Boniek: "Yanga-Mbiwa sorprendente, la Roma ha un'anima europea"

01.10.2014 15:43 di Alfonso Cerani   vedi letture
Fonte: Teleradiostereo
Boniek: "Yanga-Mbiwa sorprendente, la Roma ha un'anima europea"
Vocegiallorossa.it
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Zbigniew Boniek è intervenuto ai microfoni di Teleradiostereo parlando della partita di ieri contro il City: "Per 80 minuti la Roma ha dominato la partita contro il Manchester City. Negli ultimi dieci c’è stato un naturale calo fisico, ma è stato fisiologico dopo una gara giocata a ritmo altissimo. Sono stato felice di vedere una Roma di personalità, competitiva sotto tutti i punti di vista contro una delle squadre più forti d’Europa come il Manchester City. Credo che Garcia abbia fatto un grande lavoro dando alla squadra un’anima europea. Nelle gare di Champions andata e ritorno, la Roma può giocarsela con tutte, forse anche più della Juventus". Immancabile una domanda su Totti: "E’ stato il migliore, appena è scattato verso la porta ero sicuro che avrebbe segnato. Gol a parte è stato sempre il centro dell’azione della Roma, partecipando con Pjanic, Keita e Nainggolan ad un possesso palla di grande qualità". Un'ultima opinione sugli altri giocatori della Roma, impegnati nella sfida di ieri: "Mi ha sorpreso Yanga-Mbiwa e la difesa che non è andata mai in apprensione nonostante l’assenza di De Sanctis. Skorupski ha dimostrato di essere un portiere dalle grandi doti.

E’ stato spettatore aggiunto per larghi tratti della gara, molto bravo nei pochi interventi in cui è stato chiamato in causa. Anche nel gioco con i piedi ha trasmesso sicurezza alla squadra. Forse alla Roma qualcuno si chiederà se sia arrivato il momento di farlo giocare di più. Domenica sarà difficile vederlo in campo se De Sanctis recupera. Contro la Juventus sarà una partita molto difficile perché Allegri sta proseguendo il lavoro di Conte, anche se con modi diversi. Sarà un grande match, Roma e Juve stanno dimostrando di non essere così indietro rispetto alle grandi d’Europa. E’ il resto del calcio italiano, soprattutto a livello organizzativo e di stadi, ad essere molto indietro”.