L'importanza di saper leggere il fattore ambientale da parte di De Rossi in vista di Brighton-Roma
La Roma è chiamata a staccare il pass per i quarti di finale di Europa League e va a Brighton forte del 4-0 dell'andata. Il più è stato fatto all'Olimpico e De Rossi si troverà nella situazione di dover gestire l'ampio vantaggio. Ovviamente la squadra di De Zerbi non potrà aspettare e dovrà per forza tentare l'assalto all'area di rigore giallorossa, perché il fattore tempo è tutto dalla parte romanista. Questo è uno scenario al quale non siamo stati abituati nella scorsa Europa League. Quando c'è stato da gestire un vantaggio lo si è fatto, ma il vantaggio da gestire. quasi sempre. è stato minimo. Sono un paio di cose, viste in queste partite con il nuovo mister, che lasciano ben sperare.
La prima è quella legata al possesso palla. La Roma è una squadra che non mette più il pullman davanti alla propri porta e fa una gara difensiva soltanto. Avere il pallone in proprio possesso e gestirlo, senza doversi sbilanciare troppo alla ricerca del gol (ne ha 4 da gestire), permetterà alla Roma di far scorrere i minuti che la separano dai quarti di finale. La seconda, forse ancor più importante, è il fatto che De Rossi si è dimostrato capace di leggere le situazioni, di campo, ma soprattutto quelle ambientali e le gare contro il Brighton e la Fiorentina ne sono un esempio. All'Olimpico, con la sua squadra che stava maramaldeggiando con i gabbiani inglesi, ha fiutato la possibilità di chiudere il discorso qualificazione e ha spronato i giocatori in campo e in panchina a sfruttare il più possibile la situazione. A Firenze, la situazione era opposta: Roma in bambola, sotto e col rischio di rimanere in 10 contro 11, con uno stadio a fare pressione sull'arbitro. Una situazione vista e rivista con la precedente gestione che in un certo senso spronava la squadra nella prima stagione e faceva sparire dal campo la squadra (basta vedere il rendimento in trasferta) in questa. La sostituzione di Mancini ha gettato acqua sul fuoco e non benzina (come Mou o il suo staff hanno fatto più volte, collezionando squalifiche su squalifiche), magari fatto arrabbiare il calciatore, ma permesso alla Roma di continuare a giocare un match difficile, senza che il fattore ambientale incidesse più di tanto. Per superare il turno occorrerà anche tenere il match a un livello emotivo basso.