Sabatini: "Vucinic deve rimanere alla Roma. Arriveranno calciatori forti e giovani. Bojan potrebbe aiutare a oliare i meccanismi. Lamela non è un cruccio" AUDIO!

16.06.2011 16:58 di  Gabriele Chiocchio   vedi letture
Fonte: Teleradiostereo
Sabatini: "Vucinic deve rimanere alla Roma. Arriveranno calciatori forti e giovani. Bojan potrebbe aiutare a oliare i meccanismi. Lamela non è un cruccio"  AUDIO!
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Il direttore sportivo della Roma Walter Sabatini ha concesso una lunga intervista a Teleradiostereo, nel corso della trasmissione 1927

Ha il sentore di cosa sta abbracciando professionalmente?
“La forza d’urto della Roma potevo immaginarla perché ho lavorato già in questa città, ora sono un fruitore di questa cosa ma sono soprattutto un osservatore sorpreso perché l’intensità, la densità , la forza e l’esuberanza di tutto questo è straordinaria. Sto entrando in questo polo d’attrazione, mi stanno coinvolgendo appieno. Sono bastati i primi colloqui con i calciatori, i primi contraddittori con la piazza. Sono un uomo di sport, nelle vicende che si riflettono dentro la società ci sono cose che vanno oltre il mercato. Ho il privilegio di lavorare in una piazza così importante, sento più la responsabilità del prestigio. Quando sei di fronte a persone così interessate e innamorate del proprio club ci sono molte responsabilità”.

Siamo di fronte a una svolta epocale?
“La Roma nella sua storia ha avuto tanti grandi presidenti, che ne hanno determinato traiettoria e vicissitudini anche dal punto di vista personale. L’avvento di questo gruppo americano si muove in sintonia con i movimenti calcistici di tutta Europa, il calcio anglosassone è stato preso d’assalto da gruppi di imprenditori che vogliono fare un calcio sano, con i loro criteri. Credo sia un vantaggio per tutti perché credo non ci sia conflittualità e possano creare solo cose positive”.

Arriveranno calciatori “da Roma”?
“Se non arrivassero, qualcuno avrebbe sbagliato, e chi avrebbe prodotto l’errore sarei stato io. Ci metto la faccia e l’impegno, ho avuto mandato pieno e nessuno mi condizionerà. Le scelte devono essere strategiche, non c’è calcio senza strategia. Sono molto fiducioso, arriveranno giocatori da Roma che dovranno confermarsi tali. La Roma è un club la cui maglia è difficile da sopportare, i giocatori diventeranno più forti con la maglia della Roma addosso”.

Arriverà “il nuovo Pastore” o proprio Pastore?
“Penso che per l’orgoglio dei tifosi romanisti sono certo che i tifosi adotterebbero qualsiasi calciatore giovane che diventasse importante. Questa è la falsariga ed il tipo di lavoro che voglio produrre, sono certo che avrò il sostegno della gente. Conosco i tifosi della Roma, Roma è talmente generosa che adotta subito i calciatori forti, che mettono cuore e anima in campo. Giocatori che abbiano le stimmate del campione, Roma li spingerebbe subito. E’ un luogo comune quello che divide giocatori pronti o non pronti, il giocatore dev’essere forte e basta”.

Perché si parla di “feroce determinazione” e poi ci sono degli scontenti?
“Vucinic è un ragazzo deluso, ma siamo noi che dobbiamo essere comprensivi con lui. Lo stato d’animo si costruisce nel tempo, ma sono certo che rimanendo alla Roma, Mirko ritroverebbe determinazione ed armonia. Io sono certo che potrà rimanere, lo aiuteremo tutti a ritrovare armonia, con la quale Vucinic potrà sfornare giocate di grande livello. Lui deve rimanere a Roma, però il calcio propone tante situazioni quotidianamente, per cui non esiste né una verità assoluta né una verità intramontabile. E’ tutto in movimento. L’idea della società è quella che Mirko è un grande patrimonio da non dismettere. Rimarrà alla Roma fatto salvo che il suo umore sia definitivo, ma non credo che sia così. E’ un calciatore deluso che si aspettava qualcosina in più, più comprensione da parte di tutti per alcune prestazioni non eccezionali dell’ultimo anno, ma nella traiettoria di un calciatore ci stanno partite sbagliate. Dobbiamo essere in grado di assorbire l’errore, di sostenere i calciatori quando le cose non vanno bene, ma i calciatori devono tenere sempre la luce accesa, lo stato d’animo dev’essere rivolto ad ottenere il massimo in tutto quello che si fa. I calciatori sono esseri umani, molto spesso li vediamo vestiti con una divida e pensiamo che quella sia tutta la loro vita, ma la loro vita è fatta anche di altro e loro stessi hanno debolezze che noi abbiamo tutti i giorni”.

