AS Roma Match Program, Muzzi: "Roma, segui Garcia e vai a vincere"

20.09.2014 12:18 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: AS Roma Match Program
AS Roma Match Program, Muzzi: "Roma, segui Garcia e vai a vincere"
Vocegiallorossa.it
© foto di (Voce Giallo Rossa)

Il doppio ex di Roma-Cagliari, Roberto Muzzi, ha rilasciato un’intervista per l’AS Roma Match Program della sfida di domani:

Cresciuto nelle giovanili giallorosse e passato poi al Cagliari nel momento più importante della sua carriera. Ricordi?
“Sì, è proprio così. Ho vestito la maglia giallorossa dai 17 al 23 anni. Sono stati anni bellissimi, in cui ho avuto la fortuna di avere grandi allenatori che mi hanno fatto crescere molto. Ho avuto la possibilità di giocare accanto a giocatori come Giannini, Nela, Bruno Conti...”.

Poi cinque anni in Sardegna.
“La mia esperienza al Cagliari è stata molto importante. Una società seria che ha sempre avuto una attenzione particolare per i giovani. I tifosi sono molto legati alla squadra e fanno sentire in maniera forte il loro sostegno. Cercando sempre di salvaguardare la serenità e la tranquillità dei propri giocatori che possono così lavorare bene e affrontare con concentrazione partita dopo partita”.

Oggi cosa è il Cagliari?
“Una squadra con un bell’organico con giocatori di quantità e qualità, che può fare bene in questo campionato”.

Quindi, che gara si aspetta?
“Sicuramente bella, tra due squadre che prediligono un gioco sempre in attacco, si affronteranno a viso aperto”.

Roma-Cagliari è anche la sfida tra due allenatori che conosciamo molto bene. Cosa ne pensa di Zeman?
“È molto bravo a gestire giocatori giovani, tutti sanno quanti talenti sono usciti alla ribalta nelle squadre da lui allenate. È uno dei pochi allenatori che ancora insegna calcio. Per questo credo che in una piazza piccola come Cagliari possa fare bene”.

Invece qual è il suo giudizio nei confronti di Garcia?
“Un allenatore bravissimo. Ho la fortuna di vederlo in campo a Trigoria ed è impressionante l’intensità dei suoi allenamenti, la cura che mette nei particolari. Inoltre, trovo molto importante il rapporto che ha instaurato con il gruppo, evidente nel come parla alla squadra”.

La vittoria contro il CSKA è ancora freschissima, come si fa a mantenere l’attenzione al campionato dopo la grande prestazione in Champions League?
“Garcia sa bene come gestire la situazione, ha a disposizione dei professionisti che riescono a “resettare” e concentrarsi subito sull’impegno successivo”.

Non crede quindi si possa rischiare un calo di attenzione?
“No, chi gioca al calcio ad alti livelli sa che le brutte figure si fanno contro le squadre di “minore spessore”, e quindi non correranno questo rischio”.

Nella Roma mancheranno alcuni giocatori fermi per infortunio, chi credi possa emergere in questa gara?
“Non credo la Roma possa avere problemi di organico, tutta la rosa è di altissimo livello. Poi ho visto giocare in Primavera Sanabria ed è davvero fortissimo. Sono certo che quando verrà chiamato in causa farà vedere il suo valore”.

Invece quali sono le pedine più temibili nell’organico della squadra sarda?
“Sau e Ibarbo”.

In questo avvio di stagione i giallorossi scenderanno in campo ogni tre giorni. Complicato gestire gli impegni ravvicinati?
“No, siamo la Roma e bisogna essere protagonisti sempre, la voglia di fare bene non deve venire mai a mancare”.

Quali crede possano essere gli obiettivi della Roma?
“La Roma può lottare su tutte e tre le competizioni e dirà la sua fino alla fine”.

Oggi lei è impegnato come allenatore degli Allievi Nazionali. Ci sono dei buoni elementi? Che gruppo è?
“Ho la fortuna di allenare un bel gruppo, dei bravi ragazzi che sanno di aver molto ancora da imparare e si impegnano a lavorare duro”.

Come si fa a “creare” giocatori forti?
“Non c’è una ricetta, è necessario che i ragazzi ci mettano il massimo dell’impegno in allenamento, lavorare con umiltà e rispettare compagni e avversari. Il ruolo di noi allenatori è far sì che le regole vengano rispettate. Dobbiamo insegnare loro che nel calcio è difficilissimo affermarsi e praticamente impossibile riuscirci se non si ha un comportamento serio, dentro e fuori dal rettangolo verde”.