Spalletti: "Non abbiamo il carattere dei lottatori, dobbiamo avere il pallino sempre in mano. Florenzi capitano? De Rossi è d'accordo col regolamento"

29.08.2016 07:52 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
Spalletti: "Non abbiamo il carattere dei lottatori, dobbiamo avere il pallino sempre in mano. Florenzi capitano? De Rossi è d'accordo col regolamento"
© foto di Vocegiallorossa.it

Spalletti a Premium Sport

"Roma fragile? In alcuni momenti si, in altri forte. Non ha raggiunto un equilibrio di continuità. Problema di testa? Sembra scarsa personalità, nel momento più facile da gestire ci viene il braccino, non riusciamo a fare passaggi facilissimi e gli altri prendono coraggio provano e se sono bravi raggiungono l'obiettivo come oggi. Il Porto non sia una scusa, chi si spegne a una sconfitta diventa difficile rivedere obiettivi importanti, se non si reagisce ha già finito di giocare. Bisogna tornare a casa con questo pari perché lo abbiamo meritato. Da ultimo abbiamo fatto due strappi dove potevamo vincere, il Cagliari aveva raggiunto la parità e c'è mancato il centimetro. Lì abbiamo fatto le cose bene, sul 2-1 è difficile da spiegare: abbiamo riconquistato 10 palle senza giocarcela sui a 5 metri di distanza. Se non hai la personalità di fare le cose semplici, quelle difficili lo saranno ancora di più. L'allenatore ha sicuramente più colpe. La fascia di capitano a Florenzi? Si spiega bene, abbiamo un'etica tra di noi, ci parliamo, siamo un gruppo unito. De Rossi è d'accordo nell'avere un regolamento a cui attenerci. Vale solo per stasera? Dipenderà dalle sanzioni, ma per qualche partita sarà così, quando verrà squalificato. Il ragazzo è dispiaciuto ed è d'accordo col regolamento, è contento di parteciparvi. Non capisco cosa c'entri la difficoltà fisica col giocare la palla a 5 metri. Quando non eserciti una contrapposizione fisica è così, ma quando hai la palla e il compagno a 5 metri e non riesce a dargliela, mi pare una questione di testa in cui non hai forza mentale. Quello è semplice da eseguire per giocatori così, ne abbiamo sbagliate troppe in cui potevamo rimbastire ripartenze trovando Salah, come fatto invece nel finale. Ci sono poche scusanti, bisogna allinearsi al nostro modo di stare in campo. Il nostro grafico dev'essere verso l'alto perché si può anche vincere, loro hanno preso un palo e potevano pareggiare subito. Abbiamo opposto poca forza, mi garba poco questo atteggiamento distrutto nel recupero palla, si lotta poco".

Spalletti a Sky Sport

“Serata complicata? Dipende dal modo di stare dentro le situazioni che ci riguardano, se come in alcuni tratti stasera, c'è il rischio di passare tante serate complicate. Gestione del risultato? La partita di stasera ci dice che dobbiamo trovare un equilibrio mentale e trovare una soluzione più forte, c'erano le caratteristiche per gestire questa partita, sono bastate due difficoltà, c'è venuto 36-37 e non ci sono riuscite giocate semplici e gli altri prendono coraggio, delle volte abbiamo il piedino. Crescita definitiva? Per quello che mi riguarda sono poche le situazioni, sto conoscendo cose nuove per le quali si lavora, è un po' la qualità dei giocatori che abbiamo, Salah dà strappi importanti, lo stesso El Shaarawy, si ha questa alternanza per troppa qualità. Si deve riempire la partita di un po' di tutto, questo che ho io e quello che hai tu, si deve migliorare sotto l'aspetto del carattere, nel finale potevamo risegnare, ci sentivamo poco qualificati del risultato e ci siamo andati prima, ma perché non l'abbiamo fatto prima? Loro avevano perso di ordine ma non siamo riusciti a giocare pallone che non fanno parte della stanchezza, erano abbastanza facili, con il piattone vanno là. La fascia di capitano? L'ho tolta a De Rossi e dà dispiacere ma lui aderisce al regolamento, dobbiamo stare attenti a certi episodi che possono causare difficoltà. Se io ti levo la fascia tu sei contento? De Rossi aderisce al sistema che si ha dentro lo spogliatoio, io per primo devo avere delle regole che devo pagare e i giocatori fanno uguale, prima l'ho avvisato e poi l'ho detto alla squadra, dobbiamo pagare una penalità, ma non solo lui, vedete anche l'espulsione di Emerson. Ci sono delle cose che sono capibili e delle cose che non lo sono e ci si va dentro, poi se piaccia o no è così, però è piaciuta a tutti. Brutti ma efficaci? Per noi è difficile, abbiamo visto delle partite che abbiamo stradominato e pareggiato oppure vinto anche se non abbiamo fatto bene, ci si compiace di ciò che ci dicono, ma stasera abbiamo lasciato mettere delle palle dentro l'area di rigore che non ce lo possiamo permettere e non capisco come mai. Dobbiamo lavorare meglio, il nostro dna è quello di fare sempre qualità, se l'abbassiamo soffriamo. Strootman? Il suo gol vale molto, abbiamo ritrovato un grande giocatore, Dzeko ha fatto un movimento spettacolare e ha gli ha servito una grande palla e meno male che ha segnato, altrimenti avremmo perso (ride)”.