Si parla di “giovani promesse…”
“Roma è una città molto ironica. Se a Roma non si ha la giusta autoironia non si va avanti. I romani scherzano, ma quando si tratta di spingere la squadra si scatena uno tsunami. Sono preoccupato di me stesso che devo fare lezione di autoironia. Giovani promesse le abbiamo, arriveranno giovani calciatori. Abbiamo una squadra che ha meritatamente vinto lo Scudetto Primavera in una condizione di precariato riguardo l’anagrafe, perché la scelta di giocare sotto età è stata una scelta coraggiosissima. A Roma arriveranno giocatori forti e giovani."

Bojan?
Bojan è un giocatore forte, con caratteristiche particolari ed è un giocatore che potrebbe inserirsi in meccanismi che già conosce. Porterebbe una riconoscenza immediata, movimenti che il Barcellona fa con tutte le sue squadre, e lui sarebbe agevolato. Ma attenzione, nella Roma ci sono calciatori forti, non lo dico per rinfrancare i tifosi, ma ho sempre avuto il terrore di giocare contro la Roma. Ogni volta che ho incontrato i calciatori della Roma ho avuto paura, ha avuto paura il mio allenatore perché sono calciatori che determinano il risultato in un attimo. Rispettiamoli, sono calciatori che possono dare moltissimo, anche se le dinamiche saranno comunque rinfrescate”.

Perché Borriello è un problema?
Quando uso le parole è perché producono un effetto. Non ho mai fatto retromarcia, ho solo chiarito che il problema lo rappresentano i giocatori forti. Il problema di Borriello è noto, è che lui essendo un centravanti pensa a se stesso in una certa maniera, e quando si fa parte della Roma bisognerebbe avere la generosità e l’attenzione di capire le dinamiche interne. So con certezza che Borriello chiede uno spazio che la Roma e nessun’altra grande squadra gli può garantire. In questo senso è un problema/non problema, magari averceli problemi come Borriello. Quando le gerarchie sono chiare il problema non c’è e l’organico sarebbe scarso. I messaggi è bene lanciarli quando i calciatori sono sotto l’ombrellone, così hanno il tempo di digerirli. Voglio che alla Roma si possano fare tranquillamente le scelte”.

Cosa ci si può aspettare dal mercato? Possiamo aspettarci altro oltre ai giovani?
Maicon credo di no, per tutta una serie di motivi. Parliamo di giocatori ascendenti, non giocatori statici o discendenti, è questo il senso delle cose che dico io. Higuain è un giocatore importantissimo, che viene dal Real Madrid e con tutti i presupposti che crea essere del Real. E’ un ’87, una scoperta di Baldini e dunque ci sarebbe un bel viatico. E’ però un’operazione alla quale non penso, non faccio voli pindarici”.

Lamela crack del mercato?
Lamela ora lo sto lasciando in pace, è un ragazzo che gode di una fama superiore a quello che realmente ha proposto. Ci sono tante squadre che lo vogliono, siampo interessati anche noi, ma non me ne faccio un cruccio. Non credo che non prendendo Lamela la Roma non sia in grado di individuare un calciatore di pari valore”.

Julio Sergio potenziale secondo portiere?
Ha avuto un momento di gloria meritata, poi è tornato un pochino nei ranghi. La situazione complessiva dei portieri è abbastanza complicata, dobbiamo capirla bene. La Roma prenderà un portiere, che sulla carta ci dia serenità. Da quel momento in poi, si creerà una situazione complessa che andrà affrontata con i singoli. Doni sta parlando con il Liverpool, poi vedremo tra Julio Sergio e Lobont e prenderemo le nostre decisioni”.

L'AUDIO DELL'INTERVISTA

 

Sabatini a TeleRadioStereo by Vocegiallorossa