Impallomeni: "Vedremo quanto la Roma migliorerà i suoi punti deboli". AUDIO!

16.03.2024 00:00 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Impallomeni: "Vedremo quanto la Roma migliorerà i suoi punti deboli". AUDIO!
Vocegiallorossa.it

Il giornalista ed ex calciatore Stefano Impallomeni a Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, ha parlato dei temi del giorno.

Sorteggi europei, c'è anche il derby italiano. Liverpool-Atalanta sfida impossibile?
"Klopp vuole congedarsi con una doppietta clamorosa, che non sarà facile. Ad oggi è la squadra più in forma d'Europa. Tra due settimane però vedremo che succede, anche fisicamente. C'è anche Milan-Roma, sfida alla pari e dipenderà da come staranno gli uomini migliori".

Milan-Roma è anche la sfida tra grandi giocatori:
"È una Roma diversa da quella di Mourinho, che gioca, c'è anche questo aspetto. Vedremo quanto migliorerà la Roma i suoi punti deboli. Il Milan non gioca come la Fiorentina e il Brighton".

Chi può andare in finale delle italiane?
"Chi vince tra Milan e Roma affronta o Bayer o West Ham. Vedremo".

Serie A: Inter-Napoli sfida da cui devono arrivare risposte:
"Soprattutto dal Napoli, che deve vincere per insidiare la quinta posizione che può valere la Champions. È l'ultima chiamata per il Napoli. Se vinci a Milano con l'Inter lotterà fino alla fine per un posto in Europa".

Lazio, arriva Tudor.
"È arrivato con qualche mese di ritardo. Era la prima scelta della Lazio da tempo. Aleggiava il suo nome da tempo, c'era solo da stabilire l'accordo. Ha la garanzia del contratto, va su una panchina che non si può rifiutare. È una sfida che lui prende di petto. Si cambierà sistema di gioco, metodologia di allenamento, tutto. Ha fatto bene a Marsiglia, che non è una piazza facile. Ora alla Lazio serve un allenatore di azione e lui è l'ideale. La crisi della Lazio è mentale, c'è da mettere insieme qualche pezzo. Se non fosse andato via Tare, Sarri sarebbe ancora alla Lazio. Io credo che il problema principale fosse il rapporto capitano-allenatore. E' mancato uno che potesse risolvere questo problema. I giocatori si confidavano molto con Tare e nonostante il rapporto Tare-Sarri non fosse idilliaco, poteva salvare la situazione uno come Tare".