Spalletti in conferenza stampa

"Difficoltà nel gestire la partita? Difficoltà se smettiamo di giocare e non tentiamo di andare a far gol. A livello di gestione, quando abbassiamo la qualità delle giocate, ci manca qualcosa. Non abbiamo quel carattere lì, perdiamo duelli facili sugli esterni, dobbiamo continuare a fare quello che riconosciamo e che fa parte delle nostre qualità. Dobbiamo tentare di ribaltare l'azione e fare un altro gol. Più spazi al Cagliari con 5 difensori? Non assiste alle nostre conferenze, ma devo fare delle scelte. Quando non faccio risultato è giusto che ognuno pensi come vuole. Ho più responsabilità di tutti quando non si vince. A me non sembra così, mi sembra che ci fossero state le possibilità di giocare sulle ripartenze, cosa che non siamo riusciti a fare. Diventa difficile tutto e si può discutere di tutto, ma è un cosa facile che va fatta. Se non si fa è inutile tirare in ballo la condizione fisica. Abbiamo sbagliato palloni a 5 metri, accetto il suo pensiero. Lei vada libero. Altrimenti non l'avrei fatta. El Shaarawy non stava bene? Ho tre sostituzioni, è stato il primo cambio. Pensavo di dare un contributo alla squadra. Son due punti persi o un punto guadagnato? Due persi, voglio che la squadra li senta come tali. I cambi erano per far attaccare più alti Florenzi e Peres, perché loro ci hanno messo in difficoltà sugli esterni. Portandoci un centrale e un terzino a chiudere sulle fasce pensavo di limitare i cross. Con Nainggolan siamo stati troppo bassi e abbiamo subito qualche cross di troppo. La partita si è giocata sulla non precisione, poi non vedo perché dopo il 2-2 si vadano a fare tre strappi e non farli prima. Siamo rimasti schiacciati, abbiamo perso troppi palloni per la qualità che abbiamo. La gestione della palla sulla riconquista non è stata precisa. Non siamo molto sull'obiettivo. Si guardano tutti gli score delle partite, quanti metri facciamo, siamo sempre sopra il livello medio. Basti vedere la partita giocata in 9, c'è voluto un altro errore per prendere il secondo gol, siamo stati leggeri nel valutare la palla, altrimenti eravamo ancora in partita, perché i giocatori hanno messo di più sotto l'aspetto della corsa. Abbraccia il carattere, ma è un problema di testa, caratterialmente si vede che si abbassa il livello di lotta. Dipende sempre dalla testa, se uno non avesse corsa, in un uno contro uno sulla fascia è più veloce è un conto, ma se sbagli una palla a cinque metri è testa. Non siamo dentro la solidità che un giocatore della Roma deve avere, perché le partite non si rigiocano più, non te le fanno rigiocare. Diminuiscono sempre".

Spalletti alla Rai

"Un'occasione persa? Sicuramente sì. Dobbiamo passare oltre la sconfitta di Champions, altrimenti diventa difficile avere propositi importanti. Si era messa bene, ci eravamo portati in doppio vantaggio e poteva sembrare più facile. Invece poi è avvenuto il contrario, abbiamo smesso di giocare e abbiamo sbagliato tanto. Quello che diventa difficile da capire è perché in alcuni momenti sbagliamo delle cose così facili, che dovrebbero far parte del nostro dna. Ci viene il piedino... Un po' siamo fatti così, è diventato quasi normale per noi buttare via delle occasioni. De Rossi e Florenzi?
Tutti sappiamo che dobbiamo attenerci a delle regole, De Rossi con la qualità che ha dovrebbe avere un'attenzione particolare in determinati momenti. È tutto normale, ha tempo, ma in questo momento era corretto tenerlo fuori. Lui ha accettato con tranquillità. Nello spogliatoio sono io a decidere e a scrivere il regolamento. Cos'è che non va? Sicuramente dobbiamo fare dei passi in avanti sull'attenzione. Sul risultato di 2-0 abbiamo perso equilibrio, abbiamo fatto fatica a sviluppare i passaggi per mettere al sicuro il risultato. Sul 2-2 abbiamo fatto tre azioni che ci potevano portare al gol, perché non farlo prima? Non è questione di stanchezza, ma di carattere e di personalità. Attraverso la testa diventa sicuramente più facile arrivare a un obiettivo, dobbiamo tenere sotto controllo anche alcuni numeri e noi siamo sopra al livello in tutto, si concedono dei metri e non si va a chiudere. Gli altri poi prendono coraggio, noi dobbiamo ragionare in una maniera diversa".

Spalletti a Roma TV

"La Roma ha giocatori di livello internazionale, però poi c'è il campo e ci sono gli episodi. Il carattere vuol dire che una palla mezza e mezza la fai tua, la qualità è che un passaggio a cinque metri tu lo fai. Ci sono analisi profonde, se non si fanno bene vuol dire che non siamo come si dice. C'è qualcosa che non torna, belli, buoni, alti e va bene, ma se non si accorcia mai sui cross è segno che dobbiamo metterci di più. Non ci siamo giocati delle palle che una squadra che ha qualità, se mettiamo in pratica si può dire, altrimenti no. Chiudere la partita? Si è visto che in fondo alla partita siamo partiti tre volte e si poteva aver chiuso la partita. Perché si poteva averla rivinta su quelle due azioni finali, non vedo perché non farlo prima. Non si può concedere la riprova. Non si riesce a gestire la partita, c'erano caratteristiche per addormentare alcuni movimenti, o si sbaglia la direzione, o si affretta un lancio lungo. Diventa difficile gestire la partita. Bisogna gestirla, ho passato metà campionato a parlare di scelte fatte per gestire la partita, se diamo il pallino agli altri andiamo in difficoltà, non abbiamo il carattere dei lottatori. Dobbiamo tentare di far gol, non sappiamo gestire la partita, quando si dice si abbassa la velocità di gioco".