Castan: "Voglio tornare a fine marzo, possiamo vincere lo scudetto". VIDEO!

30.01.2015 21:27 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: globoesporte.globo.com, traduzione a cura di Gabriele Chiocchio
Castan: "Voglio tornare a fine marzo, possiamo vincere lo scudetto". VIDEO!
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

Leandro Castan ha rilasciato una lunga intervista a Globoesporte:

Hai pensato di dover chiudere prematuramente la tua carriera?
“Non l’ho mai pensato, i dottori mi hanno tranquillizzato subito dopo l’operazione. Ho fatto questa operazione proprio per poter giocare ancora. Naturalmente non è facile, l’operazione è sempre spaventosa e oltretutto era alla testa, ma ero tranquillo. Ho avuto fiducia in Dio e nei dottori”.

Come sono stati questi mesi?
“Quando ho scoperto questo problema al cervello, mi allenavo ma da solo. Non potevo lavorare troppo sodo. In questa settimana ho ricominciato ad avere una vita da atleta, ho cominciato a lavorare sulla forza, a fare palestra, a correre un po’. Sono rinato per il calcio, grazie a Dio. È stato un lungo percorso, sono stato quattro mesi fermo a vedere le procedure da seguire. Ho fatto l’operazione, ma ora sto bene e molto felice”.

Hai mai avuto altri sintomi alla testa prima?
“No, è una cosa venuta dal nulla. È una malformazione alle vene del cervello, che ho da quando avevo tre mesi e quando ero nella pancia di mia madre. Ma i dottori mi hanno speigato molto bene che i sintomi possono verificarsi tra i 20 e i 40 anni. Possono anche non apparire e normalmente vivi tutta la tua vita, perché il corpo si adatta alla malformazione. Ma nel mio caso sono apparsi e fortunatamente sono andati ora, perché sono giovane, ho potuto fare l’operazione e 50 giorni dopo ho ricominciato ad allenarmi”.

Sei completamente ristabilito, non rischi ricadute nei prossimi anni?
“Il peggio è passato, ora è una nuova vita, i problemi sono stati risolti. Gli ultimi esami dimostrano che non avrò più problemi”.

Quando pensi di poter tornare in campo?
“Tra due mesi a partire da ora farò un nuovo controllo e vedremo come sto recuperando, ma ho già cominciato a fare palestra e mi sento bene. Mi aspetto di migliorare per essere prtonto al 100% per il nuovo controllo e giocare presto. Se mi danno l’ok, voglio stare bene”.

Il campionato termina a maggio, pensi di poter essere importante per la squadra in questa stagione?
“Non voglio parlare di date per non creare aspettative, ma ho un obiettivo e l’obiettivo penso possa ancora essere giocare partite di campionato. Non penso di giocarne solo 2-3, ma neanche 7-8”.

In questo caso, pensi di essere pronto per la fine di marzo?
“Sì, per la fine di marzo”.

La Roma è lontana 7 punti alla Juventus, con lo scontro diretto da giocare. Pensi che possa vincere il campionato?
“Sì, è chiaro che la Juventus è una squadra molto forte, sette punti sono tanti ma ci sono ancora 18 partite e ci credo ancora. La nostra squadra è forte, sta solo passando un momento di difficoltà, ma penso che in un campionato come questo tutte le squadre attraversano periodi di instabilità. Ora è successo alla Roma, ma presto lo supereremo. Spero anche che capiti alla Juventus, per poterli riprendere”.

L’umore è buono nello spogliatoio?
“L’ambiente è buono, avevo paura quando venni dal Brasile e non sapevo se l’avrei detto, ma l’ambiente dello spogliatoio forse è meglio che in Brasile. Qua a Roma è buono, sto vicino a Maicon che è brasiliano, ma ci sono tanti altri con cui stare. Parlo con tutti, tutti mi hanno dato molto del loro tempo, sono importante per loro e loro per me”.

Quali sono le differenze tra lo spogliatoio della Roma e quello del Corinthians?
“Non lo so, ma la bella atmosfera di Roma è merito del nostro allenatore. Chi gioca e chi non gioca è sempre felice e questo è importante per li gruppo”.

Col ritorno di Tite, il Corinthians è favorito per il Brasileirao?
“Tutte le squadre di San Paolo si sono rinforzate, Palmeiras e San Paolo molto, il Santos non molto, ma ha ottimi giovani. Tifo per il Corinthians e per  Tite, che è una persona molto importante nella mia vita, nella mia carriera e ovunque vada lo seguirò, sempre”.

Gli hai parlato?
“Non con lui, ho parlato con altre persone al Corinthians. Penso che molti fossero imbarazzati a parlare con me, è passata la notizia che stavo morendo”.

Se non fossi stato un atleta avresti avuto bisogno dell’operazione?
“Avevo la scelta, mi hanno detto che col cattivo allenamento che avevo non avrei potuto giocare a calcio. Nella vita normale, anche se non sei un atleta, avrei potuto avere quei sintomi ma non rischiavo di morire. Ma stavo diventando pazzo e ho deciso con la mia famiglia di chiudere la questione. I dottori mi hanno detto che non era un’operazione rischiosa, che non ero in pericolo di vita e ho deciso di farla, ho 28 anni e non volevo vivere il resto della mia vita con una sola cosa in mente”.

Hai avuto la pressione della dirigenza della Roma o dello staff?
“No, ho preso la mia decisione da solo. I miei genitori e mia moglie mi hanno detto che avrei deciso io. Inizialmente, pensavo di farla a gennaio, dopo Natale e Capodanno. Ma da un giorno all’altro, ho detto a mia moglie che l’avrei fatta la settimana dopo. La dirigenza non mi ha messo pressione, mi hanno detto di prendere la decisione con calma e mi ha motivato a fare l’operazione. Ora voglio restituire l’affetto che ho ricevuto dai tifosi e dalla dirigenza”.

Hai tre anni di contratto con la Roma, pensi voler tornare in Brasile?
“Al termine del contratto avrò 32 anni, ma è difficile fare piani adesso. Voglio stare qui per tanto tempo e forse finire la mia carriera. È sempre difficile tornare, ora la mia vita è qui, non so cosa mi attende in futuro”.

Pensi che avresti meritato più opportunità in Nazionale?
“I tifosi della Selecao sono ottimi, sono sicuro che se avessi continuato a giocare sarei stato chiamato per le prime partite della nazionale dopo il Mondiale, ma purtroppo ero fuori e ho perso la mia occasione. Sono sicuro che ne avrò un’ altra”.

Pensi di poter vincere un trofeo con la Roma?
“La Roma è in corsa con la Juventus per lo scudetto, ora bisogna stare calmi. Credo nella squadra, nei miei compagni, lotteremo e spero di aiutare la squadra a vincere lo scudetto”.

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