ESCLUSIVA VG - Borghi: "Vi presento Carlos Carbonero"

14.08.2014 14:30 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA VG - Borghi: "Vi presento Carlos Carbonero"
Vocegiallorossa.it
© foto di Stefano Borghi

Indiscrezioni di mercato vogliono la Roma fortemente interessata a Carlos Carbonero, attaccante esterno classe 1990 del River Plate. La redazione di Vocegiallorossa.it ha contattato il telecronista di Fox Sports ed esperto di calcio sudamericano Stefano Borghi per parlare del giocatore.

Una panoramica sul giocatore a livello tecnico e caratteriale.
“Tendenzialmente il suo ruolo naturale è quello di esterno destro d’attacco, anche se in carriera lo si è visto giocare anche come seconda punta e come  trequartista. È un giocatore di grande spunto, ha forza fisica, soprattutto un piede molto preciso sia per il cross che per il tiro ed è un giocatore che, nonostante la giovane età e una carriera non sempre continua,  ha già vinto molto, perché ha vinto due campionati argentini abbastanza a sorpresa, è uno che è nel giro della nazionale di Pekerman. È un giocatore per il quale ho avuto una specie di debole, a livello oggettivo lo si può definire un calciatore di livello. Per quanto riguarda l’aspetto caratteriale, per un giocatore che ha giocato nel River Plate e nel calcio colombiano gli ambienti particolari sono altri rispetto a quello di Roma. È sicuramente uno che ha un carattere abbastanza forte, che ha una personalità spiccata. In carriera ha fatto scelte nette, quando ha deciso di rimanere all’Arsenal di Sarandì, che è un club piccolo con cui ha vinto il titolo facendo un’impresa, ha detto di voler rimanere lì perché stava bene e ha rifiutato qualche trasferimento importante che si è concretizzato successivamente. È un giocatore forgiato dal punto di vista caratteriale, come tutti quelli che arrivano dal Sudamerica e soprattutto quelli non giovanissimi ne hanno già viste abbastanza per poter reggere l’impatto dell’Italia”.

C’è qualche episodio particolare da raccontare?
“Ha segnato dei gol bellissimi, ha fatto cose importanti. Ripeto, ha vinto il titolo con l’Arsenal di Sarandì, un po’ come vincere in Italia con il Chievo. È un club piccolo, di recente tradizione, che con lui ha ottenuto l’unico campionato della storia. Ha vinto con il River, chiudendo il ritorno di un club storico che aveva vissuto i suoi giorni peggiori. Si è rivelato con l’Atletico Huila, una squadra colombiana e poi pian piano è salito”.

Quali sue caratteristiche sono adatte al calcio italiano e in cosa potrebbe avere delle difficoltà?
“In questo momento del calcio italiano direi che è più facile per tutti affrontare questa sfida, il livello è decisamente migliorabile. Credo che sia un giocatore interessante per la sua velocità, per il suo spunto. In Italia oggi chi salta l’uomo, visto che l’uomo non lo salta praticamente più nessuno, è avvantaggiato. Mi sembra molto adatto a quello che è il gioco di Rudi Garcia, è un esterno d’attacco puro, anche se ha fatto altri ruoli in carriera il suo ruolo principe è quello di esterno di destra. Forse una qualche anarchia tattica può portargli del lavoro da fare soprattutto all’inizio, ma mi sembra un giocatore interessante”.

È accomunabile per caratteristiche a uno degli esterni già a disposizione di Rudi Garcia?
“Io i paragoni li detesto, è un giocatore a sé. Ragionare per paragoni è sbagliato e limitativo. Può assomigliare a Gervinho, non con la sua velocità ma con qualche finezza stilistica in più. È un giocatore che si inserirebbe in un parco esterni decisamente interessante. È meno trequartista di Pjanic e Florenzi e meno attaccante di Ljajic, secondo me è un’ala pura”.

Dalla Colombia si parla di una valutazione di circa 10 milioni di euro per il giocatore. È una valutazione congrua?
“Faccio una controdomanda: quando l’anno scorso il Real Madrid ha preso Bale, 100 milioni erano una valutazione giusta? Bale ha segnato il gol decisivo nella finale di Champions League e in quella di Copa del Rey, in un solo anno il Real Madrid quanto ha guadagnato grazie solo a questi due gol? Probabilmente più dei 100 milioni spesi, quindi la valutazione forse era addirittura bassa. Questi sono discorsi che non portano a una crescita. È chiaro, bisogna ragionare sulle trattative di mercato e bisogna tenere d’occhio i bilanci, ma non bisogna attaccarsi troppo alla valutazione di un giocatore, primo perché si rischia di mettere troppa pressione sul giocatore. In Italia gli esempi sono stati tanti di giocatori arrivati dall’estero non conosciuti e bollati come cari. Poi, bisogna vedere che tipo di bonus che porta un giocatore. A priori è totalmente sbagliato e pericoloso parlare di troppo o troppo poco. Si può solo registrare la cifra e vedere a cosa porta. Anche Nainggolan è stato pagato una cifra significativa dalla Roma e ha risolto dei problemi a centrocampo. Iturbe è stato pagato molto. Magari Ferreira-Carrasco a 5 milioni invece era una valutazione estremamente bassa secondo me, aspettiamo di vedere cosa possa dare nella stagione”.

Si parla anche di un possibile prestito di Carbonero al Cesena o al Sassuolo. È una soluzione che farebbe bene al giocatore e alla Roma?
“Gli scaricherebbe forse un pochino di pressione, poi dipende anche dalla squadra dove andrebbe a giocare. Cesena e Sassuolo giocano in modo completamente diverso. Il Sassuolo con Di Francesco fa un calcio sempre molto produttivo, all’inizio ha avuto difficoltà d’approccio e poi ha fatto una bellissima cavalcata per salvarsi. Venendo da un campionato di Serie B dove cercava di imporre il suo gioco, questo tipo di prerogativa ti porta difficoltà in più all’inizio, ma poi, guarda caso, paga. Bisoli è un tecnico più tenace, un motivatore, che gioca un calcio più pratico e di forza. Bisogna individuare la destinazione giusta. Un prestito formativo non è una cosa sbagliata così come non sarebbe sbagliato tenerlo aggregato nella squadra per insegnargli il gioco di Rudi Garcia, sono valutazioni che sicuramente farà l’allenatore con la società. Fin qui Rudi Garcia si è guadagnato il credito per dire che quel che decide con Sabatini merita considerazione”.