Spalletti: "Ci sono giocatori stanchi. Totti? Non dico niente altrimenti viene usato contro di me. Non capisco l'atteggiamento dei tifosi"

13.03.2017 06:46 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Spalletti: "Ci sono giocatori stanchi. Totti? Non dico niente altrimenti viene usato contro di me. Non capisco l'atteggiamento dei tifosi"

Spalletti a Premium Sport

"Non è stata una partita facile, ma abbiamo giocatori che ci possono accompagnare nella maniera giusta verso fine campionato. Dzeko? Ha fatto bene quando è entrato, ha ancora un po' di tossine dell'ultima partita, è fisiologico che oggi non abbiano recuperato. Totti? È un tasto sempre difficile, non dico niente altrimenti viene usato contro di me (ride). Se lei ha visto che non è voluto entrare... Problema alla schiena? Mentre si scaldava ha avvertito un problema, ha detto di sentire qualcosa e ha preferito non entrare. Le intenzioni erano quelle di trovare fra le linee El Shaarawy e Salah, che giocassero contro i loro centrali difensivi ma si poteva fare anche meglio. Paredes? È un giocatore che ha delle caratteristiche ben precise e c'è ancora da vedere come può esprimersi al meglio, riesce a innescare benissimo qualsiasi azione se ha spazio, ha dei piedi che ce ne sono pochi in giro, nel coprire certe distanze deve migliorare. Grenier? Giocare fra le linee è un po' il suo ruolo, sa i tempi del pressing quando si perde palla. 6 punti in più dell'anno scorso? Noi si spera sempre che la Juventus cali, ma si allontana sempre... Noi siamo contenti di quello che stiamo facendo, loro sono fortissimi, sembrano in difficoltà ma poi tirano fuori l'orgoglio e la forza del club vincente, noi dobbiamo pensare a fare passo dopo passo senza guardare l'obiettivo finale, il passo di oggi ci consente di fare bene quello successivo. Contratto? Se perdo altre due partite mi mandano via (ride). Si è perso 4 partite su 5 e si parla del contratto, ma che modo è? Le cose cambiano velocemente nel calcio, se perdo altre due partite è giusto che venga mandato via, ho fatto un favore a non firmare e loro hanno gradito secondo me, cioè la società. Pallotta l'anno scorso ha mandato via l'allenatore con 3 anni di contratto ed è felice? Bisogna pagare poi eh? Le dichiarazioni del presidente sono giuste, se la deve prendere con me perché io sono il responsabile ed è giusto che dica le cose a me, se tocca me va tutto bene, se tocca i giocatori gli rispondi. È un dispiacere vedere il Palermo così in fondo, siamo stati accolti benissimo, stadio molto bello, pubblico eccezionale che ci ha applaudito. Io presidente? Lo so anche fare!".

Spalletti a Sky Sport

“Totti? Spero niente di grave. Nel fare riscaldamento ha accusato il problema alla schiena, quindi poi ho scelto altri. Secondo me abbiamo fatto bene. Non era facile, l'Empoli aveva perso quindi avevano uno stimolo in più. Hanno tentato l'assalto respinto in maniera corretta. La partita è stata meritata da noi anche se abbiamo fatto fatica ogni tanto. I momenti di calo? Mi preoccupano in generale, non solo in chiave Lione. Alcune volte non capisco questo calo di concentrazione e personalità dei miei calciatori, come capitato per 20 minuti nella ripresa. Ci brucia il pallone e non dovrebbe succedere. Quelli che ho fatto giocare sono andati bene: Mario Rui ha giocato molto bene, Paredes anche, Grenier l'ho tolto solo perché avevo paura che crollasse da un punto di vista di fiato alzando un po' la squadra con Dzeko. Abbiamo bisogno di questi ragazzi, per arrivare in fondo abbiamo bisogno di loro, lo sappiano perché potrebbero servire da un momento all'altro. Visioni strategiche diverse fra me e Pallotta? Secondo me diverse cose vanno chiarite alle persone. Io con il presidente sono entrato in un momento di difficoltà senza chiedere niente, accettando situazioni già imbastite in precedenza. Si sono fatte cose in funzione di giocatori che ci hanno portato via: penso a Digne, Pjanic, soprattutto Gervinho che era stato l'uomo più importante della Roma negli ultimi due anni. Abbiamo rimesso delle pedine, senza badare a tante strategie. Mi vennero fatti due anni di contratto anche per dare un senso di continuità ai calciatori. Poi è andata molto bene. Quest'anno siamo andati bene, ora c'è un po' di stanchezza e mancanza di continuità. A noi poi c'è capitato di tutto in questo periodo: due soli giorni di recupero per 14 gare. Cosa ci vuole per giovedì? La cosa importante sarà forzare la gara fin da subito senza prendere ripartenze. Soffocare i loro contropiedi. Loro sono bravi a portare giocatori fra le linee, sono bravi a essere attaccanti, a essere trequartisti, a buttarsi oltre la difesa. Se non li copri calciano da fuori, però la testa diventa fondamentale, soprattutto trovare 60mila tifosi. Noi quest'anno non abbiamo mai giocato con il nostro pubblico al completo, non ho mai capito perché abbiano tenuto il punto, anche se per una motivazione giusta, contro quelli che li hanno divisi piuttosto che pensare alle difficoltà della Roma. Non capisco perché non si sia trovato un accordo. Con l'urlo della Sud ci sarebbe il primo passo per fare le rimonte. Mi manca un centravanti di riserva? Noi avevamo delle difficoltà a far mercato, per cui cerchi qualcosa. Magari un giocatore in più leva fiducia a un altro. Per esempio Dzeko è uno che ha bisogno di fiducia. Creandogli questo spirito intorno lui poi è riuscito a sbloccarsi. Il suo apporto è fondamentale perché sa che contiamo su di lui. El Shaarawy ha fatto bene, Salah era un po' stanco. Ci sono giocatori spremuti. A noi troppe partite, io ho cambiato poco e male, però per esempio l'infortunio di Florenzi è stato pesante per noi”.

