Sensazione di superiorità

Nato a Roma il 26/03/1986, è vicedirettore di Vocegiallorossa.it, AS Roma Scout PERFORMgroup. Conduttore VG-Radio(TMW Radio), in precedenza conduttore "Diario di bordocampo" su Radio Incontro 105.8
18.08.2016 09:42 di Luca d'Alessandro Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Sensazione di superiorità

1-1 palla al centro. Finisce così il primo tempo del playoff Champions tra la Roma e il Porto. Un buon risultato ai fini della regola dei gol segnati in trasferta che consente ai giallorossi di avere, oltre a poter vincere con qualsiasi risultato, lo 0-0 per accedere alla Fase a Gironi della massima competizione per club in Europa. Eppure la sensazione è quella che si poteva fare di più. La Roma è entrata in campo spingendo da subito sull’acceleratore come le aveva chiesto Luciano Spalletti. Il Porto messo subito alle corde, avvolto dagli inserimenti di Salah a destra, Juan Jesus a sinistra, con Perotti apolide in mezzo al campo. Il trio Nainggolan, Strootman, De Rossi in pressing nella metà campo dei portoghesi e Dzeko a fare da perno, pronto a piazzare la stoccata vincente. Una forza tale da mettere in apprensione talmente tanto gli avversari che prima Casillas regala la palla per il vantaggio a Dzeko con una gaffe in uscita bassa, poi Felipe, avvertendo il fiato di Strootman e De Rossi sul collo, va in bambola su un calcio d’angolo e fa autogol.

Una sensazione di superiorità netta. Una gara gestita con una tranquillità non da Roma e infatti… Subito dopo il vantaggio giallorosso, invece che andare in scioltezza verso la qualificazione, è iniziata la gara del Porto. Un calo mentale (dopo 30’’ dall’autogol di Felipe, Alisson salva su tiro di André Silva) una volta concretizzata con gol la propria superiorità che, combinato al doppio giallo a Vermaelen, ha spostato l’inerzia del match. Da qui è iniziata un’altra partita. Dove la squadra non ha avuto le gambe per sopperire all’uomo in meno (Il Porto ha già una gara di campionato sulle gambe), ma con grinta e carattere ha saputo limitare i danni, arrendendosi agli avversari solo su calcio di rigore. Martedì il return-match, passando per la gara contro l’Udinese. Stavolta con il… Porto, quello sicuro dell’Olimpico a sostenere la squadra e spingerla verso la qualificazione. La Roma ha milioni di motivi per ottenerla e raggiungere il suo primo e importante obiettivo della stagione appena cominciata.