Quanto è dura la salita

L'editoriale di Luca d'Alessandro
02.11.2016 09:13 di  Luca d'Alessandro  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Quanto è dura la salita
Vocegiallorossa.it

“Mi chiamo Luciano e faccio l'allenatore.
Dopo quattro vittorie ho fiutato il sorpasso.
Un passo falso della Juve e io passo all'incasso.
E quando pensi che sia finita,
è proprio allora che comincia la salita”.

Come spesso capita, il tecnico giallorosso aveva in qualche modo percepito, meglio di chiunque altro, il momento storico dei giallorossi alla vigilia della trasferta di Empoli. Verrebbe da dire: “Siamo abituati, la storia della Roma è questa”. Quando tutto sembrava pronto a far decollare la classifica giallorossa, in un turno estremamente favorevole, che vedeva Juventus-Napoli (in quanti hanno pensato a un aggancio/sorpasso?) è arrivato lo stop che non ti aspettavi. Qualcosa è cambiato, già scritto e spiegato ed è un piccolo passo in avanti per la crescita della squadra. Pensare che fosse finita? Ecco che col pareggio del Castellani è ricominciata la salita. La domanda sorge spontanea, e viene presa anch'essa da un testo della Canzone italiana: quant'è dura la salita? Lottare ai massimi vertici è sempre qualcosa di complicato, devi essere sempre sul pezzo, essere concentrato per tutti e 90' più recupero ogni match. La Roma in questo momento è “come la marea” e viene portata in secca o in alto mare. Passa dalla vittoria al San Paolo, ai 5 minuti che fanno sì da essere rimontata dall'Austria Vienna, a essere lei a rimontare di forza contro il Sassuolo, per poi non riuscire a trovare la via del gol (essendo il miglior attacco della Serie A con una media vicina ai 2,5 gol a partita) quando ne basterebbe uno per rispondere alla Juventus vincitrice contro il Napoli. Quattro punti di distacco non sono un abisso con ancora i due scontri diretti a disposizione. Prima di pensare a competere per lo scudetto, un traguardo che sposta l'asticella verso l'alto rispetto alle aspettative iniziali della squadra, ovviamente, bisogna imparare a percorrere la salita. Finora la stagione della Roma può essere così suddivisa: discesa a picco in estate con l'eliminazione dalla Champions, ricerca di una propria stabilità e tornare in sella prima di poter salire in piedi sui pedali e provare a lanciare la sfida alla vetta. È normale che quando si cade in salita la ferita brucia di più, però si cade per imparare a rialzarsi. La salita è sinonimo di lottare per il vertice. Quanto dura? Non importa, visto che la proporzione è assai inferiore a quella di morandiana memoria, se in fondo c'è la vittoria.