Pjanic: "Non siamo andati male, il risultato non è giusto. Il gol? Merito del piede"

Vocegiallorossa.it

Ecco le dichiarazioni di Miralem Pjanic al termine della partita persa dalla Roma contro il Manchester United per 2-3: "Il gol? Ho visto il portiere fuori, ho visto Radja in una buona posizione, gli ho chiesto di darmela subito per aver il tempo di calciare senza essere attaccato, quello che è successo, poi è merito del piede. Più difficile nel football o nel calcio? Non lo so cosa ti dico (ride, ndr). Ho avuto l’ispirazione, durante la gara guardo sempre dove si trova il portiere. Oggi avevo lo spazio giusto ed è entrata. Come ci siamo trovati ad affrontare un top club europeo? Siamo consapevoli che il Manchester è una grande squadra abituata a giocare la Champions, A noi servono queste partite ma è difficile dire cosa saremo perché abbiamo appena iniziato. Si vede che fisicamente siamo indietro, abbiamo iniziato sei giorni fa. La squadra non è andata male, non ha mollato. Secondo me il risultato non è giusto, il nostro portiere non è stato molto impegnato ed anche loro hanno realizzato gol incredibili. La campagna acquisti? Per noi è importante che la rosa migliori. È una cosa normale in una società che punta in altro.

Non bisogna mettere pressione ai nuovi e dobbiamo farli integrare nel miglior modo possibile. È importante avere la mentalità giusta e lavorare con la squadra e tutto andrà bene perché abbiamo qualità e faremo una grande stagione. Differenze tra il gol di oggi e quello nel derby? Lì anche ho visto il portiere fuori, ma ho calciato diversamente, con l’esterno. Quello di oggi era piu’ da lontano. Chi mi ha impressionato di più tra Keita e Uçan? Keita è un giocatore di grande esperienza che ci darà una  mano per la Champions e il campionato. Poi ci sono giovani che sono qui per imparare e per aiutarci. Noi abbiamo bisogno di tutti e tutti stanno lavorando molto bene. La mentalità dei nuovi è veramente buona, tutti vogliono giocare ma sarà il mister a decidere". A riportarle è Gazzettagiallorossa.it.