Spalletti: "Juan Jesus ha fatto bene, Iturbe è troppo sensibile. Dobbiamo lavorare su ciò che conosciamo". VIDEO!

30.09.2016 08:58 di Danilo Magnani Twitter:    vedi letture
Spalletti: "Juan Jesus ha fatto bene, Iturbe è troppo sensibile. Dobbiamo lavorare su ciò che conosciamo". VIDEO!
© foto di Vocegiallorossa.it

Spalletti a Sky Sport

"Siamo ripartiti, abbiamo fatto una gara di livello, abbiamo avuto attenzione, proposte. La squadra è rimasta corta e aggressiva, stasera non possiamo dirgli niente. Sicuramente in quella fase lì avere degli esterni aiuti, oggi Juan Jesus ha fatto bene, ha ritrovato le sue qualità, ha dato sostanza sulle palle inattive, lui è uno esplosivo e ha fatto bene. Iturbe? Lui ha bisogno come il nostro pubblico ha capito di avere fiducia. Lui è troppo sensibile forse, se avesse fatto gol su questa palla gol invece di sterzare, avrebbe fatto un grandissimo secondo tempo. Qui si è ricaduti in quelle cose di aver paura di prendere iniziative, se lo facesse sarebbe fortissimo, ha una corsa incredibile, io gli ho detto più volte di puntare l'avversario, se lo avesse sfidato nell'uno contro uno non ce l'avrebbe fatta l'avversario. Se ho in mente qualcosa di nuovo? Secondo me bisogna sempre andare verso la strada intrapresa, ma è chiaro che bisogna farla meglio, bisogna avere più qualità e alzare il gioco, bisogna essere nelle scelte di prevenzione e di preparazione al momento che si perde palla sistemati meglio, a Torino abbiamo concesso qualche ripartenza, le squadre che hanno determinazione trovano il piccolo vantaggio, se poi metti un piede male, metti male anche quello dopo. Noi conosciamo la nostra squadra, abbiamo perso un po' questo fatto di andare dietro la linea difensiva e bisogna parlarne, abbiamo creato una situazione dove si può lavorare. Abbiamo provato Salah vicino a Totti per palleggiare basso e abbiamo segnato, Totti ha dato quella palla lì a Salah, una cosa che abbiamo cercato. Se creiamo presupposti nuovi, è qualcosa in più, ma bisogna lavorare su ciò che conosciamo, anche se adesso siamo un po' al di sotto delle nostre possibilità. Gerson? Secondo me lui come trequartista in Italia può averla, a lui piace la palla sui piedi, non è un trequartista alla Nainggolan o alla Perrotta che attacca lo spazio. Lui vuole la palla sui piedi e se sosta sulla trequarti non essendo rapidissimo di gambe in questo campionato qui andrà in difficoltà. Per me è una mezzala che sa accompagnare le azioni. Anch'io avevo guardato qualche cassetta precedentemente e pensavo avesse più fiducia tempo fa. È chiaro che in questo momento non ho possibilità di dargli spazio, deve essere bravo lui e aspettare un altro po' di tempo. Totti? Lo ha detto lei che hanno fatto tardi (ride, ndr). Io avendo Lobont in squadra che conosce un po' di situazioni, l'ho chiamato e gli ho detto di controllare quello che accadeva, lui ha detto che dovevamo basarci sul compleanno di Totti. Cambiare atteggiamento non era facile, loro ci sono riusciti, li ho visti determinati ma la regola sarebbe stata farlo in un altro momento. Domani si riparte con la rumba dell'allenamento pieno, dalla mattina alle 10 fino alla sera alle 18",

Spalletti a Roma TV

Che risposte ho ricevuto? Abbiamo fatto una buona partita, abbiamo fatto girare bene la palla e presidiato bene la metà campo. Li abbiamo costretti a schiacciarsi molto nella loro metà campo. Non siamo andati molto dietro la linea difensiva però da lì abbiamo segnato con Salah. A un certo punto li avevamo storditi con il possesso palla e lì secondo me è stata la differenza della partita. Il palleggio e l’abilità di Salah? Loro volevano essere aggressivi ma essendo in 5 dietro e avendo pochi attaccanti i mediani erano lasciati soli e non riuscivano a coprire tutti i nostri centrocampisti e allora salivano i centrali. Ecco allora che Salah con la sua velocità è stato bravo. È da rivedere questa soluzione. Paredes e Iturbe? Paredes ha giocato molto bene ha fatto tutto quello che doveva fare, anche andare a correre nel lungo tragitto che non è la sua caratteristica. Non soffre niente. Ha avuto sfortuna su qualche tiro perché ha questa lasagna che crea problemi. Iturbe peccato non abbia fatto gol, altrimenti avrebbe fatto una bella partita. La cosa bella è che la curva l’abbia sostenuto e con quel sostegno lui può ritrovare ciò che lo ha reso famoso. Scelta di spostare Iturbe? Ma sono cose che si può fare, quando le cose non vanno bene è possibile spostare l’uomo perché così si cambia anche avversario. Quando ho tolto altri calciatori per avere equilibrio l’ho portato a destra. Lui dall’esterno può puntare in velocità. All’ultimo il suo avversario si era intimorito e io lo incitavo. Quando ti punta ti mette in difficoltà. Si è guadagnato un po’ di situazione positive. È stato aggressivo e ha fatto una buonissima partita. Gli ci vorrebbe un po’ di sostegno perché è un bravo ragazzo e perde facilmente fiducia”.  

