Luis Enrique: "La squadra non mi è piaciuta. Abbiamo creato, ma andare avanti così è difficile"

19.03.2012 23:00 di Gabriele Chiocchio   vedi letture
Luis Enrique: "La squadra non mi è piaciuta. Abbiamo creato, ma andare avanti così è difficile"
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Luis Enrique a Sky Sport

“Se mi aspettavo di poter rincorrere il terzo posto? No, l’obiettivo era vincere le dodici partite che mancavano. Siamo partiti con queste due vittorie molto importanti. Se mi piace il cambiamento della Roma? No, oggi non mi è piaciuta la partita. Non siamo stati al nostro livello e abbiamo perso tantissimi palloni. E’ stato bello il gol, ma dopo siamo stati troppo lenti col pallone, il Genoa ha fatto una grande partita. La mancanza di Totti? Faccio una valutazione di quello che ho visto durante la partita e dopo il gol abbiamo avuto timore nel fare pressing e abbiamo fatto errori di impostazione. Credo che oggi il risultato sia buono per la fiducia ma dobbiamo migliorare nel gioco. Buona condizione fisica? Sì e questo mi fa piacere, è sempre stato uno dei punti focali. Sapevo che questo preparatore atletico avrebbe fatto correre i calciatori e non mi preoccupavo. Abbiamo fatto 4-5 palle gol, ma andare avanti così è difficile. Il Genoa poteva meritare il pari, ma l’atteggiamento è giusto e di quello sono soddisfatto. Quanto manca per vedere un gioco che mi possa soddisfare? Ci sono state partite che mi sono piaciute tantissimo. Credo che la squadra sia migliorata tantissimo, ma in un torneo come questo si vince con la regolarità, la classifica ora che mancano dieci giornate dice che siamo sesti, non meritiamo di più. Dobbiamo essere fiduciosi perché la squadra ha voglia di farlo, ha qualità. La squadra più difficile da raggiungere? Spero che sia la Roma. Se fossi un personaggio Disney? Non lo so, non ti posso dire. Panucci dirigente? Era un bravo difensore, adesso sa che rischia. Lo so che è pronto, in bocca al lupo. Se è mia l’iniziativa per Abidal? No, è stata una cosa dei calciatori”.

Luis Enrique a Mediaset

“Terzo posto possibile? È difficile essere continui per tutti, non solo per la Roma, quindi tutti hanno difficoltà. Pregi e difetti di questa Roma? A Palermo abbiamo fatto un buon primo tempo e un secondo un po' meno, oggi mi è piaciuto solo l'inizio, poi nient'altro. Il Genoa ha fatto la sua partita. Sono felice di aver vinto e di non aver preso gol, ma sarebbe difficile vincere di nuovo una partita così, siamo stati troppo imprecisi. Automatismi? È difficile averli. Dipende dalla condizione dei giocatori e dalla squadra avversaria. Oggi il Genoa ha giocato bene, ci ha pressato molto e noi abbiamo avuto qualche difficoltà, anche se abbiamo avuto qualche palla gol e abbiamo vinto, ma preferisco vincere in modo diverso. Milan? Credo che sarà una bella sfida e già stiamo pensando a cosa fare lì. Lamela? Non credo che sia arrivato solo per fare gol. È un classe '92, con una personalità e umiltà che può essere importante per la sua carriera, ma non bisogna avere fretta. Per me è un orgoglio poter allenare giocatori così. Difesa? Stiamo lavorando su come equilibrare meglio la squadra. Io preferisco sempre avere i terzini alti ed attaccare, ma dobbiamo stare attenti a non perdere palloni ingenuamente. Cerco sempre di migliorare la mia squadra e cerco sempre di capire come si vince, cosa va e cosa non va. Osvaldo a sinistra? Penso sempre che giochiamo con tre punte ed è difficile capirlo per i giocatori, ma è importante che loro siano sempre a disposizione e mi fa piacere. Ancora in corsa per la Champions? Importante restare lì e la partita con il Milan può essere importante per dare una svolta. Derby? Sono state due partite importanti e abbiamo avuto delle difficoltà ma la squadra ha giocato bene. Noi continuiamo a lavorare perché siamo tutti convinti di poter migliorare e stiamo lavorando per questo”.

