Cagliari-Roma, il Tar respinge il ricorso: "Sarebbe un'intromissione nell'ordinamento sportivo". Lubrano a VG: "Faremo ricorso"

24.04.2013 19:16 di Alessandro Carducci Twitter:    vedi letture
Cagliari-Roma, il Tar respinge il ricorso: "Sarebbe un'intromissione nell'ordinamento sportivo". Lubrano a VG: "Faremo ricorso"
© foto di Alessandro Carducci

La terza sezione del Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dal Cagliari contro lo 0-3, a tavolino, in favore della Roma per la partita che si sarebbe dovuta disputare lo scorso 23 settembre. Il Cagliari farà  ricorso al Consiglio di Stato (ha tempo fino a lunedì per presentare l'appello), che sarà discusso il prossimo 7 maggio: "Poteva diventare un caso che avrebbe potuto fare giurisprudenza ma è stato trattato come altri casi che nulla hanno a che fare con la nostra vicenda", le parole di uno dei legali della società sarda, Mattia Grassani, contattato da Vocegiallorossa.it . Una volta preso atto delle motivazioni de Tar, l'altro legale del Cagliari, Enrico Lubrano, conferma che i sardi faranno ricorso al Consiglio di Stato: "L'ordinanza del TAR Lazio ha del tutto omesso ogni valutazione sui motivi di illegittimità fatti valere dal Cagliari Calcio: dal punto di vista sostanziale, pertanto, la questione è pienamente aperta e sarà portata all'attenzione della Sesta Sezione del Consiglio di Stato alla Camera di Consiglio del 7 maggio p.v. - le parole rilasciate a Vocegiallorossa.it - il TAR Lazio ha valutato, infatti, soltanto il profilo preliminare, sancendo l'asserita inammissibilità della richiesta di reintegrazione in forma specifica (consistente nell'ordine di disputare la gara Cagliari-Roma prima della fine del Campionato 2012-2013): tale assunto è del tutto erroneo, in quanto il risarcimento in forma specifica costituisce la forma principale di rimedio risarcitorio prevista dall'art. 2058 c.c. e dall'art. 30 del Codice del Processo Amministrativo, come riconosciuto proprio dalla stessa sentenza n. 49/2011 della Corte Costituzionale, richiamata dal TAR Lazio nell'ordinanza in questione'". Esprime ovviamente soddisfazione il legale della Roma, Saverio Sticchi Damiani: "Ero assolutamente convinto che, al di là delle responsabilità del Cagliari, dal punto di vista processuale il Tar non potesse decidere sul risarcimento in forma specifica come la ripetizione di una partita. Non ci sono presupposti. Il Tar ha ribadito quando detto dalla Corte Costituzionale due anni fa".

Il provvedimento cui fa riferimento l'avvocato Sticchi Damiani è la sentenza 49 del 2011 della Corte Costituzionale. Nella fattispecie, il Tar sollevò la questione di legittimità costituzionale di alcuni commi del già citato decreto legge n. 220 del 2003, convertito, con modificazioni, nella legge n. 280 del 2003  “nella parte in cui riserva al giudice sportivo la cognizione sulle controversie relative alle sanzioni disciplinari non tecniche inflitte ad atleti, tesserati, associazioni e società sportive, sottraendola al giudice amministrativo, anche là dove esse incidano su  diritti ed interessi legittimi che, per l’ordinamento generale, il rimettente TAR è chiamato a tutelare”.  La Corte Costituzionale dichiarò non fondate le perplessità del Tar, legittimando quindi definitivamente l’autonomia dell’ordinamento sportivo. Oggi la terza sezione del Tar, con l'intervento dei magistrati Italo Riggio, Domenico Lundini e Giulia Ferrari, ha proseguito su questa linea respingendo il ricorso del Cagliari e sposando la linea della Roma, della Figc e del Coni: nello specifico, il Tribunale Amministrativo Regionale ha ritenuto che far disputare la partita avrebbe comportato una "forma di intromissione non armonica rispetto all'affermato intendimento di tutelare l'ordinamento sportivo".