Spalletti a 360°

13.03.2017 10:22 di Alessandro Carducci Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
Spalletti a 360°

Un Luciano Spalletti rinvigorito dalla vittoria si è presentato a fine partita ai microfoni delle diverse emittenti televisive. Il tecnico toscano ha parlato a 360 gradi del mondo Roma, a cominciare dalla condizione fisica della squadra.

STANCHEZZA – Ha ripetuto per settimana che la squadra non fosse stanca: “Dicendolo darei un alibi alla squadra”, ha sempre sostenuto Spalletti, il tecnico di Certaldo è alla fine uscito alla scoperto: “C'è un po' di stanchezza, ci sono giocatori spremuti”. Difficile pensare che l'allenatore giallorosso abbia cambiato improvvisamente idea. Dare alibi ai giocatori è sbagliato ed è tra le prime cose che disse quando tornò nella Capitale. Non è casuale, però, la tempistica perché queste dichiarazioni sono arrivate a poco più di 24 ore da quelle del presidente Pallotta, che aveva apertamente parlato di benzina finita a Lione e di stanchezza. Sdoganato il concetto da parte del presidente, anche Spalletti ha dovuto capitolare e ammettere quello che tutti vediamo.

BARRIERE – In vena di confessioni, il mister capitolino ha parlato anche della questione tifosi: “Non capisco l'atteggiamento dei tifosi, per fare un dispetto alle Istituzioni non pensano alle difficoltà della Roma”, il riassunto del pensiero spallettiano. Dichiarazioni ben distanti da quelle di appena due settimane fa. Era la vigilia del derby e, rispondendo alla domanda sulla mancanza dei tifosi, rispose: “La Curva Sud è casa nostra e quando vedi casa nostra la vedi sempre piena. Le statistiche dicono che siamo in continua crescita. Si respira aria giallorossa ovunque. Anzi, è dipinta l'aria qui, non è solo annusata. Per cui Curva piena domani, pienissima. Nei tondini del cemento armato scorre giallorosso. Sarà un luogo sempre affollatissimo”.

MERCATO – Non poteva mancare una battuta sul mercato e qualcuno ha provato a chiedergli anche del mancato arrivo a gennaio di un vice Dzeko: “Noi avevamo delle difficoltà a far mercato e poi magari un giocatore in più leva fiducia a un altro. Per esempio Dzeko è uno che ha bisogno di fiducia”.

CONTRATTO – Per chiudere, non poteva mancare l'evergreen di questi mesi: “Contratto? Si è perso 4 partite su 5 e si parla del contratto, ma che modo è? Le cose cambiano velocemente nel calcio, se perdo altre due partite è giusto che venga mandato via, ho fatto un favore a non firmare e loro hanno gradito secondo me, cioè la società”.