ALLIANZ ARENA - Garcia: "Non cambieremo la nostra identità, ma non vuol dire che non ci adatteremo". FOTO! VIDEO!

05.11.2014 08:00 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
Fonte: dall'inviato a Monaco di Baviera Alessandro Carducci
ALLIANZ ARENA - Garcia: "Non cambieremo la nostra identità, ma non vuol dire che non ci adatteremo". FOTO! VIDEO!
© foto di Alessandro Carducci

Le dichiarazioni conferenza stampa dall'Allianz Arena del tecnico Rudi Garcia.

Fare risultato domani può essere la medicina per la Roma?
"Domani abbiamo poche chance di fare risultato, diciamo 1 su 10. Ma se è 1 su 10 vuol dire che abbiamo possibilità, conterà il contenuto. All'andata ho detto che è stato un incidente, abbiamo reagito bene. Abbiamo pareggiato sul campo della terza, vinto in casa e perso a Napoli. Il contenuto del primo tempo di Napoli era troppo basso, solo questo. Non c'è niente da dire sul piano che saremo preoccupati, guardo quello che abbiamo fatto, siamo secondi in campionato e in Champions League, non è tanto male".

È rimasto qualcosa nella testa dei giocatori dopo il 7-1?
"Dico di no, avete avuto Keita e Pjanic, era più facile chiedere a loro. A parte il primo tempo a Napoli ho visto una Roma che dà tutto in campo, con i mezzi del momento. Non pesano le assenze, ma quelli che non posso sostituire. Abbiamo ancora due partite da fare così e speriamo che dopo la sosta torni qualche giocatore per fare in modo che il turnover possa essere più importante".

Si parla di un cambio di modulo. Cambierà atteggiamento rispetto all'andata?
"Sicuramente dobbiamo fare in modo diverso. Chi ha preso un punto qui quest'anno? Nessuno. Normalmente sappiamo come finirà la partita, speriamo di fare in modo di smentire i pronostici. La prima cosa sarà il contenuto, dobbiamo fare una gara coraggiosa, dobbiamo essere più aggressivi e compatti".

Il problema rischia di essere fisico?
"Già l'ho detto, abbiamo due partite. Quando abbiamo visto tutti il girone, voi l'avete chiamato di ferro. Sapevamo che era difficile, perdere contro il Bayern Monaco, anche in casa, può succedere. Il problema è come abbiamo perso. Per mostrare che era un incidente dobbiamo mostrare un altro volto e un contenuto più adeguato al livello della Roma".

L'obiettivo è non incassare un'altra batosta? Serve la psicologia per i suoi giocatori?
"Penso che nella rosa del Bayern ci sono sei giocatori nella lista dei 23 per il Pallone d'Oro, e manca Ribery. Hanno giocatori fortissimi, sappiamo che è una squadra fortissima. Per questo dico che sarà molto difficile domani. Il calcio è così, se siamo umili, se facciamo una gara coraggiosa e proviamo a mettere il naso fuori dalla finestra vedremo, ma non abbiamo cambiato atteggiamento sul fatto di goderci la Champions. Quando arrivai, se avessero detto che avremmo giocato qui non sarebbe stato male. Sul piano mentale so che ho professionisti che sanno che il Bayern ci mostra la strada da fare, ma non vuol dire che entreremo in campo come una vittima. Faremo il nostro, facciamo in modo di non mollare e poi vediamo se saremo riusciti a dare un'immagine migliore dell'andata. Questo potrebbe cancellare la partita di andata. Quello che succederà domani non cambia il fatto che ci possiamo qualificare. Non è il nostro campionato contro il Bayern Monaco, il nostro mini-campionato sarà la gara a Mosca e in casa col City".

Robben?
"Uno dei miglior del mondo. basta vederlo giocare per saperlo. Fa sempre delle cose da campione, non c'è altro da dire. Meglio averlo che averlo contro".

Benatia ha detto che ha vinto molto perché ha preparato la partita dell'andata come nessuno si immaginava.
"Guardiola è uno dei migliori al mondo. Ho già detto che lui ha scelto una sfida difficile venendo qui, perché avevano vinto tutto. Io sono uno che diceva che se il Barcellona giocava benissimo era per la bravura dei suoi campioni e del suo allenatore".

Guardiola ha detto che tutto quello che ha fatto di buono la Roma nasce dal coraggio, ora le viene chiesto di fare un passo indietro. Ha ragione Guardiola o tutti gli altri?
"Penso che quando abbiamo una linea che pensiamo che sia buona, la dobbiamo seguire. Non cambieremo il nostro gioco e la nostra identità. Questo non vuol dire essere stupidi quando si gioca con una squadra più forte e non adattarsi. Sul fatto di aver ottenuto risultati in un certo modo no, se vogliamo continuare a ottenerne passa per questa linea".

© foto di Alessandro Carducci
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