Senza responsabilità, ma con ambizione: la missione della Roma allo Stadium

30.12.2023 16:37 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Senza responsabilità, ma con ambizione: la missione della Roma allo Stadium
Vocegiallorossa.it

Fiorentina, Bologna e Napoli fatte, Juventus, Atalanta e Milan da fare: siamo a metà del guado di questo complicato segmento di calendario, con la Roma chiamata a fare ciò che meno sa fare, ovverosia vincere partite contro avversari di rango superiore. I primi tre round sono andati così così: contro i viola uscito Dybala si è spenta la luce, al Dall’Ara i rossoblu hanno avuto la meglio per risultato e non solo e la sfida contro i Campioni d’Italia, a mente fredda, non è stata così probante, visto il calcio estremamente basico proposto dalla squadra di Mazzarri e le due espulsioni - non certo sgradite, ovviamente - che hanno modificato il copione.

Ora, come detto, c’è la Juventus, e di questa striscia di sei partite quella dello Stadium è la gara certamente più impegnativa, perché l’avversario è il più quotato, il contesto è il più difficile (col solito reminder dell’unica vittoria ottenuta nel neanche più troppo nuovo stadio juventino) e i numeri della squadra di Allegri incutono timore, con 0 sconfitte tra le mura amiche e una striscia positiva che dura da settembre. Attendendo di capire se Dybala riuscirà a essere o meno della partita - ed è un “se” che percentualmente sposta parecchio nelle possibilità della Roma di fare punti sabato - aspettarsi un risultato da questa partita, al momento, è roba da persone parecchio ottimiste, da gente di cui ci sarebbe bisogno per infondere un po’ di positività quando tutto sembra andare male. E proprio per questo motivo, per una volta, allentare la pressione sulla Roma non solo non sembra un fatto svantaggioso, ma appare come cosa giusta da fare a livello oggettivo.

Contro Fiorentina, Bologna e Napoli i giallorossi hanno avuto la responsabilità di ottenere un risultato, derivante dalla necessità di superare i propri limiti consolidati e di recuperare punti persi in passato in partite più abbordabili; stavolta l’impegno va anche oltre quelle che sono le ambizioni della Roma di fare un salto di qualità che le permetta di lottare veramente per la Champions League. Il “quanto” sarà importantissimo ed è sempre la cosa che conta di più, ma, proprio perché le responsabilità, stavolta, saranno sulle spalle degli altri, anche il “come” avrà un suo peso. La partita di Milano contro l’Inter, altra sfida reputata fuori portata, è stata approcciata senza alcun tipo di ambizione e, paradossalmente, resta una delle macchie più grandi di questa stagione perché ha poi contribuito a un approccio simile in gare invece da vincere come quella di Praga; rivedere un’arrendevolezza simile allo Stadium sarebbe un peccato, anche perché in passato prestazioni di quel tipo in quello stadio sono state aspramente criticate. C’è poco da perdere: meglio prendersi tutto il prendibile.