Atalanta, Reja: "Squalifica Curva Sud? Meno romanisti sono, meglio sarà per noi. I laziali mi hanno chiesto una grande prestazione"

18.04.2015 15:00 di Marco Rossi Mercanti Twitter:    vedi letture
Fonte: ecodibergamo.it, atalanta.it
Atalanta, Reja: "Squalifica Curva Sud? Meno romanisti sono, meglio sarà per noi. I laziali mi hanno chiesto una grande prestazione"
Vocegiallorossa.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Edy Reja, tecnico dell'Atalanta, ha parlato alla vigilia del match di domani contro la Roma. Ecco le sue dichiarazioni riportate da ecodibergamo.it:

"Ho ancora dei dubbi in ambito tattico, sto facendo le ultime valutazioni per adeguare il nostro gioco alle caratteristiche della Roma. Dovremo approfittare degli spazi che la Roma ci concederà e non pensare solo a difenderci: dobbiamo lavorare sul nostro gioco e stare attenti. Chiusura Curva Sud? Meglio così, meno sono i romanisti, meglio sarà per noi: è un tifo molto caldo e che si sente parecchio sul campo. Conosco l’ambiente e condanno quanto è successo: non si va mai in campo per perdere e quanto accaduto non è corretto".

Di seguito, altre dichiarazioni in conferenza stampa del tecnico atalantino, come riportato dal sito ufficiale bergamasco atalanta.it:

"È logico che sarà un'emozione e uno stimolo in più, perché quattro anni a Roma non si dimenticano e dalla Capitale mi sono arrivati tanti messaggi dagli amici laziali chiedendomi di fare una grande prestazione. Ma noi la grande prestazione la dobbiamo fare soprattutto per l'Atalanta. A me interessa farla perché ci servono punti. E per fare risultato all'Olimpico non devi sbagliare niente. Sicuramente non possiamo andare all'Olimpico cercando solo di non prenderle, ma dobbiamo giocare con la mentalità di chi vuole fare la partita, dobbiamo cercare di approfittarne quando loro ci concederanno spazio. Non possiamo rinunciare alle nostre caratteristiche. La vittoria sul Sassuolo penso ci sia servita anche a livello mentale e mi auguro che ci porti ad avere ancora più convinzione e temperamento. Non parlo di tranquillità perché mancano ancora tante giornate e il calendario non è facile”.