In discesa verso il Napoli, ma occhio alla trappola

07.04.2016 21:00 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
In discesa verso il Napoli, ma occhio alla trappola

La lunga serie positiva condotta dalla Roma nelle ultime dieci partite può essere divisa in due tronconi: le prime sei gare, in cui i giallorossi affrontavano avversari di medio-bassa classifica, facendo il loro dovere (che non è scontato) e le successive quattro, con due scontri diretti e un derby sempre complicato. Ora, il calendario si fa nuovamente in discesa, ma la pendenza e ciò che c’è a valle possono generare pericolose vertigini: ecco dunque un nuovo paragrafo nel primo capitolo del secondo volume della storia romanista di Spalletti che, dopo aver ampiamente rimesso in piedi praticamente ogni cosa, dovrà stare attento a far sì che in piedi tutto rimanga. Il passo è stato più breve del previsto (e questo è il principale merito del tecnico di Certaldo) e adesso la Roma si troverà ad essere attesa al varco come minimo dai tre avversari - Bologna, Atalanta e Torino - che la separano dalla partita contro il Napoli, con l’obiettivo di mantenere vivo l’utilizzo della definizione “scontro diretto” per i prossimi 18 giorni.

RICONDIZIONAMENTO - E se tutto ciò è possibile è anche grazie a un vero e proprio ricondizionamento di diversi elementi della rosa operato da Spalletti: Florenzi terzino destro non era solo uno strampalato esperimento di chi c’era prima o una toppa per rimediare a una falla, il 23enne Rüdiger non è assolutamente un centrale da buttare (eufemismo), Keita, che di anni ne ha 36, può ancora dare più di qualcosa (almeno fino alla scadenza del contratto del prossimo 30 giugno) ed Edin Džeko, 4 gol nelle ultime tre partite da titolare in campionato, cinque nelle ultime sette che annoverano subentri di entità minima (11 minuti contro l’Empoli, solo 4 contro la Fiorentina) o comunque media (mezz’ora circa nelle ultime due contro Inter e Lazio, in cui ha rispettivamente cambiato il match e segnato) sta dando un contributo fattivo alla causa. Senza parlare di Stephan El Shaarawy, oggetto misterioso al Monaco e autentico trascinatore in questi suoi primi mesi in giallorosso.

TRAPPOLA - L’ordine, ora, è quello di mantenere i nervi saldi. La questione legata alla squalifica di Gonzalo Higuain può rapidamente trasformarsi in una trappola: un possibile accoglimento del ricorso del Napoli e la conseguente riabilitazione del Pipita per la partita del 25 aprile non devono dare adito a fantasiosi discorsi e far di conseguenza perdere il focus sul campo. Perché è sul campo, giorno dopo giorno, che la Roma si sta costruendo la chance di giocarsi il clamoroso aggancio agli azzurri.