Dieci mesi dall'ultima sfida contro il Feyenoord, si parte dai protagonisti di quella serata

15.02.2024 07:45 di  Redazione Vocegiallorossa  Twitter:    vedi letture
Fonte: Il podcast di Alessandro Carducci
Dieci mesi dall'ultima sfida contro il Feyenoord, si parte dai protagonisti di quella serata
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Si riparte dal Feyenoord, ancora lui. Ormai la sfida contro gli olandesi è un grande classico del calcio europeo, come i consigli di bere tanta acqua in estate o una poltrona per due a Natale. Un appuntamento imperdibile, insomma. Le due squadre non si affrontano da ben 10 mesi e, per non perdere le buone abitudini, domani torneranno a darsele di santa ragione.

L’ULTIMA SFIDA CONTRO IL FEYENOORD – Si riparte dallo scorso 20 aprile, vigilia del compleanno della Città Eterna, quando la Roma ha faticato, sofferto, ma, alla fine, si è riallineata alla storia e si è sbarazzata dei rappresentanti di Rotterdam. Dopo il 2-1 dei tempi regolamentari, El Shaarawy e Pellegrini hanno fissato il risultato sul 4-1. Da chi è stata arbitrata la sfida? Proprio da quel Taylor che sarebbe entrato, a suo modo, nella storia della Roma appena due mesi più tardi. Ebbene, Taylor aveva fischiato la fine dei tempi regolamentari con il 2-1 per la Roma, frutto del gol nel finale di Dybala e dell’iniziale rete di Spinazzola.
Ripartiamo, quindi, dai 4 marcatori: proprio loro potrebbero essere i protagonisti della trasferta in terra olandese. Il terzino sinistro potrebbe prendere il posto di Angelino, anche in ottica gestione delle energie, e contro l’Inter è entrato con lo spirito giusto, sfondando in un paio di occasioni dalla sua parte.
Pellegrini è stato, suo malgrado, protagonista della famigerata storia dell’anello con Mourinho. Mediaticamente, ne è uscito peggio il capitano giallorosso nonostante la storia si sia, in realtà, risolta da sola. Ora dovrà tramutare i mormorii della città in applausi. Ha tutte le possibilità e le qualità per farlo. Testa bassa e lavorare, come sta facendo, e tornerà ad avere l’affetto di tutti. Dovrà dare qualità alla manovra insieme al fuoriclasse della Roma, quel Paulo Dybala che quando c’è lascia quasi sempre la sua impronta sul match. Ultimo, ma non per importanza, il Faraone. Dove lo metti, sta. Con qualsiasi allenatore, rimane sempre tra le prime scelte. Esterno offensivo, attaccante, tornante, qualsiasi ruolo faccia dà sempre il fritto per la causa, oltre a vedere molto bene la porta. Giocatore preziosissimo, ormai quasi bandiera romanista, El Shaarawy con De Rossi ha un feeling particolare, che va anche oltre il campo, e contro l’Inter era stato lui a dare l’illusione di poter fare bottino pieno con la capolista. La speranza è che possa fare il bis contro il Feyenoord. Questa volta, magari, con un suo gol decisivo per la qualificazione.