Roma-Juventus - Le pagelle

21.01.2014 22:44 di Alessandro Carducci Twitter:    vedi letture
Roma-Juventus - Le pagelle
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De Sanctis 6: strano da dire, visto l’avversario, ma anche stavolta il portiere giallorosso rimane praticamente a guardare, regalando solo un brivido su un'uscita alta nella ripresa.

Maicon 7.5: gioca un primo tempo strepitoso. Un’irrefrenabile euforia lo accompagna nelle sue galoppate sulla fascia e, quando parte in progressione, è inarrestabile.

Benatia 7: rischia un pochino nel primo tempo per un intervento su Giovinco. Non concede altro alla Juventus.

Castan 7: nelle occasioni che contano si fa sempre trovare pronto.

Torosidis 6.5: schierato a sorpresa al posto di Dodò, sfodera una prestazione ben oltre la sufficienza. I suoi cross sono tagliati e precisi, creando un pericolo per la difesa avversaria.

Nainggolan 7.5: già dalla prima apparizione sembrava che il giocatore militasse nella Roma da mesi. Si è integrato alla perfezione e stasera ha dato quantità e qualità alla manovra, risultando decisivo in più di un’occasione. Un acquisto importantissimo.

De Rossi 6.5: un baluardo davanti alla difesa. Soprattutto dopo il gol della Roma, si fa uno e trino per impedire alla Juventus di passare.

Strootman 7.5: tra gli acquisti più importanti della Roma degli ultimi anni. Lo dimostra ogni giorno di più. Ha carattere, determinazione, forza, qualità, un gran sinistro, senso tattico, testa, mentalità. Trovate voi altri sinonimi.

Florenzi 6.5: dà tutto e tenta qualche combinazione con Gervinho. Come spesso accade, nella ripresa esce dal campo perché esausto. Dal 29’st Pjanic 7: cambia la partita. È la marcia in più che serviva in quel momento alla Roma. Dà il via all’azione del gol e lo sfiora poco dopo con un tiro che sfiora il palo.

Totti 6: si accende a sprazzi per illuminare il gioco della Roma. Dal 38’st Ljajic sv.

Gervinho 7: dà sempre tutto in campo. Si sacrifica su ogni pallone e il suo impegno è encomiabile. Sbaglia tanto e sembra destinato a una serata di anonimato ma, a dieci minuti dalla fine, raccoglie in acrobazia un cross di Strootman e fa letteralmente esplodere l’Olimpico.