Spalletti a Roma TV

“Vittoria importante, ci voleva. Bisogna dire bravo ai ragazzi, farsi trovare pronti dopo tanto tempo non era facile. Senza di loro non possiamo arrivare in fondo, loro lo devono sapere. È quello che devono fare, ci servono. Grenier? Ve ne accorgete fin da subito, è un ragazzo per bene, un professionista, sano nella testa e nei muscoli. È una persona su cui può contare. La ruota nel fango? Giovedì è fondamentale, gli si dà lo strattone che deciderà se siamo sull’asfalto o no. Fattore Olimpico? Sarebbe la prima forza da mettere in campo. Ho provato a pensarci, ma non capisco l’atteggiamento dei tifosi. Perché si vede che vogliono bene alla Roma, vengono fuori casa e si vede che ci tengono. Dispiace più che a te e fare questa presa di posizione facendosi del male non la capisco. Se riuscissimo a rifare i 50-60 mila all’Olimpico, partiremmo da -1, un gol ce lo fanno loro. La squadra ne ha bisogno e se lo merita per quello che ha fatto in queste due stagioni. Non vedo quale sia il comportamento o la penalità. C’è un filo conduttore che li lega a noi? Perché dobbiamo farci male tra di noi se abbiamo una presa di posizione contro qualcuno a cui non interessa il nostro bene e guarda a una correttezza di una regola. Quando ci ho parlato, loro hanno detto perché hanno dovuto adottare questo provvedimento. Ora qualsiasi siano le regole che vogliono attuare contro di noi, noi remiamo tutti per portare a casa un risultato che la squadra meriterebbe e che gli stessi tifosi meriterebbero come società. Lui è un rompiscatole di quelli disumani (Diamanti interviene). Che parole ho usato per motivare i ragazzi? Non devo motivare niente, cerco di risollevarli dal dolore che provano. Si dice che non dobbiamo pensare all’obiettivo ma fare un passo per volta, l’importante è vincerne una che dà ossigeno. Se perdi una partita provi davvero la stanchezza, lì appiattisce la testa. Se fai una vittoria conta più di due giorni di recupero. Se venisse il pubblico avremmo da superare solo un gol e secondo me i ragazzi un gol lo fanno”.

Spalletti in conferenza stampa

“Roma al 50% sufficiente per vincere? Una via di mezzo, era al 70% e di conseguenza la prova non è  totale ma è una prova importante. C’erano sei calciatori diversi e in alcuni momenti la palla ha viaggiato bene, al ritmo giusto. L’inizio del secondo tempo e dopo i cambi abbiamo sofferto il palleggio, il Palermo ha fatto una buona partita e sotto l’aspetto degli stimoli qualche cosa avevano assorbito. Centrocampo di palleggiatori? Un gioco che conosciamo. Grenier ci ha dato una mano a praticarlo, è uno che restituisce sempre il pallone lavorato. Ha fatto una buonissima partita, a quel punto dovevo cambiare qualcosa, ho deciso di spostare il baricentro avanti e non ho migliorato il gioco, ma sulla sostanza. Sotto l’aspetto del palleggio Grenier ha lavorato in modo corretto, con lui la squadra può farlo. Lui è un centrocampista avanzato che anche quando si abbassa ha qualità e rapidità di scelta e sintesi. Complimenti all’ambiente Palermo, siamo stati accolti bene e applauditi, continuate così, bravi”.

Spalletti alla Rai

 "Era chiaro che dovevamo cambiare oggi. Quei calciatori che abbiamo cambiato si sono fatti trovare pronti e ci hanno dato una mano importante. Anche stasera però ci sono state tante cose che non hanno funzionato. Le parole di Pallotta hanno influito sui cambi? Ho paura di no. Non mi lascio molto impressionare dalle parole di un presidente. Stasera ho cambiato perché dopo tre partite così ravvicinate ce n'era bisogno. Pallotta comunque ha fatto bene a dire quello che pensa, è giusto che se la prenda con me perché io sono il responsabile del rendimento della squadra. La Roma deve lavorare più sulla testa o sulle gambe? Secondo me psicologicamente. È la testa che manda gli input più importanti. Se mi sento lasciato solo dalla società? No, affatto. La società è sempre presente e mi confronto coi dirigenti quotidianamente".