Atalanta – Roma 1978: 0-1, decide Di Bartolomei. La Roma scavalca gli orobici all'ultima giornata

17.04.2016 09:00 di  Massimiliano Spalluto   vedi letture
Atalanta – Roma 1978: 0-1, decide Di Bartolomei. La Roma scavalca gli orobici all'ultima giornata
Vocegiallorossa.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Vittoria di misura in terra lombarda e sorpasso in graduatoria proprio ai danni della formazione bergamasca. Conclude così il 1977 – '78 la Roma allenata da Gustavo Giagnoni; sul campo degli orobici arriva l'unico successo ottenuto in trasferta nel corso dell'intera annata.

Gli anni settanta non sono stati esaltanti per i colori giallorossi. Solo il 1974 – '75 fa registrare un terzo posto finale degno di rispetto, miglior piazzamento in assoluto dal tricolore datato 1942, eguagliando la terza posizione ottenuta nel 1955. Per il resto, in quel decennio, la Roma non riesce ad andare oltre il settimo posto. Era una Roma “Ammazza grandi”, capace di prestazioni dettate da cuore ed orgoglio contro le prime della classe per poi perdersi contro squadre di medio – bassa classifica. Esemplare è il comportamento della compagine allenata da Nils Liedholm nell'ultimo anno del suo primo ciclo nella capitale, si parla del 1976 – '77; la formazione capitolina fu l'unica a battere le due torinesi schiacciasassi e protagoniste di un campionato da record, ma raggiunge alla fine un anonimo ottavo posto; confermato, poi, nella stagione successiva, conclusasi con l'affermazione sul campo bergamasco.

Il march viene risolto alla mezz'ora del secondo tempo da una potente punizione battuta da Agostino Di Bartolomei. La palla scheggia la parte bassa della traversa e rimbalza oltre la linea, malgrado il disperato tentativo del portiere nerazzurro Luciano Bodini di allontanarla dalla sua rete.

Seduto in panchina agli ordini del tecnico atalantino Battista “Titta” Rota troviamo Pier Luigi Pizzaballa. Il portiere, ormai prossimo ai quarant'anni, ha vissuto un'esperienza in giallorosso durata un triennio. Arrivò a Roma nel 1966 negli anni in cui la società capitolina si trovava a perseguire forzatamente una politica di “Austerity”. L'obiettivo, per il presidente Franco Evangelisti, era quello di riuscire a risanare un bilancio dissestato dalle gestioni precedenti. Pizzaballa concluse la sua avventura nella capitale conquistando nel giugno del '69 la seconda Coppa Italia nella storia dell'A. S. Roma. In quella stessa estate verrà ceduto al Verona.

Si giocava l'ultima giornata della stagione 1977 – '78, era il 7 maggio 1978.

 

LA GARA In Campo l'Atalanta con: Bodini, Cavasin, Mei, Vavassori, Marchetti, Mastropasqua, Pircher, Rocca, Scala, Tavola, Bertuzzo. Risponde la Roma con: P. Conti, Chinellato, Menichini, Piacenti, Santarini, Bacci, Casaroli, Di Bartolomei, Musiello, De Sisti, Maggiora. Arbitra l'incontro il signor Patrussi di Arezzo. Nella prima frazione sono i padroni di casa a cercare il vantaggio, ma fanno troppo affidamento sull'individualità. Sul taccuino da segnalare il reclamo dei nerazzurri per un tocco di braccio di Piacenti sulla linea, giudicato involontario dall'arbitro. Ancora proteste per un tocco di avambraccio di Chinellato a terra in una mischia in area giallorossa, ma anche in quest'occasione il tocco appare casuale. Inizia la ripresa; al 6° Peccenini rileva Menichini tra gli ospiti. L'Atalanta si getta in avanti ma senza idee ed è la Roma a sfiorare il gol con un colpo di testa di Casaroli. Anche tra i nerazzurri viene effettuato un cambio: al 18° esce Pircher ed entra Libera. Al 30° la svolta: fallo di Mei su Musiello al limite dell'area, punizione. Sulla palla Di Bartolomei, staffilata che coglie la parte bassa della traversa, la palla rimbalza oltre la linea e Bodini, in un disperato tentativo di salvataggio, smanaccia in campo. Il segnalinee ha visto tutto e lo fa presente all'arbitro, gol convalidato e si riparte dal centrocampo. Continua il confuso arrembaggio atalantino che non produce nulla di importante, la Roma controlla fino al triplice fischio; 0-1 il risultato finale.