Ora si gioca ogni tre giorni: da De Rossi serve già qualcosa di nuovo

15.02.2024 15:10 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Ora si gioca ogni tre giorni: da De Rossi serve già qualcosa di nuovo

È quasi passato un mese da quando Daniele De Rossi ha preso possesso della panchina della Roma e in questo quasi mese si sono giocate 4 partite: il conto è molto semplice e fa una partita a settimana, vale a dire la condizione ideale per qualsiasi allenatore. L’unico impegno infrasettimanale è stata l’amichevole di Riyadh, inserita però in una pausa di ben 9 giorni tra la gara contro il Verona e la successiva contro la Salernitana.

De Rossi ha detto che c’è tanto da lavorare e tanto ha potuto lavorare in questi giorni, con risultati che si sono visti in modo abbastanza evidente, anche in occasione della sconfitta contro l’Inter. La Roma gioca un calcio completamente diverso da quello che giocava con Mourinho e lo fa già piuttosto bene, al netto di difetti da correggere e problemi strutturali che c’erano prima e ci sono anche adesso; il problema è che con la trasferta di Rotterdam si ricomincerà a giocare due volte a settimana e l’ambizione è quello di continuare a farlo per più settimane possibili, come è accaduto nelle ultime tre stagioni.

Entra dunque in gioco una nuova necessità per De Rossi, quella di gestire le forze a disposizione, attuare delle rotazioni corrette e mettere comunque in campo squadre credibili per ognuna delle gare, perché l’Europa in questi anni è stato il giardino della Roma ma resta sempre valida la regola per cui può chiudere anche con un solo episodio, mentre il campionato, comunque vada, durerà fino alla fine ed è da lì che bisogna conquistarsi l’accesso al proprio giardino per l’anno prossimo, che sia Champions League, Europa League o finanche Conference League: la ressa in quella zona di classifica c’è ancora e solo la partita in più giocata fa sì che la Roma non sia in fondo al gruppo.

Questa necessità alla SPAL, unica altra sua esperienza in panchina, De Rossi non l’aveva e quindi il tecnico giallorosso dovrà mostrare abilità nuove: un’incognita in un’equazione che per ora sta dando risultati positivi, con un handicap che peserà ancora per parecchio tempo e che costringerà la Roma tutta a sbagliare il meno possibile.