La settimana del Parma

15.02.2015 12:00 di Alfonso Cerani   vedi letture
La settimana del Parma
© foto di Luca Bargellini

La marcia d'avvicinamento dei ducali alla sfida contro la Roma è stata a dir poco turbolenta, così come lo è stata tutta la stagione del Parma finora. I tifosi non trovano pace e, come non bastassero i guai societari, anche sul campo i giocatori sembrano già rassegnati a una retrocessione sicura. Nella giornata di lunedì al Tardini c'è stato il posticipo della 22^ giornata contro il Chievo e i padroni di casa hanno rimediato la quinta sconfitta consecutiva per effetto del gol di Zukanovic. La gara si era messa in discesa per i clivensi dopo l'espulsione di Galloppa al 30', giocatore che ha militato nelle giovanili della Roma e che dunque salterà la sfida da ex. Ma la cosa che più interessa a tutto l'ambiente parmense è quando, e come, verranno retribuiti gli stipendi, cosa che non avviene da sei mesi. La nuova società, terza in 60 giorni, fa capo a Giampietro Manenti, amministartore delegato della Mapi Group, società di consulenze che ha sede legale in Slovenia e ruota attorno alla galassia Gazprom. La cosa curiosa è che la società non sembra avere dipendenti e ha un giro d'affari di zero euro. Appare dunque difficile risanare un debito che a oggi ammonta a 96 milioni di euro. In settimana la nuova proprietà si è presentata in conferenza stampa. Queste le parole di Manenti: “Il piano industriale è quinquennale e lo porteremo avanti tramite vari step. Uno è quello della ristrutturazione aziendale. Coinvolgeremo anche investitori stranieri. Entro il 20-22 cercheremo di saldare tutto". Il neo presidente ha anche parlato della situazione sul campo: “La squadra non si dà per vinta, col Milan se c'era una squadra che meritava era il Parma. Non credo sia impossibile vincere 10 partite su 17”. Manenti ha seguito la squadra a Roma, arrivata ieri sera, ma la giornata importante sarà lunedì quando il nuovo proprietario dovrà garantire il pagamento degli stipendi arretrati, pena la messa in mora da parte della squadra. Inevitabile sembra per ora la penalizzazione di due punti in classifica, che si aggiungono al primo per non aver pagato l'Irpef. Insomma, la situazione del Parma è catastrofica e a certificarla è Lotito, in questi giorni al centro del ciclone per delle intercettazioni nelle quali si lascia andare a dichiarazioni poco edificanti nei confronti delle cosiddette provinciali: "Il Parma oggi salta se non mette i soldi per gli adempimenti, a voi non frega nulla, ma a me si. Non cerco il consenso per mantenere una poltrona, io lavoro nell'interesse del sistema”.

Dopo il terremoto e la finestra di mercato che ha decimato la squadra, i giocatori che sono rimasti stanno comunque mostrando grande professionalità e continuano ad allenarsi per tentare il miracolo sportivo. Negli ultimi giorni ha svolto un programma differenziato Gobbi, che non è stato convocato per la partita, mentre due dovrebbero essere le novità rispetto alla sconfitta col Chievo: Mauri e Belfodil. Infine, le parole dell'allenatore Donadoni, che non ci pensa ad abbandonare la nave in acque agitate: "La Roma ha un potenziale stratosferico, dobbiamo essere più compatti e più squadra. Non me ne frega niente se sarà salvezza o no, voglio scendere in campo per onorare al meglio la mia professione. Questo è lo spirito, il resto sono chiacchiere”.