Paulo Sousa: "Spalletti ha migliorato la Roma sotto ogni aspetto. Gara di domani decisiva solo per la Roma"

04.03.2016 08:52 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
Paulo Sousa: "Spalletti ha migliorato la Roma sotto ogni aspetto. Gara di domani decisiva solo per la Roma"
Vocegiallorossa.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Ecco le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico della Fiorentina, Paulo Sousa.

Spalletti ha detto che la Fiorentina è un'opera d'arte. Cos'è la Roma per te? Tatticamente quali sono le armi pericolose dei giallorossi?
"Credo che Luciano abbia migliorato molto la Roma, che era già forte individualmente. Ha migliorato tre componenti: quella fisica, che non è la più importante, quella mentale e tattica, che per me sono le più importanti. Luciano ha migliorato la fase di possesso, fa gioco combinativo con giocatori di qualità, sia nella prima costruzione, sia più vicino alla porta avversaria. Poi ha migliorato tantissimo la fase di non possesso, in cui la Roma era già forte. È molto più pericolosa di prima, e già lo era, per le caratteristiche dei giocatori. Ora hanno la convinzione di essere forti, di far parte di un modulo strategico. Sanno bene dove sono spazi e momenti del gioco, dove poter colpire con le qualità del loro organico. Credo che qualsiasi persona che non capisca di opera d'arte possa essere colpita, sono contento di vedere non solo chi ama la Fiorentina, ma anche chi è nel calcio sentirsi colpiti e soddisfatti per il calcio che presentiamo. È una vittoria, è una città che ha tante cose, intelligenza, arte, senso d'onore, ambizione di conquista. Credo che rappresentiamo molto di queste cose".

Roma-Fiorentina decisiva per il terzo posto?
"Per la Roma sì, credo. Come ho detto, nei primi sei gli intrusi siamo noi. Loro hanno il dovere, noi stiamo costruendo un'opportunità. Tante volte le opportunità non arrivano con facilità, noi diamo tutto quello che abbiamo e a volte quello che non abbiamo per coglierla".

Che consiglio dà a Francesco Totti?
"Per me è stata dura smettere. Come sapete, nella mia carriera ho avuto tantissimi infortuni, fino a che nell'ultimo minuto prima del mondiale ebbi un infortunio che mi impedì di giocare. Ritengo che durante la mia conferenza o prima della mia conferenza della preparazione per dire al mondo del calcio che avevo finito, ho fatto molta fatica. Mi è venuto un vuoto tremendo. In questo capisco che il migliore interprete nel calcio è il calciatore. Per questo dobbiamo provare a giocare più anni possibile. Nel momento in cui smetti c'è un vuoto tremendo".

Ha visto Inter-Juventus? L'episodio Perisic-Cuadrado è simile a quello che ha portato alla squalifica di Zarate...
"Non ho bisogno di tornare sull'argomento, credo che le immagini siano chiare, non c'è bisogno di dire altro. La società si è espressa sulla gravità della situazione, si è evidenziato quello che è successo ieri".

Domani servirà più testa che cuore?
"Credo che servirà sempre più testa che cuore. Il cuore contro il Napoli ci ha portato a perdere un po' sul piano del gioco, i giocatori vogliono competere ad altro livello, se il cuore è davanti alla testa le decisioni possono essere negative. Il cuore è importante, ma la testa è la parte razionale che ti dà la possibilità di raggiungere il massimo del tuo calcio".

Come si fa a replicare una partita come quella contro il Napoli in così pochi giorni?
"Non è una questione di condizione, ma di caratteristiche collettive e individuale degli avversari che fa pensare che l'intensità possa essere più bassa. Il mio primo pensiero è l'intensità mentale, ci fa prendere le decisioni sugli spostamenti e le prese di posizione. Per questo, dopo una partita, la componente mentale è quella che cerco di recuperare prima. Credo che i ragazzi stiano lavorando bene, anche sulla componente fisica stanno dimostrando di recuperare bene. Dipende dalla partita, domani sarà una partita diversa negli interpreti, ma simile sul piano del non possesso rispetto a quella del Napoli. Questo comporterà decisioni diverse. Di conseguenza, cercheremo di prendere i giocatori più freschi, che possano comportare subito un approccio alla partita come siamo abituati a fare, per vincere all'inizio e alla fine".

La Roma parte avvantaggiata con i due giorni di riposo in più o la Fiorentina c'è comunque?
"I nostri allenamenti sono stati solo sul recupero mentale e fisico. Abbiamo avuto un po' di intensità solo oggi, di conseguenza, la Roma parte avvantaggiata sulla preparazione della partita, non sul piano della stanchezza. Arriveremo con la giusta energia per essere competitivi per prendere i 3 punti".

Un commento sul momento di Bernardeschi.
"Credo che siano anche gli avversari le conseguenze del momento che può influire. Federico ha avuto una contusione che non gli permette di essere sempre brillante, ma ha dato sempre tutto. Mati ha giocato in una posizione dove può giocare anche Federico, ma possono giocare insieme. Possono esserci entrambi domani, l'importante è che siamo il più vicino possibile ai principi di gioco, l'approccio strategico deve essere chiaro e dobbiamo dominare la partita in possesso e in non possesso".

Cosa chiede a Tello, se giocherà?
"Dopo il Napoli abbiamo lavorato in recupero, partendo da una buona base. Cristian è un giocatore di fascia, di profondità, i suoi primi metri sono molto importanti. Può attaccare la profondità anche senza palla, obbliga al raddoppio, ci permette, quando ci chiudono dentro, di fare la differenza sugli esterni nei cambi di velocità e nella capacità nell'ultimo terzo".

Come sta Tatarusanu?
"Siamo partiti che già aveva problemi alla spalla. Fino a oggi stiamo lavorando bene con lui, con tutti, lui riesce a gestirsi molto bene, lavorando tutti i giorni ed è disponibile per aiutare la squadra".

Baratterebbe una prestazione peggiore di quella di lunedì con i tre punti?
"Ci sono diversi modi di vincere. Per avvicinarci a vincere dobbiamo essere propositivi, ma dipende anche da momenti e avversari. Se domani non raggiungeremo la qualità, ben vengano i tre punti".

Sta guardando il calendario delle altre pretendenti alla Champions League?
"Non voglio più parlare di questo, sono concentrato su di noi, analizzando gli altri per essere preparati, per aiutare i giocatori a offrire una performance che permetta di vincere".

Come sta la squadra e in particolare Ilicic?
"Lui ha avuto un momento in cui ha avuto un po' di fastidio muscolare, niente che non gli possa permettere di aiutarci. Credo che sia un giocatore pronto per dare quello che ci ha abituato a dare".

Alla luce della grande stagione, per arrivare all'obiettivo serviranno più Sousa, la squadra o una lettura politica da parte della società?
"Credo che da parte nostra dobbiamo continuare a lavorare bene, consapevoli di quello che siamo e che sappiamo fare per vincere le partite. Dobbiamo spingere il modo in cui proponiamo il calcio e il modo in cui abbiamo una voce, chiara, sincera e onesta. La società ha il suo compito e lo sta facendo, aspettando che il miglioramento sotto che tutti i punti di vista si può avere. Dobbiamo migliorare il livello del calcio italiano"