Zanzi: "Benatia? È un nostro giocatore e ha un contratto lungo"

18.08.2014 14:28 di  Redazione Vocegiallorossa  Twitter:    vedi letture
Zanzi: "Benatia? È un nostro giocatore e ha un contratto lungo"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il CEO della Roma, Italo Zanzi, ha parlato ai microfoni di Tele Radio Stereo. L'intervista è stata realizzata l'ultimo giorno di ritiro in Austria.

Un bilancio del ritiro?
"Buonissimo, è stato importante per la società e per la squadra. Abbiamo iniziato con una base molto forte, abbiamo fermato qualche giocatore molto forte. L’allenatore, che ha tutta la nostra fiducia, sta facendo un gran lavoro per fare gruppo. Abbiamo un’area ottima per lavorare, ci sono molti tifosi, e non è un periodo molto lungo di preparazione quindi siamo molto contenti".

Qui ci sono molti tifosi dell’Arsenal, quelli romanisti erano 5 volte di più.
"E’ un esempio di entusiasmo  che abbiamo in città e a noi va molto bene. Vogliamo la gente sempre qui con noi".

Il mercato è finito?
"Il mercato è dinamico, dura fino al primo settembre quindi siamo fiduciosi della squadra che abbiamo. Valutiamo sempre le opportunità, ma la cosa più importante è che la gente sappia che Walter e la sua squadra sono per noi i migliori del mondo. Lavoriamo per avere la migliore squadra possibile in campionato".

Benatia rimane?
"L’abbiamo sempre detto che è un nostro giocatore e ha un lungo contratto con noi. Qualcuno della stampa lo ha venduto ma per noi è un nostro giocatore. Sta lavorando benissimo, è una grande persona e mi dispiace anche che a tutti gli altri calciatori si chieda del loro compagno".

Yedlin, il Tottenham è arrivato prima di voi?
"Il mercato è dinamico, abbiamo valutato molti altri giocatori, inclusi calciatori americani. In questo caso specifico se ha trovato l’accordo con un’altra squadra gli auguriamo buona fortuna. Continuiamo avanti, è una cosa normale nel mercato".

Obiettivo scudetto?
"Vogliamo essere competitivi per vincere e fare bene in Europa. Il campionato italiano è molto difficile: se inizi a guardare troppo al futuro ci si può dimenticare della sfida che sta arrivando. L’obiettivo è vincere ogni partita".

Stadio?
"E’ un processo molto aperto, che sta andando bene. Abbiamo un gruppo di lavoro dedicato che se ne occupa tutti i giorni e le cose vanno bene. Ovviamente è una cosa difficile, ma fa parte di una strategia iniziata due anni e mezzo fa e siamo pronti a realizzarla. La cosa più importante è che questo progetto abbia il sostegno universale dei tifosi, di chi vive a Roma e del comune. Chiediamo pazienza a tutti per rispettare i tempi in cui questo si farà".

E’ fondamentale la costruzione dello stadio per continuare nel progetto?
"E’ importantissimo, per questo lo stiamo facendo. E’ un progetto per la città, per la società, che fondamentalmente sarà il più grande che si faccia in Italia da molti anni. Fatto in un modo responsabile dal punto di vista economico, e che funzionerà ogni giorno dell’anno. La verità è che la squadra ci giocherà, ma non tutti i giorni".

Tavecchio?
"Lui è stato eletto presidente della FIGC, la nostra posizione è stata molto chiara prima dell'elezione. Non è appropriato commentare ora, la cosa più importante per noi è la Lega, è il nostro primo riferimento. Penso che tutto questo processo abbia anche aiutato altri club a capire che bisogna cambiare le cose".

Ci sono punti di contatto tra la Roma e Tavecchio?
"Noi lavoriamo nel sistema, se è appropriato ovviamente ci saranno. Ogni giorno per noi la prima sfida è preparare la squadra per vincere".

Che effetto fa Lotito vicino a Tavecchio?
"Lui ha la sua strategia, ma non ci interessa. Per  noi è più importante la Roma, vedremo come sarà la struttura di governance della FIGC. Continuiamo a lavorare nel calcio italiano. Questi sono macro-soggetti, a noi interessa il micro: la squadra. Pensiamo ad ogni partita che dobbiamo vincere, è questa la nostra priorità".

Uscita di scena di Unicredit, ora la Roma è tutta degli americani?
"Sì, resta una parte quotata in Borsa ma è un passo importante. Il nostro presidente conosce le potenzialità della squadra".

Quanto è stato importante Unicredit?
"Io non c’ero quando hanno iniziato, ma quello che ho sentito è che c’era un periodo transitorio. Ora siamo nelle grandi mani del nostro presidente e del nostro partner".

Phillip Gold? Ce lo può descrivere?
"E’ un uomo con grande esperienza negli investimenti e nel buisness, è ottimo averlo nella Serie A".