Nainggolan: "Scudetto se forti mentalmente. Prendo spunto da Gattuso, Xavi e Vidal"

19.01.2015 09:53 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: Marca - Traduzione a cura di Gabriele Chiocchio e Luca d'Alessandro
Nainggolan: "Scudetto se forti mentalmente. Prendo spunto da Gattuso, Xavi e Vidal"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Radja Nainggolan è stato intervistato da Marca, queste le sue dichiarazioni:

Sei belga, ma i tuoi natali sono indonesiani. Come sono stati i tuoi inizi?
“Conosco poco della mia storia indonesiana, perché mio padre ci ha abbandonato quando avevo cinque anni, così da far risultare tutto abbastanza difficile. Ho rivisitato per la prima volta l’Indonesia due anni fa ed è stata una grande emozione”.

Com’è stato recuperare dopo l’eliminazione in Champions League?
“Era un girone molto difficile. Fino all’ultima partita ero soddisfatto di quanto aveva fatto. City e Bayern hanno un budget di mercato superiore al nostro, quindi non è un dramma esser stati eliminati. Abbiamo dimostrato che la Roma è forte, e può lottare con le grandi. Inoltre vincendo in casa del Genoa (terza al momento in Serie A, ndr), abbiamo dimostrato carattere e personalità. Sappiamo che per vincere lo scudetto non possiamo fallire”.

Da inizio secolo, con Fabio Capello, la Roma non vince lo scudetto. Avete chiare possibilità di farcela?
"Sì, se saremo forti mentalmente e concentrati. Credo fermamente in questo progetto".

All'ingresso a Trigoria hanno messo uno striscione che dice "Cambieremo la storia, regalateci la gloria". L'atmosfera dell'ambiente è del tipo "oggi o mai più". Senti la pressione?
"Se avessimo vinto la partita con la Juventus... ma disgraziatamente non è successo. In teoria, loro sono favoriti, però la Roma ha molto da dire. L'ambiente vuole vincere così come noi. Ci sostengono, spero di poter dare qualcosa a loro".

Negli ultimi giorni hai avuto discussioni con alcuni tifosi della Juventus sui social network. In Italia si dice che la Juventus abbia vinto molti campionati grazie agli arbitri, e scandali come Moggigate sostengono questa teoria. Che ne pensi?
"Non so se abbiano avuto aiuti, ma la verità è che vanno sempre nella stessa direzione. Il calcio è difficile per gli arbitri e per i giocatori, ma penso che quest'anno vincerà chi lo merita".

Roma è un posto soffocante. Come ti sei ambientato in così poco tempo?
"La città è perfetta per me perché mi piace la pressione e il divertimento. I giallorossi sono forti ed è più facile giocare a calcio in questo modo".

Di Livio ha detto a Marca che insieme a Pogba sei il miglior centrocampista del mondo. Chi sono i tuoi riferimenti?
"Moltissimi. Mi piace la grinta di Gattuso, la qualità di Xavi, le percussioni di Vidal... provo a prendere un po' da ognuno".

A centocampo giochi insieme a Pjanic e Keita. Cosa hai imparato dall'africano?
"Abbiamo parlato molto, è un ragazzo tranquillo e umile. Ha vinto molto e vuole continuare a farlo. Ha una forte personalità, è un ragazzo che ti spinge a non mollare mai".

La Roma affronterà il Feyenoord in Europa League. Pensi che i veri rivali possano essere Inter, Athletic Bilbao, Sevilla e Liverpool?
"Non ho mai giocato questa competizione, ma vedo tutto molto aperto. Dipenderà molto dal modo in cui le squadre la affronteranno. Se la Roma continua così, ha possibilità di battere chiunque".

Le polemiche non abbandonano mai De Rossi. Recentemente, la stampa italiana ha pubblicato una conversazione con Giovanni De Carlo, uno dei presunti capi di Mafia Capitale. Come la vedi?
"Lui è un ragazzo fantastico, ride molto. Lo vedo sereno. Quel che accade fuori dal campo dipende da te. Penso che conti quel che fai con la maglia addosso. Anche io ho avuto problemi personali, ma sono rimasto concentrato sul calcio".

Totti a Roma è più importante del Papa, non si può discutere. Questo non influenza troppo il gioco della squadra?
“Di Francesco posso solo dire che è uno dei pochi giocatori che possono invertire situazioni negative da solo”.

Ogni giorno cresce il numero di pretendenti importanti per ingaggiarlo. Le piacerebbe rimanere a Roma anche se non vincerà titoli?
“Le probabilità di vincere trofei con la Roma sono reali. Abbiamo una grande motivazione per la stagione”.

Quanto è importante Rudi Garcia?
“Si vede in campo, è un motivatore. Tiene tutti noi felici e concentrati e riesce a far sentire importanti anche le riserve, poiché sanno che avranno le loro occasioni”.

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