Luis Enrique: "Totti? Non so se sarà disponibile. Dovremo stare attenti alle ripartenze dell'Udinese" FOTO! AUDIO!

24.11.2011 11:30 di  Redazione Vocegiallorossa   vedi letture
Alessandro Carducci
Alessandro Carducci
© foto di Voce giallorossa

Di seguito la conferenza stampa di Luis Enrique alla vigilia della trasferta di Udine.

Vocegiallorossa.it vi proporrà come di consueto la diretta fotografica e testuale.

Ciclo impegnativo per la Roma, a cominciare dalla partita contro l'Udinese
"Per me conta solo quella di domani, sono curioso di vedere come ci comporteremo contro una squadra che sta facendo un lavoro incredibile. Voglio vedere la voglia di fare qualcosa. Mi piace il modo di lavorare dell'Udinese, la sua rete di scouting, la sua rosa che forse è la più giovane della Serie A. Mi piace il suo modo di giocare, è una squadra completa".

Totti?
"Non so ancora nulla, ieri né Borriello né Francesco si erano allenati, vediamo se sono pronti o no per andare ad Udine".

Cosa l'ha colpita dei giorni di Champions?
"Nulla, il Barcellona ha fatto la sua solita grande partita, non mi stanca mai vederlo giocare. E' quasi una questione di cuore, è bello vedere come si inseriscono i giocatori, tutte le possibilità che hanno ma questo gioco lo può fare solo il Barcellona. Tra Napoli e City è stata una grande partita, intensa. Per gli altri giocare ogni tre giorni sarà difficile, dovremo approfittarne".

E' aumentata la convinzione di potersela giocare alla pari?
"L'obiettivo è giocare ogni gara alla pari con tutti. L'abbiamo fatto contro il Milan, l'Inter, il Lecce, il Novara e lo faremo anche domani ma non significa niente di più, almeno per me".

Ti è sembrato che il Milan contro la Roma abbia giocato più chiuso rispetto alla gara contro il Barcellona?
"E' anche il Barcellona ti fa giocare diversamente, pressa alto, c'è sempre un giocatore vicino alla palla che non consente all'avversario di giocare bene il pallone. Per noi è stata una gara difficile contro il Milan, non abbiamo dato l'impressione di essere pericolosi. Il Milan comunque ha fatto una buona partita".

Qual è il reparto che la convince di meno? La difesa?
“No. Semaforo verde o rosso per tutti. Tutti attacchiamo e tutti difendiamo, qui va cambiata questa mentalità. Cosa succede quaando fanno un gol? Lo fanno solo ai difensori e al portiere? Quando segnamo, sono solo gli attaccanti? No, si gioca insieme. Questo è importante”.

Il rinnovo di De Rossi può avere una corsia prefererenziale perché rappresenta qualcosa di diverso?
“Ho parlato con lui solo di cose che riguardono il calcio. Non parlo del suo contratto, qualche mese fa ho manifestato il mio pensiero, è una negoziazione normale tra la società e un calciatore. Sicuramente si accorderanno al meglio”.

Roma prima per supremazia territoriale, al contrario dell'Udinese. Le piace Guidolin? Può modificare il suo modo di fare calcio a seconda della squadra che affronta?
“Mi piace l'Udinese ma preferisco un altro metodo di gioco. Loro in due-tre tocchi arrivano in porta, sono diretti e pericolosi. Noi cerchiamo sempre di andare a fare la nostra partita, se ci riusciamo dipende da chi è in campo e dall'avversario. Non è un problema per loro se noi abbiamo palla, perché ci staranno aspettando per ripartire, non dobbiamo perdere palloni a centrocampo. Non so se vinceremo ma faremo la nostra proposta”.

Col Lecce la squadra non si è mai fermata dopo il vantaggio, è una sua indicazione?
“Ho detto dal 15 giugno che la squadra non deve cambiare la sua mentalità a prescindere dal risultato. Deve fare lo stesso gioco finché l'arbitro non fischia la fine. In caso di pareggio o di vantaggio, insistere sempre”.

