Vergogna a San Siro, Sabatini e Garcia duri nei confronti dei giocatori. Squadra lenta e deconcentrata, ritmi da amichevole estiva

10.05.2015 02:00 di Alessandro Carducci Twitter:    vedi letture
Vergogna a San Siro, Sabatini e Garcia duri nei confronti dei giocatori. Squadra lenta e deconcentrata, ritmi da amichevole estiva

Se c'è un modo per complicarsi la vita, la Roma lo troverà. Si potrebbe riadattare così la famigerata Legge di Murphy in salsa giallorossa.
Niente giri di parole: la prestazione in campo è stata vergognosa. Il Milan non ha più obiettivi in campionato (“Tutti dobbiamo trovare delle motivazioni” aveva seraficamente ammesso Inzaghi alla vigilia), i giocatori sanno che molto probabilmente il tecnico andrà via e che la proprietà potrebbe cambiare. Insomma, probabile che i giocatori del Milan abbiano la testa già alle vacanze.
Di contro, la Roma si sta giocando tutto in queste settimane. Si sta giocando il suo futuro perché arrivare secondi consentirebbe alla società di fare un mercato all'altezza (o almeno di avere le risorse per farlo). Arrivare terzi, vorrebbe dire invece dover aspettare i preliminari di agosto per capire se i capitolini potranno disporre dei circa 40 milioni che garantisce la Champions League. Aspettare agosto (Napoli docet) significa non fare mercato. Non fare mercato significa avere buone possibilità di buttare un'altra stagione. La Roma, adesso, si sta dunque giocando già una fetta del prossimo campionato.

La posta in palio è altissima e Garcia, alla vigilia, aveva preteso concentrazione.
Ha ottenuto invece un palleggio lento, in orizzontale, un ritmo blando, da partita di calcetto con gli amici, oltre a diversi palloni sciagurati persi nella propria metà campo.
Un disastro, anche perché sembravano i rossoneri quelli alla disperata ricerca di punti contro una Roma che nulla aveva più da chiedere al campionato.
Garcia non è stato tenero a fine partita: “Alla fine della partita ho visto i miei giocatori chiedere all'arbitro perché non si fossero giocati altri 30 secondi, ma abbiamo buttato un'ora di gioco”, ha tuonato il tecnico transalpino, per poi concludere cosi: “Devo fare in modo che i giocatori reagiscano, forse non hanno capito che rimangono poche partite”.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Sabatini, solitamente prodigo di rassicurazioni per i propri giocatori e dedito maggiormente all'autoflagellazione. Non si contano le volte in cui abbiamo sentito il ds giallorosso addossarsi tutte le colpe, prendersi anche più responsabilità del dovuto per provare a proteggere la squadra, almeno pubblicamente.

Lo spettacolo di San Siro deve essere stato troppo brutto anche per lui che ha ammesso, senza giri di parole, come la prestazione della squadra sia stata inquietante: “Basta alibi, è colpa vostra”, il messaggio indirizzato da tecnico e società ai giocatori, messi alla gogna per un finale di stagione che rischia di compromettere anche i sogni e le speranze per il futuro.