L'Araba Fenice

13.03.2015 00:03 di  Alessandro Carducci  Twitter:    vedi letture
L'Araba Fenice

Quando tutto sembra andare male, la Roma risorge dalle proprie ceneri. L'ha fatto contro la Juventus, reagendo di nervi dopo il gol di Tevez. L'ha fatto anche stasera quando, dopo il gol viola, la squadra di Garcia ha rischiato di capitolare per poi ricompattarsi e reagire. Merito da un parte di una squadra, la Fiorentina, che per caratteristiche cerca sempre di fare la partita lasciando degli spazi allettanti in difesa ma merito anche alla Roma, capace di piegarsi ma non di non spezzarsi. Garcia ha dato equilibrio limitando le avanzate dei terzini e proponendo un centrocampo muscolare con Ljajic trequartista. L'ex viola ha sbagliato tutto quello che potesse sbagliare di importante ma ha dovuto spesso lottare per prendere il pallone, arretrando anche fino alla propria metà campo.

REAZIONE - C'era molta curiosità sull'atteggiamento che avrebbe assunto la squadra dopo la pubblica reprimenda di Garcia, al termine della noiosa sgambata contro il Chievo.
I giocatori hanno dato tutto: da Ljajic a Iturbe, a volte ingenuo nel perdere il pallone ma poi bravo a recuperare caparbiamente. Da Keita a Nainggolan fino a Florenzi (che ha ricoperto tre ruoli nell'arco della stessa partita). Non è stata una bella Roma ma, dopo le ultime prestazioni, nessuno osava chiedere tanto. La squadra ha lottato e ha rimesso insieme i cocci, avendo anche qualche occasione per tentare di strappare la vittoria. Il pareggio è un buon risultato in chiave qualificazione ma sarebbe sbagliato pensare di aver curato il male che affligge questa squadra oramai da settimane.
I problemi sono tanti e tali sono rimasti ma oggi è stato compiuto un primo passo per riemergere dalla melma nella quale si sono impantanati i giallorossi.