Zeman: "Esclusioni eccellenti? Gioca chi mi dà più fiducia. Burdisso? Non è un problema fisico ma tattico"

06.10.2012 11:57 di Redazione Vocegiallorossa   vedi letture
Zeman: "Esclusioni eccellenti? Gioca chi mi dà più fiducia. Burdisso? Non è un problema fisico ma tattico"
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Alle 12.00 Zdenek Zeman ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida contro l'Atalanta.

Un'impressione su Pallotta?
"Sono contento sia arrivata la proprietà, ha fatto vedere che c'è l'interesse e che si vuole crescere".

Ha l'impressione di avere alle spalle una società forte?
"Sì, non mi è mai mancato nulla dall'inizio della stagione".

Marquinhos è pronto per giocare da titolare?
"Tutti i ragazzi della rosa possono giocare. Poi ci sono momenti in cui uno gioca di più, uno di meno".

Lei ritiene che qualcosa sotto il profilo tecnico dovrà cambiare?
"Quando si perde male i giorni successivi non sono felici ma in tutti noi c'è la voglia di migliorare".

La proprietà ha una voglia matta di fare lo stadio: non crede che ora sia più importante vincere e stare più vicino alla squadra?
"Se si lascia perdere lo stadio sarà fatto nel 2025. Ci sono tante cose da fare, il Presidente ha dimostrato molta voglia di seguire e di fare".

Cosa le ha detto? Le ha chiesto una cosa in particolare?
"A me non ha chiesto nulla. Tutti i Presidenti vogliono che le squadre vadano bene e facciano un buon lavoro".

Lei cosa chiede alla Roma e alla squadra?
"Non chiedo da ora ma dal primo giorno, sia sotto il profilo dei comportamenti sia per la voglia di migliorare, di proporsi, di lottare per qualcosa".

Esclusioni eccellenti?
"Per me tutti i giocatori della rosa possono entrare in campo. Esclusione eccellente non so cosa sia. Cerco di far giocare quelli che mi danno maggior fiducia e mi baso su ciò che vedo durante la settimana".

Un parere sulla riduzione della squalifica di Conte.
"Non ho pareri, non conosco le motivazioni".

Dodò?
"Spero che dalla prossima sarà possibile utilizzarlo".

Questa settimana come si è allenata la Roma? Ha sofferto la pressione mediatica che c'è stata?
"E' normale dopo la sveglia che abbiamo preso a Torino. i ragazzi se ne rendono conto e abbiamo lavorato meglio. Vediamo domani che questo darà i suoi frutti".

La Roma e l'Atalanta arrivano da una brutta sconfitta, che gara si aspetta?
"Mi aspetto il meglio dalla mia squadra. L'Atalanta non è da sottovalutare, ha vinto anche a Milano e quindi bisogna affrontarla con concentrazione e con grande voglia di fare meglio di loro".

Bradley è pronto per giocare i 90 minuti? Piris è pronto psicologicamente per partire dal primo minuto?
"Bradley è a disposizione. E' vero che manca da tanto ma si è praticamente sempre allenato, anche se a parte. Su Piris non l'abbiamo visto nelle ultime due gare. Ho la scelta".

Anche lei, come Baldini, avverte questa opera di destabilizzazione che la stampa mette in atto? Questa destabilizzazione entra nello spogliatoio?
"Io non ho problemi, non sento le radio e non leggo però quello che mi viene raccontato non è positivo, né per la squadra né per la società. Continuo a dire che siamo qui non tanto per la stampa ma per i nostri tifosi e cercheremo di dar loro delle soddisfazioni, poi capisco che ognuno abbia un giocatore preferito che difende. Per quanto mi riguarda, sono tutti miei e non c'è problema".

Lei qualche settimana parlò di scudetto. Dopo la gara della Juventus, De Rossi e poi Baldini hanno parlato di terzo posto. Si sente di fare un passo indietro?
"No, sono sempre convinto che questa Roma possa competere ma è normale debba farlo in maniera diversa rispetto a Torino".

Lei prima ha detto di essere contento dell'arrivo della nuova società. Sente come un problema il fatto che ci sia un presidente spesso assente?
"No, perché qui ci sono dirigenti che lavorano ogni giorno e si preoccupano della squadra e di ciò che gira attorno ad essa".

Baldini ha detto che alcuni risultati hanno minato la convinzione di alcuni giocatori nel messaggio del tecnico. Può confermare?
"Ci sono valutazioni, sicuramente in merito alla gara di Torino sono conclusioni brutte ma sono convinto che la squadra si debba convincere di giocare in una città importante, in un club importante che deve competere. E per competere bisogna sforzarsi".

Fino all'altra settimana si parlava di un calo atletico nella ripresa. Lei, alla vigilia di Juve-Roma, aveva smentito questa ipotesi. A distanza di una settimana ha analizzato perché la Roma ha perso così a Torino?
"Voi fate valutazioni sui risultati e io ti posso dire che, sui risultati, nella ripresa abbiamo fatto 1-1 prendendo gol solo all'ultimo, altrimenti avremmo vinto noi, se questa è la logica. La prestazione nei 90' non era positiva, come atteggiamento e comportamento. Fisicamente la squadra sta bene, oggi abbiamo recuperato diversi giocatori e ho grande scelta".

Colantuono?
"L'Atalanta l'anno scorso partendo con una forte penalizzazione ha fatto un grosso campionato. Quest'anno non ha grande continuità  ma una squadra che vince a Milano, contro il Milan, è pericolosa. So che i tifosi si aspettano una goleada ma non è facile".

In difesa il leader per caratteristiche sarebbe Burdisso: non sta passando un buon momento, sta ancora accusando la lunga assenza, l'infortunio?
"Non è un problema fisico ma tattico. Non riesce o ancora non crede in ciò che si deve fare".