Spalletti in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)

“Hanno lavorato in maniera seria, hanno giocato in maniera seria con un risultato altrettanto serio. Hanno comandato la partita, li hanno storditi a forza di non far loro trovare il posto dove aggredire, quando li costringi a rincorrere sono fatiche che si sentono e fanno la differenza. Abbiamo aggredito bene, coi centrali siamo sempre stati addosso ad Alibec con anticipo e copertura. Iturbe? Ha bisogno di sola fiducia e sostegno, stasera lo ha ricevuto, non è stato abbandonato. È stato un senso di dispiacere quello che ha incorniciato quel momento, la ricerca è stata quella di sostenerlo, ne ha trovato beneficio. Stasera non si può dir niente, ha fatto un secondo tempo, grandissimo se avesse segnato. Invece è ricaduto nello stesso errore, prendendosi la responsabilità della cosa che sa fare meglio. Quella di lasciar andare la cartella è la cosa che sa fare meglio, ha un tiro devastante. Non si è fidato, ha bisogno di tranquillità. È un grande atleta e ci contiamo. Paredes? Ha fatto vedere di essere quello di cui abbiamo parlato, di quando poteva anche cambiare maglia, lui ha qualità, continuità, forza, piede. È stato sfortunato con due tiri da fuori. Ha questa qualità di arrivare in scivolata sulle situazioni, ha scelte di qualità nel chiudere le traiettorie, ha fatto sicuramente bene, sa far girare palla. La fase difensiva, eccetto quella volta dove gli è stata messa la palla dietro il centrale di parte dove Alibec è andato a tirare, non hanno fatto male, anzi hanno fatto bene, ero abituato a peggio. Alibec è un buon calciatore, fa salire la squadra, è fisico, non guardava mai la palla, andava prima al contatto fisico e poi appoggiava la palla, ma non c’è quasi mai riuscito. Non trovo grandissime sbavature, anche perché Jesus ha fatto bene la fase difensiva a sinistra, gli ho chiesto di dare solo sostegno senza sovrapporre, da una parte si spingeva di più e dall’altra si difendeva meglio. Compito assolto in pieno. Più equilibrio con un solo terzino di spinta? Da quella parte sicuramente la sostanza è venuta fuori in questo modo, ci ha dato un contributo. Avevamo 4 giocatori molto offensivi, Francesco si è dato da fare, ha corso, la squadra era ugualmente con trazione offensiva. Hanno dato una mano Strootman e Paredes, difficilmente siamo andati in giro per il campo, Jesus ha attaccato pochissimo, ha sostenuto Perotti lasciandogli la piazzola da trequarti libera per lui per potersi muovere e fare corto-lungo quanto gli pare. Hanno fatto bene Manōlas e Fazio, se si fa giocare lui c’è più sostanza, ma si possono ritrovare gli stessi punti di compattezza se riesci a far fare il difensore all’altro terzino. Nel provare a creare a volte si perdono di vista i metri e si allungano. Se la Roma è a parte rispetto alle altre del girone? Potete dire quel che volete, bisogna sempre giocare per vincere e per far vedere il nostro valore. Quelli dell’Inter la pensano uguale, poi bisogna giocare. Diventa pericoloso. Siamo migliori delle due squadre che abbiamo visto, poi c’è da giocare, c’è da far vedere, da prendere seriamente, da dover vincere l’impatto con il nostro valore in generale, a volte come ho già detto ci viene un po’ di piedino, ci crea peso psicologico il confronto in Europa, ci sono squadre forti uguale che trovano problemi. Nulla è scontato. Siamo più forti e per ora non l’abbiamo fatto così vedere nella prima partita, in questa sì, vediamo le altre. 4-2-3-1 modulo con maggiori garanzie? È una cosa che si riconosce e diventa riconoscibile, è lo stesso discorso dei 5, del mediano basso e le due mezzali. Quando gli altri iniziano l’azione devi buttare una mezzala che aggredisca, quando la palla è sulla tua destra comincia la mezzala destra, poi portano palla a sinistra ed esce la mezzala destra e la sinistra dovrebbe rientrare, rischiando che entrambe le mezzali restino a metà strada e le due piazzole non sono facili da coprire. Così è più riconoscibile, il trequarti aiuta sempre la punta e i due sono già posizionati, quando c’è da scendere e abbassarti per rifare la coppia dei mediani è più difficile e a volte porta ad avere tutte e due fuori. Gestione portieri? Fate giocare chi vi pare. Se fa meglio Alisson e quell’altro fa male in campionato cambio, Szczęsny ha fatto bene, Alisson ha fatto altrettanto bene. Sono due portieri forti, in altri ruoli ho due giocatori forti. Il calcio è cambiato”.