Operazione Porto

Nato a Roma il 26/03/1986, è vicedirettore di Vocegiallorossa.it, AS Roma Scout Perform Group. Conduttore VG-Radio(TMW Radio), in precedenza conduttore "Diario di bodocampo" su Radio Incontro 105.8
05.08.2016 21:00 di Luca d'Alessandro Twitter:    vedi letture
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Operazione Porto

La Roma ha il suo avversario. La spada di Damocle, chiamata playoff Champions League che pesava come un macigno sulla programmazione del futuro giallorosso, finalmente ha preso forma. Evitato il pericolo più grande, il Manchester City, dall’urna di Nyon è uscito il Porto. Bene, ma non benissimo, poiché non sono gli uomini di Guardiola, ma quella portoghese era considerata come una “squadra da evitare”. Compagine di tradizione europea, negli ultimi 15 anni ha praticamente sempre disputato i gironi di Champions League, vincendone una con Mourinho e, quando non vi ha partecipato, ha vinto l’Europa League. La tradizione è un qualcosa da mettere sempre in conto, specie se si tratta di gare europee da dentro o fuori. Il presente è un’altra cosa. Questo racconta di un Porto che inizia un nuovo corso, targato Nuno Espírito Santo, al quale è stato affidato il compito di riportare la squadra ai vecchi fasti in Portogallo e in Champions League, dopo un’ultima stagione deludente; non è un caso che il tecnico abbia chiamato a raccolta i tifosi per la gara di andata del 17 agosto.

QUI ROMA - Con il ritorno nella capitale dalle fatiche americane, termina la prima parte della preparazione e inizia un nuovo capitolo della storia del club (prima volta che la Roma affronta un playoff Champions) che possiamo intitolare: Operazione Porto. Un pre-partita lungo 12 giorni in cui Spalletti e i suoi dovranno mettere appunto dettagli o lacune e farsi trovare pronti. “Bisogna spingere subito sull’acceleratore” il diktat di Luciano Spalletti ai suoi. La società è venuta incontro al mister facendogli trovare Fazio e Szczesny in più già a Trigoria con Vermaelen prossimo a sbarcare a Fiumicino. Il campo, tra l’altro, fa registrare già una buona forma della squadra, soprattutto se si pensa alla vena realizzativa di Edin Dzeko. Il bosniaco, criticato per esser stato poco incisivo sotto rete nella passata stagione, ha lasciato il segno, timbrando il cartellino in ogni amichevole. La cuorisità? 4 dei 7 gol segnati finora sono stati realizzati con il suo piede debole, il sinistro. Mercoledì 10 verranno fatte le prove generali al Francioni di Latina, contro i padroni di casa. L’operazione Porto è già iniziata. La Roma e Dzeko sono pronti a giocare un colpo… mancino ai lusitani. Un colpo da Champions.