De Rossi: "Il mio senso della vita è mia figlia Gaia, su di me tanti gossip non veri"

17.04.2011 22:40 di  Giulia Spiniello   vedi letture
De Rossi: "Il mio senso della vita è mia figlia Gaia, su di me tanti gossip non veri"
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

Daniele De Rossi questa sera è stato ospite della trasmissione di Paolo Bonolis Il senso della vita su Canale 5.
Di seguito l'intervista integrale del giocatore della Roma:

A 19 anni eri titolare della Roma e subito dopo già in Nazionale, ti sei sentito un predestinato in questo sport?
A 19 anni già avevo capito che potevo fare quello che sto facendo adesso, che questa mia grande passione potesse diventare il mio lavoro, il mio pane. Un pò prima no ci sono quei ragazzi che nascono a 10 anni 11 anni li vedi su Youtube che palleggiano con le arance, non ero io quello, io ero un ragazzo che amava il pallone da quando sono nato, però non avevo quella fame e convizione, non ero convinto di essere così bravo per arrivare a certi livelli che poi ho raggiunto.


Cosa significa per un ragazzo giovane essere travolto dal successo?
Saldi non si può rimanere, non è possibile rimanere come si era prima, devi rimanere legato a determinati valori e ad alcune persone.


Alcuni dicono che il tuo rendimento è sceso da quando è stato ucciso tuo suocero per un regolamento di conti...
Io non penso che il mio rendimento sia calato. Certo, sono cose che ti rimangono dentro. È difficile anche non pensarci quando riguarda tante persone che ti stanno vicine e poi la cosa diventa pubblica e finisce che ne parlano tutti i giornali. A un certo punto ho temuto di leggere il mio nome anche su Topolino.

Ci furono polemiche quando dedicasti una tua doppietta in nazionale a tuo suocero?
Mi giudico molto e mi rendo conto quando faccio o dico delle cavolate. Quando però ho dedicato la doppietta in Georgia a mio suocero, non ho capito lo sdegno di molti ed è una cosa che rifarei. Era una dedica, non era un cattivo esempio per la popolazione italiana.
 

La separazione da tua moglie a soli 25 anni...
Sono cose che si superano, ormai sono passati 3 anni, è stata tosta perchè io sono molto riservato. ma purtroppo sono cose che diventano subito di dominio pubblico. Adesso siamo buoni amici ed è tutto a posto.


Sei un padre separato e tua figlia è diventato il centro di tutto?
Ma lo è sempre stato. La bambina è tranquilla, serena, la vedo sempre, nonostante la gente si inventi gossip legati a questa cosa, se gioco male dicono che sono triste perchè non vedo Gaia, ma non è così.


Sei rimasto a Roma e alla Roma per Gaia?
Finora no, non sono rimasto perché qui c'è mia figlia. Sarebbe stato romantico dirlo, ma in realtà è perché sono innanzitutto un tifoso di questa squadra. Certo ocvnque dovessi andare sarebbe distante, mentre ora ci impiego 15 minuti a raggiungerla.
 

L'episodio che ha suscitato molte polemiche sulla tessera del tifoso?
Quando però ho parlato della tessera del tifoso accennando alla tessera del poliziotto ho sbagliato. Il mio parere era che non fosse giusto schedare tutti i tifosi perché ce ne sono un centinaio scalmanati. Feci questa dichirazione che se uno la va a risentire non ci trova nulla di male.


Mondiale 2006, vieni espulso, rientri per la finale e segni uno dei rigori che ci fanno vincere la coppa. Cosa ti ricordi di quel momento?
Ricordo tutto di quel giorno, la strada dal centrocampo al dischetto e pensavo mille cose. Mi aumentava l'ansia ma ero convinto di segnare. Ho pensato molto a come stavano tesi i miei genitori che erano stati tirati in ballo quando avevo dato quella gomitata.


Oggi qual è il tuo senso della vita?
Ci ho pensato molto prima di venire in tramissione, e anche quando ci pensavo al di là della trasmissione, il pensiero era sempre uno, l'epicentro è lei, mia figlia, è il mio senso della vita e il motivo per il quale devo la fare la persona pacata. Quando smetterò mi piace il pensiero di vivere la sua adolescenza, di stare con lei, di diventare nonno...