Luis Enrique a Rai Sport

“Partita fotocopia a quella di Palermo? Credo che sia stata un po’ diversa. Oggi non mi è piaciuta la squadra, l’atteggiamento è stato giusto ma oggi c’è stata troppa fatica nel possesso palla pur avendo 4-5 occasioni da rete. Corsa Champions? Dopo il derby ho detto che il mio pensiero era di vincere le rimanenti 12 partite, ora ne mancano 10. Milan? Abbiamo quattro giorni per recuperare e lo stato fisico della squadra è buono. Penso che andremo a fare la nostra partita, sarebbe importante per la fiducia vincere a Milano. Roma diversa rispetto agli altri matches? E’ importante sapere come si vincono le partite, oltre a vincerle. Dopo il derby abbiamo sofferto tanto, la delusione era tanta, la fiducia del gruppo era un po’ giù. Oggi siamo stati imprecisi tantissime volte e abbiamo perso molte palle, non ci capita spesso. Una Roma, nel corso della stagione, è diversa a seconda dell’avversario affrontato. Siamo andati un po’ in difficoltà perché il pressing non ha funzionato all’inizio della partita e loro facevano possesso come noi. I tre calciatori che sono entrati hanno fatto benissimo, specialmente Bojan e Marquinho. L’avventura con la Disney? Farò la domanda ai miei figli e vedrò che mi diranno. Abidal e Muamba? Spero che si riprendano e possano godere della vita. Se credo al terzo posto? I tifosi si meritano di essere in Champions League, faremo il possibile per compiere questo sogno”.

Luis Enrique in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Alessandro Carducci)

Buon primo tempo mentre nella ripresa la Roma ha sofferto tantissimo...
"Non sono d'accordo, non mi sono piaciuti né il primo né il secondo tempo. Abbiamo iniziato bene, tenendo un buon ritmo, segnando un bel gol. Non mi è piaciuta poi la partita, siamo stati troppo imprecisi, non abbiamo pressato come al solito. Nella ripresa, abbiamo creato 4-5 palle gol senza giocare bene. Non mi è piaciuto nulla, a parte il risultato. Il Genoa ha fatto buone cose, avrebbero meritato il pareggio".

Seconda vittoria consecutiva, seconda gara senza prendere gol...
"Tatticamente non abbiamo cambiato nulla. Prima mancava un po' di fiducia, a Palermo abbiamo fatto una buona gara. L'atteggiamento giusto c'è, lo vedo ogni giorno. Non è importante solo vincere ma anche sapere perché si vince. Giocando così non si vincono tante partite".

Questa squadra segna poco, perché?
"Un tecnico ha l'obbligo di far sì che le punte vadano il più possibile vicino al gol. Oggi Frey ha fatto tante belle parate, su Marquinho, Osvaldo, non è sempre facile fare gol. Abbiamo calciatori bravi ma non è facile per nessuno. Noi continuiamo a lavorare, come al solito".

Cosa pensi delle squadre davanti a voi che lottano per il terzo posto?
"La classifica dice la verità, fino ad ora non meritiamo più del sesto posto. Mancano dieci partite, anche contro squadra come Udinese e Napoli, che sono avanti a noi. Sarà difficile, tutte sono state sempre davanti a noi, soprattutto Lazio e Udinese. Pure Inter e Catania sono ancora lì, non è chiusa per nessuna".

La Sud ad inizio anno mise uno striscione: "Mai schiavi del risultato". Oggi invece è stata chiesta la partecipazione in Europa
"Noi cerchiamo di render loro orgogliosi, devono vedere che facciamo il possibile e così sarà fino all'ultimo".

Luis Enrique a Roma Channel

"Mancanze nell'ultimo passaggio? Si, perché più ti avvicini alla porta avversaria e più giocatori hai davanti alla porta. Sono delusi per tutte e due i tempi, anche se i calciatori sono stati bravissimi nell'atteggiamento. Oggi nonostante tutto eravamo in difficoltà, pur con le 4-5 palle goal avute. Nel possesso palla siamo stati imprecisi, il Genoa ha avuto una percentuale più elevata della nostra. Bisogna saper vincere. Oggi il pareggio sarebbe stato più giusto, ma non è stato così. All'andata invece eravamo stati superiori e abbiamo perso, così è il calcio. Champions? Il secondo derby ci ha dato problemi perché avevamo messo tanto in quella partita. Poi però abbiamo vinto due partite consecutive e non abbiamo preso goal. Stiamo cercando di migliorare, dobbiamo tornare a vincere meglio le partite e arrivare a 10 palle goal, non 4-5. Ottimi Marquinho e Bojan, hanno fatto entrambi molto".