Il dinamismo prevale sulla tecnica

20.08.2014 06:30 di Luca d'Alessandro Twitter:    vedi letture
Il dinamismo prevale sulla tecnica
© foto di Federico Gaetano

Potrebbe essere questo un titolo su ciò che si è visto in Roma-Fernerbahçe. Ovvio, il giudizio deve per forza tener conto dei carichi di lavoro atletico che a Trigoria continuano a svolgere per mettere quanta più benzina nelle gambe possibile, in vista di una stagione che si spera sia più lunga e impegnativa delle più rosee aspettative. A dieci giorni dalla gara d’esordio di un campionato in cui la Roma parte per recitare un ruolo da protagonista assoluta e vincerlo, il test match scelto ad hoc contro una squadra simile per il calcio espresso alla Fiorentina di Montella, ha dimostrato che in questo momento il fattore dinamismo è preferibile al fattore tecnica. Nel primo tempo Garcia ha schierato una formazione poco distante da quella che potrebbe essere la formazione anti viola preferendo giocatori molto tecnici, specie in attacco: Pjanic, Totti, Ljajic e Gervinho. Classe da vendere, danno del tu al pallone, ma hanno bisogno, se non in condizione fisica ottimale, di avere gente di corsa da poter servire. Non a caso il calcio di rigore, segnato dal capitano giallorosso, arriva da un coast to coast sulla fascia di Gervinho, bravo a tenere in gioco un lancio impreciso dello stesso Totti e a puntare, solo contro la difesa turca, l’area di rigore. Si è provato a fare un gioco diverso vero, più fraseggi in mezzo al campo fino a cercare Totti e per pochi minuti Ljajic che venivano a prendersi il pallone quasi a centrocampo per lanciare sulle fasce entrambi i terzini che salivano all’occorrenza. La squadra non ha retto e col passare dei minuti è sembrata sbilanciata e poco creativa.

Sul risultato di 1-3 Garcia invece si è affidato a un reparto offensivo tutto dinamismo e potenza fisica: Gervinho, Iturbe, Destro, Uçan. Tutt’altra musica al momento. Iturbe show a creare il break giusto tra il centrocampo e l’attacco. Destro a fare a sportellate e dare profondità e peso a centro area, Gervinho a fare ciò che sa fare meglio e Uçan a velocizzare il gioco. A questi c’è da aggiungere un Nainggolan imprescindibile in mezzo al campo e la gamba di Florenzi sulla fascia destra, rispetto a un terzino di ruolo come Torosidis apparso affaticato. La squadra è stata costruita per vincere lo Scudetto avendo a disposizione una rosa ampia, varia, che permette a Garcia di potersi sbizzarrire nel creare soluzioni tattiche. Il campionato è alle porte e per mandare da subito il segnale che si è “hungry for glory” bisogna valutare bene qual è la soluzione migliore da schierare in campo per battere la Fiorentina.