Si è ripreso Bojan? L'ha fatto parlare con qualcuno dei senatori?
“No, ci ho parlato io 5 minuti in campo, non è importante che ha sbgaliato qualche opportunità col Lecce. Bojan è un calciatore dalle qualità incredibili, non succede niente se sbaglia il gol dopo aver fatto tutto bene”.

L'Udinese è una squadra molto veloce, Cassetti può essere quello adatto per tamponarli?
“Cassetti deve attacare, non tamponare. Siamo noi a fare la partita, faccio la squadra in base al nostro attacco. Poi saranno loro a doversi adattare. Cassetti può essere una possibilità come chiunque altro”.

Cosa significa il quinto posto?
“Non è cambiato nulla. Continuo senza guardare la classifica, mi interesserà quando mancheranno 10 giornate, ora penso solo all'Udinese. Il resto non mi preoccupa”.

Borriello gioca poco?
“Giocano 11 giocatori e non è facile avere un grande dialogo ma io cerco di far vedere a tutti che possono essere titolari facendo un allenamento al 100%. Comunque scendono in 11 in campo. Concorrenza, fame e voglia di fare, questa è la chiave per fare bene”.

Lippi ha definito De Rossi un centrocampista come Lampard e Gerrerad, come lo classifica lei con Xavi e Iniesta?
“Io non faccio classfiche. Sono 3 grandi calciatori, ma diversi tutti e tre”.

Vista l'assenza di molti calciatori, possiamo vedere Lamela seconda punta e Pjanic trequartita?
“Possiamo vedere qualunque cosa, oggi si allena con noi anche Caprari, vedremo”.

Come tamponare l'Udinese?
“Con novanta minuti all'attacco ma questo sarà impossibile visto chi ci troviamo di fronte”.

Affrontare una squadra che non si chiude può essere un vantaggio per la Roma?
“Vediamo, ma quando fanno il lavoro difensivo loro sono 9 giocatori dietro la palla e poi ripartono in maniera eccellente. Dobbiamo essere più attenti del normale o il loro contropiede sarà letale. Come possesso palla però possiamo fare male noi”.

Bojan sta bene psicologicamente?
“Per me non ha giocato male. Lui non è stato fortunato ma niente di più. Può succedere a chiunque. E' arrivato nell'area avversaria, non ha fatto gol, basta. La squadra ha vinto, per lui nessun problema. Non mi preoccupa la precisione di un calciatore, sarei preoccupato se avessi visto una squdara che non corre, che non torna. Non lo esalto quando farà una tripletta, non lo rimprovero se sbaglia tre gol”.

L'inserimento di Taddei è dovuta ad una rivalutazione dei giocatori esperti?
“Rodrigo è il miglior esempio di quello che deve essere un professionista. Ha giocato poco ma si è comportato come se fosse un titolare inamovibile. Questo dimostra le sue qualità come persona e come calciatore. Questo è un esempio per me, lui dice solo “Io sono pronto per aiutare la squadra”. Lo ringrazio e gli faccio i complimenti”.

Come stanno i giocatori in dubbio? Taddei a destra?
“Rodrigo può giocare su tutte e due le fasce, perché ha un controllo tecnico buono con tutti e due i piedi. Quando iniziamo l'allenamento valuteremo le condizioni degli infortunati ma non voglio rischiare nessuno”.

Gago è diffidato, lo terrà in conto?
“Anche Cassetti lo è. Non mi preoccupa, in ogni partita c'è sempre un cartellino giallo”.

Juan? Ha bisogno di cure specifiche?
“Non è al 100%. Ha fatto 2 partite ma non le ha potute finire. Mi dispiace ma deve migliorare il suo stato fisico. In settimana è stato a disposizione ma non ha recuperato. Credo che i suoi problemi derivino dall'anno scorso, quando ha giocato per diverso tempo da infortunato. Io preferisco recuperare un calciatore al 100% e poi farlo giocare”.