi nella loro metà campo. Le tre sconfitte consecutive? Abbiamo una gestione un po' massiccia per il nome che portiamo, di quello che siamo e ogni tanto si legano queste situazioni, si riesce a staccare da quella precedente. Ci sono le possibilità per ribaltare, dobbiamo parlarci in maniera chiara. Quello che è successo è successo, dobbiamo modificare qualcosa e parlarci profondamente, non si può dire che siamo bravi e forti, dobbiamo scavare in profondità e fare qualcosa di più".

Spalletti a Roma TV

“Cosa è successo nel match di oggi? Non abbiamo più gestito la partita e abbiamo concesso loro più campo. Ci siamo schiacciati e non abbiamo letto tra le linee. Poca lucidità della squadra? È vero però alcuni errori sono di precisione, non di strappi di 30/40 metri in cui ti mancano le gambe. È la presa di posizione che fa la differenza. È un fatto caratteriale, di forza mentale. Non tanto di forza fisica. Può coinvolgere anche il fattore fisico in generale ma è una mancanza caratteriale. Le due rimonte nelle coppe? È ancora tutto aperto ma bisogna fare la scelta di non portarsi dietro le scorie. Noi nell’episodio successivo ci portiamo sempre il momento vissuto perché il nome che portiamo ti carica di responsabilità. Ci sono cose che non devi riproporre perché quelle portano dei condizionamenti. Bisogna ritrovare un’energia mentale da mettere nella partita successiva. Cosa dirò domani ai ragazzi? Tutto quello che mi sembra corretto. Ora si va un po’ più in là, visto che è tutto aperto. Ci si parlerà in maniera chiara, facendo dei discorsi con i presupposti di far meglio”.

Spalletti in conferenza stampa

“Non si riesce a tenere palla, l’abbiamo concessa poche volte agli avversari. I cambi possono essere arrivati tardi, ma sul quarto gol i cambi erano in campo e la situazione è peggiorata. Se li facevamo prima, probabilmente peggiorava prima. I cambi si possono fare anche prima di quanto li abbia fatti. Perché ho tenuto Dzeko e Salah? Dzeko serve per il possesso, Salah è da strappo. Hanno queste qualità qui, era quello il nocciolo della questione. Perotti e Paredes potevano entrare prima per fare più possesso ma non l'abbiamo fatto. Serve personalità e coraggio, non ce l'abbiamo fatta ed è difficile sapere perché, dovevamo fare qualcosa di differente. Si potevano cambiare i due davanti e mettere due freschi, Salah te lo dà sempre quello strappo, lui ti sembra fermo ma quando parte ribalta l'azione".